L'impronta
La spiaggia deserta, un leggero vento che soffia dal mare increspando appena l'acqua che va a infrangersi in piccole onde a riva morendo sulla battigia.
Tra il finire della piccola schiuma e la sabbia della spiaggia una striscia bagnata, una corsia compatta a divider la terra dal mare.
Il chiasso dei bagnanti e le passeggiate é lontano e lo sfondo lascia lettini allineati e ombrelloni ormai chiusi.
Un colpo deciso alla pedivella e il suono metallico esce dall'espansione seguendo il ritmo della rotazione della manopola destra.
Una marcia dopo l'altra a seguire la discesa del sole galleggiando leggeri, quasi volando, con un piccolo sbuffo di sabbia che lascia tangenzialmente la ruota posteriore.
Veloci seguendo le emozioni e la libertà che questa solitudine regala, inseguendo la libertà di un momento che vorremmo durasse per sempre.
Il rumore del motore si confonde con quello del vento e la salsedine confonde il profumo dell'olio bruciato.
Una corsa così, fuorilegge, sognata da tempo e forse ancora una volta, un sogno che rimane lì come l'impronta del tassello a testimoniarne la presenza, finché ancora una volta la piccola onda lo cancella di nuovo.
Flap