Categoria: trafiletti

Il dopocrisi esiste?

Da molti fronti questo EICMA viene descritto come l'esposizione della grande ripresa, una crisi ormai alle spalle, con i grandi nomi che ritornano, ma è davvero così? Beh certo se il termine di paragone è il ritorno delle grandi case, che se mancano da una manifestazione dovrebbe voler dire crisi nera, allora dovremmo dare ragione a questa opinione, ma forse questa non è tutta la verità. L'anno scorso uno dei grandi assenti era Yamaha, una casa che per risparmiare in tempo di crisi aveva disertato l'esposizione di Milano tagliando un costo forse pari a un ventesimo del budget della MotoGP, e un decimo di quella della Superbike.

 

Noi l'EICMA lo abbiamo girato e abbiamo visto segni contrastanti, che non indicano sicuramente che il mercato si è ripreso, i dati di vendita ce lo dicono, ma non indicano nemmeno con esattezza dove sta andando il mercato. C'erano ancora molti assenti, non le case motociclistiche certo, anche se qualcuno è venuto sprovvisto di grandi novità, ma qui e là ci sono mancate alcune aziende che per noi sono dei riferimenti importanti, specialmente nel panorama del Made In Italy, piccole e medie aziende di grande qualità che fanno dell'Italia l'altro polo motociclistico, sicuramente il primo nell'eccellenza.
Parliamo di aziende come: Sidi, Leovince, DPM, Bimota, Giudici e altri.  
Come dovremmo interpretare questa cosa? Certo, le luci della ribalta e lo scintillio dei grandi nomi hanno attirato l'attenzione, ma a noi non basta. Noi vogliamo sapere che il mondo delle ruote sta bene, che le aziende italiane stanno bene, che il Made in Italy sta bene, perchè dietro a ognuno di quei prodotti c'è la passione di qualcuno che immagina di darci emozione ogni volta che indossiamo, guardiamo, tocchiamo un oggetto che hanno pensato per noi.
Il nostro augurio va a tutte quelle aziende che non ce l'hanno ancora fatta. Forza, siamo con voi.

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