Categoria: Sport

Il penultimo round della Superbike non è stato risolutivo per l’assegnazione del titolo mondiale 2025, Nicolò Bulega resiste all’arrembanza di Toprak, tutto rimandato all’ultimo round.

Round assegnato a Ragzatlioglu, una gara lunga e la Superpole Race vinte, contro una sola gara lunga per Nicolò. Pochi i punti di differenza con cui lasciano il circuito dell'Estoril, ma il tutto va a vantaggio proprio del pilota turco, al quale nella data di chiusura a Jerez basterà difendere il cospicuo vantaggio sul pilota Ducati. Una prova di consistenza quella di Ragzatlioglu, che ancora una volta dimostra di essere un pilota maturo, capace di non perdere il passo, capace di non distrarsi in vista di un traguardo, che per quanto a portata di mano, non è ancora al sicuro.

Un pilota più concreto ma non sereno, non sono state poche le dichiarazioni piccate del pilota turco durante questo week end di Superbike, nei confronti di Locatelli, ma in generale di quei piloti che pur non avendo più niente da giocarsi in campionato, intralciano il confronto tra lui e Bulega, una sorta di lascia passare nobiliare che prevede il via libera verso la vetta della classifica su ogni circuito, senza intralci. E’ accaduto anche oggi in Gara2, “intralciato” da Locatelli, da Iannone e da chissà chi altro, dei quali si è dovuto sbarazzare mentre il suo rivale guadagnava metri. 

Colpi di scena poco probabili, si pensa alla Superbike 2026

Ma con il campionato ormai agli sgoccioli, con il pubblico appassionato che non pensa a chissà quale incredibile colpo di scena, la mente è a un campionato Superbike 2026 dove Toprak con la sua guida funambolica, non ci sarà. Si prova a immaginare cosa succederà in pista, se Bulega sarà un uomo solo in fuga, se Yamaha potrà fornire una moto migliore a Locatelli, che dimostra sempre gara dopo gara di essere un pilota davvero consistente, ma con le armi un po’ spuntate, si prova a immaginare se il nuovo squadrone BMW sarà all’altezza di Ragzatlioglu, se i progetti di Iannone, di Bautista, la nuova line-up Honda, sapranno dare uno scossone alla Superbike.

La lotta per il terzo posto in classifica mondiale è più che mai aperto, ma i tre piloti che compongono il trio contendente, nel 2026 saranno impegnati in progetti dalle grandi incognite. Di Andrea Locatelli abbiamo già parlato, Danilo Petrucci ci svelerà se la BMW è prestazionalmente alla Ragzatlioglu e più alla Van der Mark, e Alvaro Bautista perderà il supporto ufficiale andando in forze al team Barni. E’ una Superbike che ha un’unica assonanza poco edificante con la MotoGP, le case giapponesi non stanno performando e non producono spettacolo. Honda e Yamaha, nonostante il supporto ufficiale non avanzano, Yamaha con una moto che da anni soffre per la poca cavalleria, Honda per una moto che non si sviluppa nel modo corretto, e con una line-up di piloti non all’altezza del compito. Il 2026, se il nuovo duo BMW non sarà all’altezza, rischia di essere un assolo abbastanza noioso.

Una Superbike senza un terzo contendente... anche nel 2026?

Gare del Portogallo che hanno dato spettacolo a tratti per il terzo gradino del podio. In Gara1 e Superpole Race Ragzatlioglu recupera nel primo giro la prima posizione e poi tiene a distanza Bulega. In Gara2 è Bulega a scappare fin dalla prima curva, Ragzatlioglu intrappolato nel traffico perde di vista Bulega prima di aver sbrigato le pratiche dei sorpassi. Dietro di loro un week end di grande consistenza per Alvaro Bautista, tre volte sul terzo gradino del podio, candidato al terzo posto in campionato e in aperto contrasto con una Ducati che nonostante questo risultato importante, lo ha appiedato. Una Superbike che mostra un nuovo livello di cinismo, quello della cresi, quello di una BMW che pensa di abbandonare, quello di una Kawasaki che c’è in forma ridotta, quello che riesce ad appiedare un sei volte campione del mondo come Jonathan Rea.

La Superbike sta per chiudere, la festa mondiale andrà in scena a Jerez con l’incoronazione del nuovo campione del mondo, immaginando la Superbike che sarà.

 

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