Categoria: Sport

Questa Superbike parte dai blocchi di partenza della stagione 2013 come fosse uno sprint ai 100m, e se bisogna fare un paragone in pista c'erano un'unico solo re, un solo Usain Bolt, ma viene da Noale e si chiama RSV4!




Su una delle piste più belle del mondo, tra sali e scendi che hanno come sfondo il blu dell'oceano, il massimo campionato delle derivate di serie ha offerto uno spettacolo non supremo come di solito sa fare, non le solite cancellate e sportellate come in alcune gare da cardiopalma, ma anche così il livello è stato alto e la bagare per le posizioni che contano non sono mancate. Specialmente in gara 1 si sono visti sorpassi in tutte le zone della classifica davvero di alta scuola, e l'adrenalina non è mancata.

Se dovessimo fare un bilancio su chi c'era e chi è mancato, il giudizio sarebbe assoluto, chi c'era è Aprilia con Guintoli, Laverty e Fabrizio, chi è mancato... tutti gli altri.



Difficile poi dire se il perchè sia stata nella palese superiorità sul tracciato australiano delle RSV4, come anche lo scorso anno, ma di sicuro la Kawasaki di Sykes che remava nelle posizioni di rincalzo, l'eliminazione di Checa e Melandri in gara 1 in un incidente che poteva avere risvolti drammatici, una Suzuki che dopo aver fatto tutti i test prestagionali alla perfezione sbaglia clamorosamente i settaggi ai blocchi di partenza, hanno aiutato a non capire dove sta il vero.



In molti giurano che è un fuoco di paglia, visto che lo stesso era successo lo scorso anno, ma quest'anno la RSV4 ha fatto andare forte non un pilota, ma tre! Chiamarla race machine è quanto mai corretto.

Questa gara comunque ha lasciato uno strascico da infermeria davvero abbondante, tra il nuovo asfalto che ha tradito per il troppo grip (incredibile) è qualche sfortuna, malconci ripartono Melandri, Checa, Badovini e Baz.



Voto +
Sicuramente all'Aprilia, che perso Biaggi ha cresciuto ancora la RSV4 e costruito su buone fondamenta un successo.
Voto + anche a Guintoli, che sale sulla RSV4 e vince confermando il talento e la forza di volontà, e a Michel Fabrizio a suo agio con la RSV4 clienti come non sembrava possibile.

Voto -
Sicuramente alle 2 grandi promesse assenti, Kawasaki e Suzuki, che avevano promesso di rimescolare le carte e invece sono rimaste nel mazzo.



Chiudiamo con una considerazione sulla telecronaca, di buon livello va detto, con un Biaggi che si trova a suo agio e un Meda che ha meno lavoro da fare per trovare spunti nella cronaca. Peccato che Alberto Porta sia riuscito a rovinare tutto proprio con l'argomento di chiusura di Fuorigiri, l'avvento della liberazione dalla dittatura della Infront con il ritorna dell'MSMA, la commissione dei costruttori, che si era auto esclusa dal 2004, e della Dorna, che si sono riuniti a Phillip Island per decidere sui nuovi regolamenti 2014.
Domada: vedendo le condizioni in cui versa la MotoGP, come si può pensare che sia un bene che a decidere del futuro della Suoerbike siano gli stessi attori?

A voi la considerazione
Wolf

 


 

Gara 1
1. Sylvain Guintoli - Aprilia
2. Eugen Laverty - Aprilia
3. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
4. Chaz Davies - BMW
5. Tom Sykes - Kawasaki
6. Loris Baz - Kawasaki
7. Leon Haslam - Honda Ten Kate
8. Jonathan Rea - Honda Ten Kate
9. Leon Camier - Suzuki Fixi Crescent
10. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
11. Jules Cruzel - Suzuki Fixi Crescent
12. Ivan Clementi - BMW HTM Racing
13. Alexander Lundh - Kawasaki Pedercini
14. Glen Allerton - BMW Next Gen
15. Jamie Stauffer - Honda Racing
16. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
17. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini



Gara 2
1. Eugen Laverty - Aprilia
2. Sylvain Guintoli - Aprilia
3. Marco Melandri - BMW
4. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
5. Tom Sykes - Kawasaki
6. Davide Giugliano - Aprilia Althea
7. Jules Cruzel - Suzuki Fixi Crescent
8. Jonathan Rea - Honda Ten Kate
9. Leon Camier - Suzuki Fixi Crescent
10. Leon Haslam - Honda Ten Kate
11. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
12. Glen Allerton - BMW Next Gen
13. Jamie Stauffer - Honda Racing
14. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
15. Alexander Lundh - Kawasaki Pedercini
16. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini
17. Chaz Davies - BMW



Classifica
1. Eugen Laverty 45
2. Sylvain Guintoli 45
3. Michel Fabrizio 29
4. Tom Sykes 22
5. Marco Melandri 16
6. Jonathan Rea 16
7. Leon Haslam 15
8. Jules Cruzel 14
9. Leon Camier 14
10. Chaz Davies 13
11. Max Neukirchner 11
12. Davide Giugliano 10
13. Loris Baz 10
14. Glen Allerton 6

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