La Superbike a Donington ha salutato un altro dominio del campione turco, si difendono le Ducati, ma improvvisamente sembra tramontata un’epoca.
Era l’epoca del dominio Ducati e Bautista, e sembra lontano, lontano… tipo un paio di gare fa. Poi è arrivato Toprak Ragzatlioglu, se l’ultimo round era parso una fiammata, un fulmine a ciel sereno, il pilota turco ha subito chiarito sulla pista di Donington, che di casuale non c’è niente. Il gran motore della BMW insieme alle sue doti funamboliche nel controllo della moto, ha chiuso il gap con la Ducati di Alvaro Bautista, per lo meno con quella di quest’anno.
Pilota che vince, pilota che si diverte, quel pilota turco un po’ chiuso ha lasciato il posto ad uno più guascone, che si lascia andare a stoppie, scherzi, sgasate, sorrisi e per festeggiare la sua 46a vittoria in Superbike manda in onda il remake della scenetta del numero 46 più famoso del mondo, Valentino Rossi. A termine Gara1 si fa fermare e multare dalla polizia inglese per eccesso di stoppie. In fondo… sono solo ragazzi.
Bulega principe reggente mentre re Alvaro non carbura
Il campione del mondo Superbike infatti sembra ancora non trovare la quadra dopo l’aggiunta di peso regolamentare, in gara oggi ha dovuto remare dopo la cattiva qualifica per rimontare tante posizioni, troppe, che hanno guastato il risultato e il week end. Resta il dubbio e il cruccio se questo regolamento sia giusto o meno, ma il tutto attualmente sembra inficiare anche sulla condizione psicologica di Alvaro. Nel frattempo Bulega colleziona podi e prende il posto di regnante pro tempore del team Ducati, non è risolutivo per la gara e Toprak sembra mangiarselo, ma c’è ancora metà stagione per chiudere il gap… o per Toprak aumentarlo. Scommesse aperte.
E che ne è stato dei britannici ci chiedevamo nella news che sigla come sempre i nostri week end di gara? I britannici a casa loro si sono trovati bene, hanno fatto buona mostra delle loro potenzialità, un Alex Lowes in formato pilota di punta Kawasaki, un Jonathan Rea finalmente tornato a podio nella Superpole Race, ma soprattutto uno scomparso Redding che riesce ad addomesticare la BMW sulla pista di casa.
Danilo Petrux, guerriero invincibile, che voglia di afferrare Alvaro!!!
Ma fuori casa? Vedremo nel prossimo round se sapranno raccontarci le stesse cose, anche se sembra tutto fuori tempo massimo, con una Kawasaki che sta per abdicare al campionato Superbike, un Rea che pare quasi spaesato sul podio e una BMW pronta a vendere la moto di Redding. Vi immaginate scendere nel vostro box, trovarlo vuoto e sapere che qualcuno vi ha venduto la moto? Orribile!
Una menzione speciale per il nostro Danilo Petrucci, soffre ma non molla. Tre gare senza mollare e nella terza, ultima, dolorosa gara decide di dare anche un po’ fastidio a Alvaro Bautista.
Gare fotocopia per Toprak, in Gara1 parte subito in testa, mentre nelle altre deve sedare le velleità di Nicolò Bulega, ma poi si avventura in una serie di giri in solitaria. Gli unici cambiamenti sono alle sue spalle, in Superpole Race e in Gara2 Nicolò Bulega si tiene alle spalle gli inseguitori, mentre in Gara1 nonostante un’ottima partenza viene ripreso prima da Alex Lowes e nel finale anche dal compagno di squadra.
Gare della Superbike che hanno comunque regalato grandi battaglie, rimonte e sorpassi emozionanti, ma tutto si è svolto dalla terza, quarta piazza in giù. Redding, Rea, Locatelli, Petrucci, Aegerter, e dove è rimasto invischiato anche Alvaro Bautista. Un festival della sgomitata con personaggi di un certo spessore.
Prossimo appuntamento ancora con la Superbike, si sbarca a Most in Repubblica Ceca.
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