Un’altro week end di MotoGP in stato di grazia per Pecco Bagnaia, ad Assen l’alfiere di casa Ducati incassa tutti i trofei in palio e si avvicina ancora alla vetta della classifica.
Pagelle:
- Pecco Bagnaia 10: cercasi errori
- Jorge Martin 8: ha fatto tutto quello che poteva, ha usato la testa
- Enea Bastianini 7: sbaglia le qualifiche, il sabato e la domenica torna il Bestia, manca solo la vittoria
- Maverick Vinales 7--: il passo falso della domenica guasta un po’ la festa
- Fabio Di Giannantonio: 6 e mezzo: un buon lavoro e tanto carattere
- Marc Marquez 6--: un week end un po’ pasticciato, salvato dalla quarta piazza della domenica anche se con la penalizzazione viene retrocesso in decima
- Pedro Acosta 5: l’exploit da rookie è andato bene, tante fantasie, ora serve fare le cose per bene
- Franco Morbidelli 5: lontano, era atteso per dare indicazioni sui piloti Ducati 2025
Si avvicina alla vetta ma non la agguanta, tutto merito che va dato al giovane, e una volta irruento, Jorge Martin, che una volta riconosciuta la superiorità in pista del campione del mondo, si predispone a capitalizzare il massimo quando davanti sai di avere una specie di razzo a due ruote. Che la forza psicologica di Jorge sia cresciuta lo si capisce anche da quanto è ricucito a fare la domenica, con la penalità che lo ha retrocesso in seconda fila, non ha comunque ceduto alla foga e ha solo aggiustato una situazione che va a 300 all’ora. Roba da poco.
La perfezione di Bagnaia corre sul filo del rasoio
Ma questo week end è stato un dominio completo di Pecco, pole, Sprint Race, giro veloce prima di chiudere con i 25 punti della gara di Assen. E’ questo Bagnaia che mette paura alla MotoGP, è questo Pecco che i piloti vogliono spasmodicamente nello stesso box per capire quanto sia il pilota, o se sia una questione di moto. La simbiosi di Pecco con la Ducati GP24 arriva in alcune gare ad essere incontrastabile, impenetrabile, irraggiungibile, ma per arrivare al terzo titolo non basterà. Servirà capitalizzare tutto il possibile senza incappare in quegli errori che hanno reso ogni titolo mondiale un’avventura sul filo del rasoio. In questa stagione non c’è margine.
Le prossime piste della MotoGP, a partire dalla Germania dove solitamente Marquez viaggia con una marcia in più, daranno le conferme di quanto questo campionato stia prendendo una direzione ben precisa, sapendo che con un avversario costante e veloce come Martin, basta una scivolata per rimettere tutto in discussione.
Marquez, Vinales, Di Giannantonio... poi arriva il Bestia piglia tutto
Marquez che ad Assen non si è mostrato ai livelli di forma delle gare precedenti, fuori dal podio nella gara della domenica in difficoltà con le gomme, causa anche della pesante penalizzazione post-gara, è caduto per lo meno nella gara che regala meno punti il sabato, ma la verità è che ha lasciato le luci della ribalta al pilota a cui ha preso il posto nel 2025, un Bastianini finalmente ritrovato, che ha sbagliato le qualifiche, disputando poi due gare alla sua maniera, capitalizzando e candidandosi seriamente per il podio del mondiale. Buona ancora la domenica Fabio Di Giannantonio, il ragazzo mostra i muscoli e salva la stagione del team VR46.
Gare di Assen che hanno poco da raccontare, il sabato si è cristallizzato subito dopo la partenza con Pecco che scappa, Jorge insegue e Maverick che tiene la sua posizione per tutta la gara.
Domenica a suon di super giri, Martin recupera velocemente il gap della seconda fila e si mette all’inseguimento, ma Pecco è un martello e non lo lascia avvicinare. La bagarre è dietro, tra Marquez, Vinales e il Diggia. Quando arriva sembra averne di più e Marquez lo lascia anche passare per scaldare una gomma dura problematica. Di Giannantonio sembra poter tenere, ma a otto giri dalla fine tutto si ammucchia, in un momento concitato passa Vinales seguito da Marquez, sembra questo il nuovo ordine d’arrivo, ma da dietro arriva Bastianini che in tre giri regola tutti e va a prendersi l’ultimo gradino del podio.
Prossimo appuntamento è con la MotoGP al Sachsenring in Germania, mentre per videre la Superbike servono ancora due settimane.