Ducati VR46
Categoria: Sport

E’ tutta un illusione, occhi puntati su Marc Marquez, ma è tutto del mercato a muoversi, doveva essere il momento per riordinare le idee, ma Caronte ha infuocato le selle della MotoGP!

L’illusione è quella che a volte accade quando si è seduti su un treno in stazione, si ha l’impressione di muoversi, ma solo dopo alcuni istanti il cervello capisce che è il treno di fianco che si sta muovendo. Così mentre si pensava che fosse Marc Marquez a muoversi per il mercato piloti, era il mercato piloti ad animarsi, spostando ben altre pedine.

Marc Marquez

Il primo a farne le spese è il nostro Franco Morbidelli, sotto osservazione dalla scorsa stagione dopo il passaggio al team ufficiale, a corto di risultati anche anche lui vittima di questa Yamaha monopilota, e forse anche indebolito dalla mancanza di Ramon Forcada al suo angolo. Il Morbido non sembra aver soddisfatto le aspettative, quindi Yamaha punta lo sguardo su Alex Rins, in forze al team satellite Honda, con poche prospettive nonostante sia sua l’unica vittoria MotoGP per ora incassata dalla casa di Tokyo. Le similitudini di impostazione tra la Suzuki e la Yamaha, lo rendono un ottimo candidato per sviluppare la moto di Iwata.

Il team VR46 verso l'approdo in Yamaha, ma anche senza una moto competitiva?

Per il Morbido allo studio due opzioni: una Ducati ufficiale, forse quella del team Gresini dove di Giannantonio non riesce a raccogliere risultati, o il trasferimento in Superbike come prima guida del team ufficiale Yamaha al posto di Toprak Ragzatlioglu. Progetto azzardato, difficile contrastare il duo Bautista-Ducati, se la Ducati sembra ben predisposta per i piloti che arrivano dalla MotoGP, la Yamaha M1 è un progetto più in linea con la classica derivate, ma soprattutto è un modello che non è dato sapere quanti investimenti riceverà da Yamaha. Progetto coraggioso o un tiro ai dadi?

Aprilia MotoGP

Intanto c’è uno sbocco alla situazione Ducati-Yamaha. La prima con otto MotoGP in pista, che dice di non poter supportare a lungo, la seconda che reclama la sua fetta di griglia, ma nessuno per ora vuole le sue moto. Ducati nel 2024 darà una GP24 ufficiale a Bezzecchi visti i risultati, ma nel 2025 probabilmente abbandonerà il team VR46. Il team di Valentino Rossi è accreditato quindi a diventare il team satellite Yamaha, ma il nove volte campione del mondo non è così sprovveduto, gli affari sono affari e con una moto poco competitiva non si pagano i conti. Soprattutto con una moto giapponese, allergici ai team satellite che vincono al posto di quello ufficiale.

Una sesta casa ufficiale, mentre Aleix Espargarò decide del suo futuro. Chi in Aprilia?

Alternative? Aprilia? KTM? O magari una nuova casa? Difficile che compaia davvero una sesta casa. Le case che hanno la capacità finanziaria di investire in MotoGP, che hanno alle spalle grossi gruppi economici, sono BMW e Kawasaki, che Dorna vorrebbe in MotoGP da tempo, ma che fin qui hanno dato picche causando non pochi fastidi. Resta Triumph, già impegnata a fornire motori per la Moto2, ma avrebbe la forza di entrare anche in MotoGP? Fantasioso sarebbe l’ingresso di una casa asiatica, a cui mancherebbe il know-how per costruire una MotoGP, ma a cui non mancano i soldi per comprarlo.

Ducati ufficiale e Ducati Pramac

C’è attenzione anche per il team Aprilia, una volta rifiutata dai più, oggi la casa di Noale è molto più appetibile. Aleix Espargarò potrebbe decidere di fermarsi e di dedicarsi ad altro, nel qual caso si libererebbe una sella a Noale. Paolo Bonola fa sapere che i candidati principali sono quelli del team satellite, ma è presto per chiudere i giochi, qualche pilota molto veloce scontento della situazione attuale potrebbe decidere di tentare la sorte rischiando di diventare il primo campione del mondo MotoGP su Aprilia.

Tra i tanti i piloti Ducati Pramac, dove Jorge Martin continua a chiedere di più a Ducati ma si vede sopravanzato dalla compagine italiana, mentre Johan Zarco potrebbe non ricevere la conferma visti i pochi buoni risultati.

Così accade, quando parti per andare al mare, non è detto che al rientro qualcuno non abbia cambiato la serratura... del box!

 

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