Enea Bastianini Qatar
Categoria: Sport

La prima gara del mondiale 2022 della MotoGP si apre con il più improbabile dei vincitori, con gli artigli e con i denti Enea “Bestia” Bastianini divora tutti gli avversari fino alla vittoria.


Improbabile ma non completamente inaspettato, la progressione del giovane pilota italiano era già iniziata nel finale della scorsa stagione, ma nella nutrita compagine Ducati una serie di piloti sembravano più accreditati alla vittoria, soprattutto l’enorme schiera di piloti con la moto ufficiale. Di lui dicono un ragazzo dagli occhi buoni, ma che in pista ha la fame di una vera bestia.

Dietro questa vittoria una grande storia, una storia di sport e una storia di una famiglia dello sport, quella di Fausto Gresini e del team che porta il suo nome, consolidato e rilanciato dalle scelte della moglie e dei figli, che hanno saputo ripartire costruendo mattone dopo mattone un team di grande spessore con un talento puro come quello di Bastianini.

Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Gara del Qatar come sempre anomala, bisognerà attendere qualche gara e tornare ai circuiti tradizionali per verificare i valori in pista, a cominciare da chi ha fallito in questo primo gran premio, come per esempio le Yamaha di Fabio Quartararo, che ha limitato le perdite ma è stato inconsistente, peggio ha fatto il compagno di marca Franco Morbidelli. Disastro tra le Ducati più attese, quella in pole di Jorge Martin, che sbagliata la partenza non è più riuscito a tornare sui primi, o peggio quelle ufficiali, con Jack Miller ritirato per problemi elettronici e Pecco Bagnaia in difficoltà per tutto il week end, e nel disperato tentativo di recuperare ha falciato anche l’incolpevole Martin.


DUCATI e il doppio incubo

Forse in Ducati già pensano al 2021 di Pecco, con una prima parte di stagione poco consistente, per poi mangiarsi le mani nel vedere una seconda parte da titolo mondiale ma ormai troppo in ritardo. O forse si chiedono il perché di tutte queste difficoltà della nuova moto 2022, con una sola Ducati su otto nelle posizioni che contano, un problema che deve essere dipanato rapidamente.

Honda Pol Espargarò

Paragrafo speciale per Marc Marquez, in prima fila e tra i candidati al titolo, ha inseguito i primi per tre quarti di gara, ma è stato proprio Enea Bastianini a fiaccarne la resistenza, retrocesso poi via via fino al quinto posto. L’otto volte campione del mondo ha gestito una confidenza sottotono con la nuova moto e soprattutto con la soft anteriore, capitalizzando i punti in ottica campionato.


LA GARA: il Bestia divora il cronometro

Gara che si riassume tutta al via, con le Ducati che falliscono la partenza e le Honda che si presentano prima alla curva uno. Quindi per poche curve resta davanti Marquez, poi passa Pole Espargarò che farà il ritmo per tutta la gara, ben staccato. Nei primi giri sia Quartararo che Bagnaia dalle retrovie danno la sensazione di poter recuperare, ma la loro sfuriata si esaurisce presto. Il ritmo cardiaco si alza quando Bastianini inizia il suo recupero, una vera progressione che senza grandi colpi di reni è costruita decimo dopo decimo senza possibilità di replica, anticipando a 4 giri dalla fine la chiusura del gap, con un sorpasso in fondo al rettilineo che manda lungo Espargarò e gli spalanca le porte per la bandiera a scacchi.

Enea Bastiani Qatar

Menzione speciale per Aleix Espargarò e per l’Aprilia, che dopo una prima parte di gara a inseguire, ha via via recuperato fino ad arrivare ad un soffio del podio rischiando di ingoiarsi entrambe le Honda, una grande promessa per questa stagione da parte della casa di Noale, anche se all’appello continua a mancare Maverick Vinales.

Campionato per ora a carte coperte, valori in pista tutti da scoprire, e la prossima gara a Mandalika, nuova per la MotoGP, non è detto che li scopra.

Risultati e classifiche complete

Classifica MotoGP Qatar 2022

 

 
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