Il penultimo MotoGP in Portogallo è un autentico acuto Ducati, vince e convince Pecco Bagnaia, festeggia il titolo Ducati, ma resta quel gusto amaro sullo sfondo.
E’ indubbio che questo sia un grande campionato per Pecco Bagnaia, le vittorie per il pilota della scuderia VR46 sono 3 e i podi 8, e lo stato di crescita e di armonia con la moto di Borgo Panigale sono indubbie, ma la caduta del neo campione del mondo Fabio Quartararo sembra un’autentica beffa. Se la caduta di Misano e la conseguente perdita del titolo bruciavano a Misano, qui deve essere stato come buttare aceto su una ferita aperta, questa caduta di Quartararo senza quella di Misano avrebbe portato la lotta alla corona mondiale all’ultima gara. Ma col senno di poi…
Sarà anche stata la vicinanza di un grande della Ducati, quel Casey Stoner che al popolo ducatista ha regalato il primo titolo, che ha ancora occhio per quello succede in pista e che, ha detta di Bagnaia, sarebbe un ottimo mentore e coach per le sue pretese mondiali.
Questa vittoria e le difficoltà di Quartararo mettono comunque Bagnaia a capo dello squadrone anti Marquez, più in palla, più veloce e soprattuto più presente nelle prime posizioni. Quartararo che nella seconda parte di stagione ha amministrato, ma nessuno sa veramente cosa avrebbe fatto sotto pressione in un testa a testa, condizione quella di stress che lo scorso anno è stata fatale per il francese.
Bene Suzuki, che riemerge su questo circuito tortuoso e ricco di sali e scendi, il campione del mondo Joan Mir insegue, resiste, ma non può per ora tenere testa al binomio Ducati-Bagnaia. Ma tanto basta per chiudere terzo in campionato.
Gara tutta incentrata sulla lotta dei primi giri tra Bagnaia e Mir, lo spagnolo prova a resistere per alcuni giri, ma giro dopo giro perde terreno da un Bagnaia che prende a pugni il cronometro. Dietro di loro bella lotta tra Miller e Alex Marquez, lo spagnolo riemerge dalle retrovie velocissimo, ma quando arriva su Miller ha speso tutto, e l’australiano lo rimette in riga.
Gara che termina a tre giri dalla fine per bandiera rossa, due KTM si eliminano in un incidente e Oliveira resta a terra per qualche minuto.
Ducati che chiude con il titolo costruttori, è una vittoria amara visto il potenziale di Bagnaia, ma l’azzardo delle dure di Misano è stato il punto di svolta, un errore pagato davvero caro.
Manca solo la chiusura di campionato con quel momento importante, unico e incredibile per molti di quelli che oggi sono appassionati di gare di moto, l’ultima gara di Valentino Rossi che meriterebbe una standing ovation da parte dei piloti, non solo di questo campionato, qualcosa di spettacolare, una passerella sul traguardo per chiudere un capitolo importante di questo sport. Vedremo se Dorna sarà all'altezza.
Prossimo appuntamento a Valencia con la MotoGP per la chiusura.