La Superbike ad Assen torna a sognare con il grande pubblico sulle tribune, Jonathan Rea impone la sua legge, relegando gli avversari a semplici comprimari. Ma all’improvviso arriva il Loca!
Ci hanno provato tutti, a turno, a tenere a bada la foga del nord irlandese a caccia di quella leadership in classifica mondiale, ma nessuno è stato abbastanza consistente per neutralizzarlo. Il circuito di Assen, tecnico e ricco di curve, ha messo in luce le doti della verdona, ovviamente sotto la guida di Rea.
In Gara1 ci ha provato Redding e Ragzatlioglu, in Superpole Race Ragzatlioglu e Locatelli, in Gara2 Locatelli e Redding, ma alla fine tutti hanno accompagnato Rea sul gradino più alto di questo week end di Superbike come fossero damigelle d’onore.
RAGZATLIOGLU, LOCATELLI, RINALDI e il giallo del verde!
Hanno tenuto forse più banco i pasticci in pista, come “il giallo del verde”, ovvero la penalizzazione in Superpole Race di Ragzatlioglu e di Locatelli, davvero millimetrica, che hanno permesso a Rinaldi di salire sul secondo gradino del podio, rimandando di una gara il primo podio di Locatelli in Superbike. Anche il pasticcio Yamaha alla prima curva di Gara2 ha dato modo a molti di interrogarsi sul talento troppo falloso di Garrett Gerloff, che si infila dove non c’è spazio e stende un Toprak in lotta per il mondiale Superbike, uno zero pesante se l’avversario è l’infallibile Rea.
LE GARE DI ASSEN: un solo vincitore
Gare all’insegna dello stra-potere di Rea, in Gara 1 Rea prova subito a imporre la sua legge, ma prima deve fare i conti con Ragzatlioglu che gli dà qualche noia. Il turco però sarà costretto a disputare quasi tutta la gara battagliando per la seconda piazza con Scott Redding, che in effetti a fine gara lo relegherà sul gradino più basso.
In Superpole Race gli servono solo due giri per aver ragione dell’ottimo scatto di Michael Rinaldi, poi fa il ritmo e lascia il giovane ducatista e la sua seconda piazza preda di Ragzatlioglu e Locatelli, che perde all’ultimo giro, ma che riconquista nel dopogara a causa di una penalizzazione ai due piloti Yamaha per aver pizzicato la linea verde.
Gara2 un po’ più complicata per Rea, alla partenza l’incidente innescato da Garrett Gerloff fa arretrare Johnny e lascia spazio aperto a Locatelli, che resiste per ben 10 giri prima di farsi fagocitare dall’insaziabile campione del mondo. Locatelli poi inizia la sua strenua resistenza al ritorno di Redding ma deve cedere il secondo gradino del podio nel finale.
Gare comunque divertenti e piene di spunti, indubbio lo strapotere di Rea, ma indubbio ancora di più la felicità dei piloti per il ritorno del pubblico, al quale dedicano il finale con il lancio delle saponette e altro nel dopo Gara2.
LE NUOVE GENERAZIONI DELLA SUPERBIKE: Locatelli ha finito il rodaggio?
Finalmente arriva Locatelli, il pilota che ha dominato la Supersport era molto atteso al termine del suo rodaggio sulle più pesanti Superbike, e oggi ha dato modo di mettere in mostra il suo talento. Quinto, quarto e finalmente terzo a podio. Una progressione che non può essere casuale, ma che per avere conferme servirà il prossimo round a Most. Tutto comunque a conferma quanto dichiarato da Rea, questa Superbike ha dei giovani forti che crescono e stanno diventando competitivi, Ragzatlioglu, Locatelli Gerloff, Rinaldi e anche qualcuno nei team satelliti come Axel Bassani.
Bene per Ducati che ritrova Scott Redding, due secondi posti hanno dato l’impressione che il ducatista abbia resettato la confusione di un paio di round davvero poco belli, bene anche Rinaldi, peccato per Chaz troppo discontinuo, troppo poco emozionante come ci ha abituati.
Prossimo appuntamento con un doppio impegno, la MotoGP in Austria sul circuito di Styria, mentre la Superbike sarà in Repubblica Ceca sul nuovo circuito di Most.
GARA1
SUPERPOLE RACE
GARA2