Categoria: Sport

Mentre io cerco di tenere aggiornata la mia personale classifica delle migliori ombrelline dell'anno, attività quanto mai insidiosa specialmente se fatta a bordo piscina, mi balenano in testa alcuni ragionamenti esistenziali, del tipo... perchè seguo le gare della MotoGP? Ombrelline a parte! E poi, le ragazze della Monster Energy sono vere?

 

Che idee avete voi quando arrivate al week end di gara? Quale verdetto vi porta a guardare la gara, qual'è la curiosità che volete togliervi alla biandiera a scacchi? Io da tifoso, delle gare, in questo momento ho 2 interessi principali.

Il primo è sicuramente la sfida al vertice, dove nelle prime gare si è visto un Casey Stoner e una Honda far sembrare l'accoppiata Lorenzo-Yamaha già con il fiato corto, mentre nelle ultime gare la questione ha preso la piega esattamente inversa.
La seconda è: cosa faranno le Ducati? Meglio ancora, cosa farà Valentino con la Ducati? I suoi compari di scuderia saranno davanti, dietro, di fianco... sopra o sotto? Al di là della mia allergia per la tifoseria, un po' di campanilismo di fondo c'è sempre, moto italiana, pilota italiano... anche se ho una mia personale teoria sul perchè la GP12 non vince e non vincerà. Qual'è? Beh ovvio, è la moto più brutta del lotto, non può vincere, la casa che fa le moto più belle del mondo ha costrutito una moto esteticamente imbarazzante! Se la potrebbe giocare con la GSVR se la Suzuki ci fosse ancora!



I ducatisti mi odieranno! Scherzo... o forse no?

Insomma qualche tema buono per guardare la MotoGP c'è, in mancanza di una bella bagare, ci si accontenta di qualche bel sorpasso e tante domande, ma quello che emerge in queste gare è anche la domanda che ha posto Nico Cereghini nel dopo gara di Silverstone vedendo la grande prestazione di Cal Crutchlow, partito ultimo e arrivato sesto con una caviglia rotta: dove sono finiti i piloti che ci mettono tanto cuore e coraggio?

Il buco, la voragine, lasciata da Stoner pone tanti interrogativi, un'azienda come la Honda non può mettere in sella un pilota qualsiasi al posto di un campione del mondo, ha bisogno di qualcuno per maneggiare a dovere quella RC213V, che oggi è un po' scorbutica, ma che domani deve contrastare quella che da 3 gare sembra l'emblema della perfezione: la Yamaha M1 Lorenzo Edition!
Metterci il re degli esordienti non basta, dare più peso a un Pedrosa che alla fine sembra sempre un po' rinunciatario nemmeno, ci sono sponsor e investitori da accontentare, e altri 4 anni di digiuno potrebbero non essere accettabili, specialmente in tempo di crisi. Certo, la Repsol ci metterebbe volentieri i soldi per un'accoppiata Pedrosa-Marquez, ma la Honda potrebbe rischiare così pesantemente il titolo, o sarebbe meglio correre senza sponsor e vincere come fa Yamaha?



Dove pescare allora? Beh, l'ovvio sarebbe Rossi, quindi lasciamolo da parte, e vediamo se a fine 2012 l'incompatibilità tra il pesarese e la bolognese sarà risolta, o se qualcuno scioglierà i voti.

Quali sono i piloti di cuore sul mercato? Dal mio punto di vista dico già che non sono attendibile, il passaggio di Crutchlow alla MotoGP non lo capii 2 anni fa. C'erano piloti che erano andati meglio, e la mossa mi sembrò... assurda! E invece...
Cal proprio oggi diventa un pilota che potrebbe, se dovesse dimostrarsi continuo, oggetto di contesa. Veloce, di cuore, sempre col gas in mano, simpatico per i media. Potrebbe accontentare sponsor e casa costruttrice. Le voci lo danno in avvicinamento a Ducati, anche se in un intervista Guareschi ha dichiarato che la sua prima priorità è la riconferma di entrambe i piloti. Qualcuno magari preferirebbe l'inglese all'americano, che non è mai stato decisivo, ma le logiche di mercato suggeriscono sicuramente alla Ducati, che negli states sta facendo grandi numeri, di tenersi stretto un testimonial così amato.



Dovizioso? Non è nuovo, anche se dimostra sempre un gran manico, ma c'è la possibilità che rimesso in sella ad una Repsol si dimostri al massimo al livello di Pedrosa, e non basterebbe. Il vantaggio invece sarebbe che conosce sia la Honda e ora anche la Yamaha, e potrebbe dare un buon apporto tecnico in Honda.

Hayden sembra capire meglio di tutti la Ducati, ma è davvero una buona pedina a 6 anni dal titolo e senza più nessun acuto?

Spies? Lui doveva essere davvero l'uomo della superbike, e non l'inglese in nero. Ma oggi si sta dimostrando poco bravo a gestire una crisi ed una confusione, che fa peggiorare costantemente le sue prestazioni e la Yamaha pare intenzionata a retrocederlo. Anche lui però conosce bene la Yamaha, e in Honda un parere in più non fa male.



Bautista ha oggi la sua opportunità più concreta, dopo anni a far vedere buone cose sulla Suzuki, ha in mano una moto dalle grandi potenzialità, è il suo esame, se per fine anno facesse vedere di che pasta è fatto, potrebbe trovarsi a balzare alla grande ribalta.

Bradl è forse ancora troppo giovane, anche se si è trovato a grande agio su una Honda LCR con dotazione meno prestante nel lotto, ma mancano gli acuti per diventare appetibile, forse ha ancora bisogno di un anno in altro team, tipo il Tech3, con una moto semiufficiale e una squadra di rilievo alle spalle. Il tedesco però potrebbe fare il salto di qualità come lo fece a suo tempo Stoner, inoltre non ha i vincoli della regola dei rookie.



Chi resta? Qual'è davvero la situazione con maggiori possibilità di andare a segno? Dove sono i piloti cuor di leone?
Nico forse ha davvero ragione, mancano i piloti, quelli di cuore, come quelli che vengono dalla superbike, meno ragionieri e più manetta, anche se in quell'ambito in questo momento i protagonisti sono ex MotoGP. Forse un Giugliano, un Davies, un Sykes, un Haslam?
O forse le soluzioni sono solo le più ovvie, un toto Rossi-Marquez, anche se non privo di ostacoli, con Rossi in grandi possibilità d'ingaggio visto che ad Audi i soldi non mancano, e il secondo con la regola del rookie a bloccarlo (ma questo è ostacolo quasi abbattuto).

Rossi? Beh, dopo il bagno di folla al WDW, Rossi che è un mix tra cuore e ragione, avrà il suo bel da fare. Non più giovane, potrebbe terminare la sua carriera in seno a un'azienda italiana, senza contare l'Audi con le sue velocissime auto da corsa che hanno stregato il pesarese, e la possibilità di fare un colpaccio prima di fine carriera in sella alla rossa e diventare leggenda. Dall'altro c'è una Honda che sotto le sue cure potrebbe dargli ancora "dei" titoli con maggiore probabilità della Ducati, per mancanza di prestazioni della rossa o per palese incompatibilità tra i 2 che sia, a voi il giudizio.



In effetti però abbiamo parlato per lo più di Honda... e se l'accoppiata Ducati-Audi diventasse il vero ago della bilancia a suon di soldi, raccattando tutto ciò che di buono è rimasto sul tappeto... mettendo fuori Rossi?

In fondo è bello avere mille dubbi e nessuna certezza.

A lunedì prossimo
Wolf

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