Categoria: Sport

Dopo una giornata così si può parlare solo dell'arrembaggio del corsaro ai galeoni spagnoli, alle navi inglesi e a quelle italiane. Al timone della velocissima Aprilia è apparso sceso in pista solo per regolare una formalità, specialmente in Gara 2.

Gara 1:
1. Max Biaggi - Aprilia
2. Carlos Checa - Ducati Althea
3. Davide Giugliano - Ducati Althea
4. Tom Sykes - Kawasaki
5. Jonathan Rea - Honda
6. Chaz Davies - Aprilia ParkinGO
7. Eugene LAverty - Aprilia
8. Sylvain Guintoli - Ducati Effemberg Lyberty
9. Jakub Smrz - Ducati Effemberg Liberty
10. Leon Camier - Suzuki Fixi
11. Ayrton Badovini - BMW Italia
12. Leon Haslam - BMW
13. Maxime Berger - Ducati Effemberg Liberty
14. Michel Fabrizio - BMW Italia
15. Matteo Baiocco - Ducati Berni Racing Team
16. Hiroshi Aoyama - Honda
17. John Hopkins - Suzuki Fixi
18. Nicolo Canepa - Ducati Red Devils Roma
19. Leandro Mercado - Kawasaki Pedercini
20. Federico Sandi - BMW Grillini

Gara 2:
1. Max Biaggi - Aprilia
2. Jonathan Rea - Honda
3. Leon Haslam - BMW
4. Marco Melandri - BMW
5. Ayrton Badovini - BMW Italia
6. Michel Fabrizio - BMW Italia
7. Tom Sykes - Kawasaki
8. Loris Baz - Kawasaki
9. Jakub Smrz - Ducati Effemberg Liberty
10. Matteo Baiocco - Ducati Berni Racing Team
11. Maxime Berger - Ducati Effemberg Liberty
12. Hiroshi Aoyama - Honda
13. Nicolo Canepa - Ducati Red Devils Roma
14. John Hopkins - Suzuki Fixi
15. Leon Camier - Suzuki Fixi
16. Leandro Mercado - Kawasaki Pedercini
17. Federico Sandi - BMW Grillini

 



Classifica:
1. Max Biaggi 185,5
2. Tom Sykes 155,5
3. Jonathan Rea 152
4. Carlos Checa 150,5
5. Marco Melandri 142,5
6. Leon Haslam - 107
7. Sylvain Guintoli 103
8. Eugene Laverty 95
9. Davide Giugliano 80
10. Jakub Smrz 68,5
11. Chaz Davies 49
12. Leon Camier 48,5
13. Michel Fabrizio 48
14. Ayrton Badovini 39
15. Maxime Berger 33,5

 

Non sempre il risultato è lo specchio di quanto accade in pista, ma questa volta non ci sono dubbi. Dopo un Sabato davvero difficile e deludente, il presagio era quello degli ultimi 4 round con un Max sempre a risultato, ma più che incisivo redditizio. Non che uno debba dispiacersi a stare in testa al campionato, ma stare sul gradino più alto del podio deve avere un altro sapore.

Sarà quella carica che Max ha suonato dopo Miller? A redarguito la ciurma dell'Aprilia a darsi da fare per raggiungere le navi nemiche?

 



Non si sa se è bastato questo, ma intanto i risultati ci sono. Gara 1 è stata un'entusiasmante ricncorsa dei vecchi leoni, Biaggi e Checa, che partiti in fondo hanno rimontato posizione dopo posizione fino a trovarsi lì davanti a battagliare gli ultimi 2 giri per la prima piazza. Forse se Checa avesse fatto qualche errore in meno, specialmente un lungo a metà gara, avrebbe potuto salire sul podio, ma con i se e i ma ci si fa ben poco. Impressionante invece la grinta del giovane Davide Giugliano, che ormai non può essere relegato a fuoco di paglia. Combatte con i migliori, la Ducati la guida molto più sporca del suo compagno Carlos, ma ci da giù del gran gas, e per qualche giro dopo aver passato un Rea molto in palla, si è trovato sul gradino più alto.
Deludente invece Melenadri, così in crisi con le gomme da scivolare indietro fino al 15° posto, prima di ritirarsi.

Sono state le gomme le grandi protagoniste di Gara 1, con temperature molto al di sotto del previsto le 4 cilindri si sono trovate a strappare le dure, e mente le Ducati le centellinava, è stata Aprilia ad azzardare optando per le morbide con la 200 al posteriore, mossa vincente vista la velocità e la precisione fino all'ultimo giro.



In Gara 2 invece la storia era già finita dopo 3 giri. Tanto ci ha messo Max a passare tutti e ritrovarsi alle spalle di Rea e a sverniciarlo. Poi da lì gara in solitaria. Alle sue spalle invece si consumava il dramma del team Althea, dopo il doppio podio di Gara 1, Checa cade dopo un entrata troppo decisa di Melandri, mente Giugliano prende troppa confidenza con le gomme che lo abbandonano all'anteriore durante un gran piegone.
Nel tutto emergono le BMW, che alle spalle del 2° classificato Jonathan Rea, piazzano tutte e 4 le moto. Un bel recupero dopo il disastro di Gara 1.

Insomma ancora un bel week end, unico vincitore Max Biaggi, che stacca tutti in campionato e si prenota come maggior candidato al campionato per i bookmakers. Mezza soddisfazione per Checa e il team Althea, come a Miller, ma mezza per il campionato è davvero poco, così come per Melandri, che se vuole portare la BMW ad una vittoria davvero storica, quella del campionato, dovrà essere più continuo.
Invece è continuo, ma in negativo, Sykes e la Kawasaki. Non si capisce di chi sia il problema, se del pilota o della moto, ma come al solito un missile in pole, e poi dopo qualche giro un calo repentino di prestazioni. La moto usura troppo le gomme? Sykes dopo i primi giri perde confidenza o concentrazione? Non è dato saperlo, ma visto la mega struttura messa in pista, ad Akashi credo si aspettino di più.

 



Ottime gare, ancora una volta. Aspettiamo le prossime.

Wolf

 

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