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Michael Va der Mark
Categoria: Sport

Doppietta a ciel sereno di Michael Van der Mark, che riporta per due volte sul gradino più alto del podio la Yamaha e frena la corsa di Jonathan Rea, che incassa due podi. Soffrono le Ducati e restano a guardare gli altri outsider di lusso, Aprilia bene con Savadori e mentre Honda continua a non essere della partita.


Bastano una manciata di sorpassi e qualche secondo in meno nei distacchi per far gridare qualcuno al miracolo dei regolamenti 2018, ma a quanto pare l'unico miracolo è che finalmente Yamaha ce l'ha fatta, dopo tanti sforzi, forse più sui tavoli regolamentari che sui tavoli di progettazione e nelle officine, ma Yamaha è arrivata al gradino più alto del podio. La gioia va più a quel ragazzo che rischiava di essere eterna promessa in un epoca pazza che sembra esprimere odio per questa bellissima serie, Michael Van der Mark oggi ha messo in mostra tutto il suo talento, costruendo due vittorie giro dopo giro, senza perdere mai la ragione e senza farsi scappare l'occasione giusta.

Superbike Donington Park 1

Week end che doveva essere terra di conquista per le verdone, specialmente per Tom Sykes in grande spolvero nelle ultime gare e protagonista della Superpole (si chiama ancora così?) che lo ha portato a scrivere il suo nome sui libri della Superbike come detentore del record di prime caselle conquistate in carriera. Ma non bisogna mai dare una gara per scontata, troppe le variabili, tanta la fantasia e il coraggio dei piloti.

Sulla pista di Donington Park si sono consumate belle pagine di motociclismo, non da meno è stata la seconda posizione in Gara2 per il rookie del team Puccetti Razgatlioglu, entrato quest'anno nella serie maggiore si è tolto la soddisfazione di rubare la seconda piazza a sua maestà il campione del mondo.

Superbike Donington Park 2

Gara 1 partita all'insegna delle due Kawasaki, con Tom Sykes impegnato a dimostrare che la Superpole non è stata un caso. Un affare a tre quello di questa gara con una prima parte di gara per Rea, poi dal sesto giro è subentrato Tom Sykes e quando tutti pensavano che le moto in blu fossero lì solo per fare da spettatori, ecco il colpaccio. A poco più di metà gara Van der Mark prima "dribla" Johnny e due giri dopo si porta davanti. Tutto un gioco qualcuno pensa, non ha le carte per resistere ai due lupi, ma non è così, Michael è redditizio nella guida, sicuro, consolida decimo dopo decimo fino al traguardo, dove ormai aveva regolato anche Rea.
Dietro sono mancate le Ducati, in grande debito d'ossigeno, ma ci sono le Aprilia, con Savadori quinto e Laverty sesto a risollevare il morale di Noale.

In Gara2 classica shakerata alla griglia, si parte alla rinfusa come al solito e davanti ci sono proprio le Aprilia. ma il loro dominio dura davvero poco. Anche Gara2 è all'insegna del blu, ma questa volta è Alex Lowes a mettere in mostra i muscoli, al secondo giro è già primo e mantiene il primato per ben 15 giri. Poco il tempo per Rea per tornare con il gruppo davanti, come al solito, ma a differenza del solito fatica ad avere ragione degli avversari in casacca blu. Ce la fa al sedicesimo giro, dove sembra fatta, ma arriva di nuovo Van der Mark, lo passa dopo un solo giro, si difende, resiste, e giro dopo giro costruisce un piccolo vantaggio fino al traguardo. Intanto dietro a lui si consuma l'incredibile. Il pilota turco di casa Puccetti arriva alle spalle di Jonathan Rea, nessuno pensa che possa insidiare il campione del mondo, ma al penultimo giro fa il colpaccio. Fulmina Johnny e mantiene la posizione fino all'arrivo.
Dietro nn po' meglio Ducati con quinta piazza di Davies, mentre Savadori porta a casa un settimo posto per Aprilia.

Tom Sykes Donington

Week end che pone l'interrogativo se questa Yamaha è davvero arrivata o debba passare un nuovo esame a Brno, per il prossimo round. Di certo è quella che negli ultimi anni ha proposto un miglior progetto tra le inseguitrici, il regolamento ha dato certo una mano, ma la maturazione della R1 è stata progressivo. Ora servirebbe che le prossime gare fossero un affare almeno tra tre case, mentre si attende che le altre quattro case, Aprilia prima tra tutte, chiudano quel gap che a volte non è edificante per alcune case con un palmares glorioso.

Ducati in pesante crisi per questo round, al di là della pista poco adatta alla rossa, la differenza tra una moto che vuole vincere il campionato e una che non ce la fa è proprio questa, per la Kawasaki piste NO non ce ne sono, al massimo qualcuna è un po' più pesante da digerire.

Prossimo appuntamento è con la MotoGP al Mugello, una delle date più attese nel calendario del motomondiale.

Wolf

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