Categoria: Sport

In un week end di gare confuse, dove si spezza la superbike su 2 serate e dove si scopre che anche in moto si può fare lo sgambetto, nel silenzio dopo i clamori si possono sentire delle voci lontante provenire da qualche parte, capita di sentire voci dal futuro. E forse anche qualche urlo nel box HRC.

 

E cosa dicono queste voci dal futuro? Beh ovviamento parlano di corone, corone mondiali, che con la giornata di oggi prendono direzioni molto più definite e precise. In MotoGP con la caduta di Pedrosa e la vittoria di Marquez, che rosicchia altri 5 punti a re Lorenzo il mugnifico, quello che a inizio stagione sembrava incredibile oggi si sta avverando. Il rookie dei rookie, il talento della nuova è vicino a suggellare un patto con sè stesso: sono il migliore!



Rimarrà negli annali, e se continua così a futura memoria di tutti, la sfortuna che aggredisce l'eterno talento incompiuto Dani Pedrosa, questa volta tradito da una magagna senza precedenti. Il compagno di squadra, e principale avversario, Marc Marquez arriva lungo dietro di lui, tira dritto, ma prima di sfilarlo tocca con il gomito il cavo del traction control della moto del compagno, strappandolo. Appena Dani ha aperto il gas la moto lo ha lanciato per aria. Incidente incolpevole? Beh sembra che Dani non la pensi così, e non è tanto incline ad accettare le scuse del compagno.

Vien da pensare che il parere rilasciato un paio di settimane fa da uno dei più bravi ingegneri in fatto di elettronica, il quale diceva che oggi l'elelettronica non fa la differenza ed è solo un'assistenza per il pilota... non sia poi così vero.



Sta di fatto che la gara si è svolta su 2 gruppetti, quello davanti con Jorge che dopo essere andato in fuga, a metà gara viene raggiunto da Marquez, passato e poi lasciato indietro di quel tanto che basta da stare al sicuro. Il secondo gruppo è quello di Rossi, Bautista, Bradl e Crutchlow. La considerazione sta proprio sul terzo qualificato, Rossi, che nonostante un buonissimo week end che sembrava segnalare l'arrivo ad una condizione ideale, ha faticato non poco ad afferrare l'occasione della caduta di Pedrosa per salire a Podio. Ha dovuto lottare prima con Bradl e poi con Bautista e solo all'ultimo giro ha stroncato gli avversari. Sono davvero così forti queste moto clienti o Rossi è lontano dal miglior sè stesso?



In America intanto altre questioni, altri nodi venivano al pettina. Pur non essendo ancora chiuso il discorso, è significativo che anche in questo round Guintoli non è riuscito a stare davanti a Sykes, che si avvicina sempre più alla prima corona, perdendo ancora punti e anche la seconda posizione a favore del compagno Eugene Laverty. Non è che il pilota francese non ci abbia provato, in Gara 1 ci ha dato dentro nelle prime 2 partenze, ma alla fine l'iter confuso e la gara lampo su soli 12 giri gli ha tagliato le gambe e il ritmo.

 


Ne è uscito un Tom Sykes vincitore. In Gara 1 per classifica di gara, in Gara 2 per la classifica di campionato. Mentre il ragazzaccio inglese si avvicina al titolo, riemerge dalle retrovie Eugene Laverty, che all'indomani del probabile appiedamento, riprende ritmo e riconquista punti e ritmo. Troppo tradi forse e ancora una volta questa ripartenza ha il gusto amaro di quello che poteva essere e forse non sarà, ma mette in serio dubbio la permanenza nel team del compagno francese, che ora è esposto anche al ritorno di Macho Melandri, autore di un buon week end, anche se senza acuti. Va ricordato che la permanenza di Guintoli nel team Aprilia è legato alla terza piazza in campionato.


In mezzo alla bagare dei primi a posti, e della solita spettacolarità dei sorpassi tipica della Superbike che tra Gara1 e Gara 2 rimescolano le posizioni come un mazzo di carte, restano episodi da analizzare che confondono non poco.
Davide Giugliano in Gara 2 mette le ruote vicino alla vittoria e durante la gara sta anche davanti a Laverty. Quando il ragazzone romano diventerà continuo oltre che veloce?
Era atteso alla verifica Toni Elias che aveva effettuato un buon debutto a Istambul, ma questa volta le cose sono andate un po' peggio. Elias non è sembrato così in condizione, ma ci sono ancora 2 round per capire meglio.


Lo squadrone Suzuki ha dato buona prova di sè, sia con un Cluzel che si dimostra abbastanza continuo nel galleggiare nelle solite posizioni, sia con il buon debutto del team di Michael Jordan, che ha fatto correre il fratello di Nicky Hayden, Roger, con buoni risultati. Sarebbe bello vederlo iscritto continuativamente.
Non pervenuto Michel Fabrizio, che proprio non riesce a portarla questa Honda. Per quanto poco competitiva, sotto le mani di Rea era un'altra cosa. A questo punto viene da chiedersi... che farebbe Rea su un'Aprilia?



Insomma, tante tante emozioni, con una domanica di grandi sorpassi in entrambe le categorie, e tante cose a cui pensare... quando non avete la manetta girata!

Prossimo appuntamento Superbike Magny-Cours, a casa di Sylvain Guintoli... ci sarà da divertirsi!

Wolf



Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Jorge Lorenzo - Yamaha
3. Valentino Rossi - Yamaha
4. Alvaro Bautista - Honda Gresini
5. Stefan Bradl - Honda LCR
6. Cal Crutchlow - Yamaha Tech3
7. Bradley Smith - Yamaha Tech3
8. Andrea Iannone - Ducati Pramac
9. Nicky Hayden - Ducati
10. Andrea Iannone - Ducati Pramac
11. Aleix Espargaro - ART Aspar
12. Yonny Hernandez - Ducati Pramac
13. Randy De Puniet - ART Aspar
14. Hiroshi Aoyama - FTR Avintia Blusens
15. Claudio Corti - FTR Kawasaki NGM
16. Colin Edwards - FTR Kawasaki NGM
17. Luca Scassa - ART AB Cardion
18. Brian Staring - FTR Honda Gresini
19. Luca Pesek - Ioda Suter Came Iodaracing

Classifica Piloti MotoGP:
1. Marc Marquez 278
2. Jorge Lorenzo 239
3. Dani Pedrosa 219
4. Valentino Rossi 185
5. Cal Crutchlow 156
6. Stefan Bradl 135
7. Alvaro Bautista 125
8. Andrea Dovizioso 112
9. Nicky Hayden 102
10. Bradley Smith 80
11. Aleix Espargaro 76
12. Michele Pirro 50
13. Andrea Iannone 47
14. Colin Edwards 31
15. Hector Barbera 27




Gara 1:
1. Tom Sykes - Kawasaki
2. Chaz Davies - BMW Goldbet
3. Eugene Laverty - Aprilia
4. Marco Melandri - BMW Goldbet
5. Sylvain Guintoli - Aprilia
6. Davide Giugliano - Aprilia Althea
7. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
8. Toni Elias - Aprilia Red Devils Roma
9. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
10. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
11. David Salom - Kawasaki
12. B Young - Suzuki Fixi Crescent
13. Michel Fabrizio - Pata Honda Tenkate
14. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
15. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini
16. G Allerton - BMW Next Gen Motorsports

Gara 2:
1. Eugene Laverty - Aprilia
2. Davide Giugliano - Aprilia Althea
3. Marco Melandri - BMW Goldbet
4. Tom Sykes - Kawasaki
5. Sylvain Guintoli - Aprilia
6. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
7. Toni Elias - Aprilia Red Devils Roma
8. Roger Hayden - Suzuki Michael Jordan Motorsports
9. David Salom - Kawasaki
10. Michel Fabrizio - Pata Honda Tenkate
11. Leon Haslam - Pata Honda Tenkate
12. B Young - Suzuki Fixi Crescent
13. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
14. D. Eslick - Suzuki Michale Jordan Motorsports
15. Nicolò Canepa - Ducati Alstare
16. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini
17. G Allerton - BMW Next Gen Motorsports

Classifica piloti:
1. Tom Sykes 361
2. Eugene Laverty 338
3. Sylvain Guintoli 337
4. Marco Melandri 319
5. Chaz Davies 259
6. Loris Baz 180
7. Michel Fabrizio 177
8. Jonathan Rea 176
9. Davide Giugliano 169
10. Jules Cluzel 160
11. Leon Camier 114
12. Ayrton Badovini 114
13. Max Neukirchner 84
14. Leon Haslam 83
15. Carlos Checa 80

 

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