L'introduzione nel DDL Concorrenza della norma che parifica il trattamento CARD per le assicurazioni motociclistiche a quelle automobilistiche solleva forti perplessità sulla gestione del comparto motociclistico

Che tutta una serie di provvedimenti presi dal Governo fossero a danno dei motociclisti, e di conseguenza dell'indotto del mondo delle due ruote, è  ben noto, basti ricordare i decreti che vietano (regolamentano???) l'uso delle moto in fuoristrada, o aver accettato passivamente l'applicazione della norma europea che obbliga l'assicurazione di tutti i veicoli anche se non circolanti (sospensione dell'assicurazione). L'introduzione del sistema CARD anche per le moto, come fa notare ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Mototciclo Accessori) va ad aggravare le ripercussioni negative di queste iniziative sul settore.

L'applicazione del CARD anche alle compagnie estere, la regolamentazione che prevede che sia l'assicurazione del danneggiato a risarcire direttamente il proprio cliente a fronte di un indennizzo minimo da parte dell'assicurazione della controparte, si è già rivelato più volte fallimentare, con distorsioni che vedono l'assicurazione del danneggiato opporsi al proprio cliente nel tentativo di abbassare il valore del risarcimento e con un incremento dei costi delle polizze per i motociclisti visto il tipo di incidente che coinvolge il motociclista.

L'effetto, secondo ANCMA, è un aumento fino all'80% dell'RC, rincaro che potrebbe indurre i motociclisti ad abbandora l'attività, disdire o non stipulare altre polize andando ad incidere anche sul mercato, o in alcuni territori portare ad un aumento dell'elusione dell'obbligo di assicurazione.