Dopo il caso del parlamento europeo che ha approvato la norma che obbliga ad assicurare anche i veicoli fermi in luogo privato, tocca al nostro Governo approvare una norma che andrà aumentare le polizze dei motociclisti.

Una mazzata ai motociclisti, ma in generale a tutti i collezionisti, era già arrivata dall'Unione Europea, probabilmente delle assicurazioni più che dei cittadini, ma ora tocca al Governo italiano dare una spallata alla già difficile situazione del mondo motociclistico.

Nel nostro ordinamento dal 2007 è in vigore il risarcimento diretto, meccanismo per il quale è l'assicurazione di chi ha ragione a risercire il proprio assicurato rivalendosi poi sull'altra assicurazione, meccanismo che teoricamente velocizza i risarcimenti, nella realtà molte volte crea battaglie tra assicurato e la propria assicurazione.

Da questa situazione restano però fuori, incredibilmente per i soliti buchi legislativi, nel caso i veicoli siano di tipo differente, come un incidente tra una motocicletta e un'auto, vale a dire la consuetudine. In tutto questo però si sono inserite da tempo le compagnie assicurative straniere, che non dovendo sottostare all'obbligo del risarcimento diretto hanno potuto fare prezzi migliori.

Nelle bozze DDL concorrenza si vuole armonizzare la situazione obbligando anche le assicurazioni straniere che operano in Italia a mettersi in regime di risarcimento diretto, inutile di fatto, ma che causerebbe un rincaro stimato da ANCMA fino al 20%. In un periodo in cui si declamano tagli di tasse e aiuti, tra carburanti, assicurazioni e chissà quale altra diavoleria, una moto anche attempata appare sempre più come un bene di lusso.