Si chiude con un grande successo di presenze Motor Bike Expo 2021, il salone internazionale della moto di Veronafiere proposto, dal 18 al 20 giugno, in edizione estiva
Prima manifestazione fieristica a tenersi in Italia dopo 15 mesi di fermo dell’attività e primo evento espositivo del settore moto dopo lo stesso MBE di gennaio 2020. Molti i motociclisti che hanno approfittato della stagione propizia per raggiungere il quartiere fieristico: alla fine sono stati oltre 2.000 quelli che hanno utilizzato il parcheggio gratuito interno che li ha portati direttamente nel cuore della kermesse.
Il lungo percorso allestito tra i padiglioni con gli stand dalle case costruttrici ha ravvivato il quartiere fin dall'apertura: gli spazi esterni hanno ospitato i saliscendi artificiali di Jeep Experience e il tracciato proposto da SWM per far provare le sue moto; da lì sono partiti i tre percorsi turistici (Mud Run, Street Run e Motogiro) gestiti da Federmoto, ma soprattutto i test-drive organizzati dai grandi marchi per consentire al pubblico di assaporare, su strada, le caratteristiche dei nuovi modelli di gamma.
Francesco Agnoletto: "Siamo orgogliosi di essere stati parte attiva della ripartenza di un sistema-chiave per l’economia italiana come quello fieristico. E di aver riportato in mostra, in mezzo alla gente, il mondo della moto”
GLI EVENTI DELLA DOMENICA
Il menù domenicale è stato ancora pieno e ricchissimo, con i test drive sulle strade del Veronese partiti dai piazzali esterni, le prove all’interno del quartiere e tutti gli eventi che si sono succeduti nei padiglioni.
DEMO RIDE, UN’OCCASIONE VINTA
Veramente di successo il bilancio dei demo ride nell’area esterna. Sono stati molti i visitatori di MBE che hanno parcheggiato le loro moto all’interno di Veronafiere portando con sé il casco, per approfittare dell’ampia offerta di test ride predisposta dalle Case motociclistiche. È stato un viavai continuo e disciplinato di gruppetti scortati dagli apripista, che ha confermato le migliori aspettative della vigilia. Parlano i numeri: complessivamente sono stati circa 1.500 i test ride effettuati dagli appassionati, con il picco massimo che ha coinciso con la grande affluenza del sabato. La scelta di allestire l’area interna è stata particolarmente favorevole: SWM Motorcycles ha totalizzato 350 turni nelle tre giornate di apertura, mentre Jeep ha fatto provare il brivido estremo del saliscendi per ben 650 volte.
LE PIU’ BELLE DEL SALONE
Non potevano mancare, alla Special Edition di MBE, i Bike Show che rappresentano uno dei momenti clou dell’evento: appassionati ed espositori si riuniscono per assistere alle premiazioni che incoronano le moto custom più belle della manifestazione.
Nel primo pomeriggio è stato assegnato il Metzeler Award, premio destinato alle special che utilizzano pneumatici del brand: al primo posto si è piazzata l’Harley-Davidson realizzata da Kustom Family e CD Garage Naskar Project. La loro rivisitazione in chiave sportiva e moderna di una Softail del 2001 porta a casa un set di pneumatici. Seconda classificata la Dyna Low Rider S costruita da Chopper Kulture, mentre sul terzo gradino del podio è salita la Triumph Big Bob, realizzata su base Rocket III dall’eccentrico preparatore veronese Mr. Martini.
Come di consueto la giornata si è conclusa con la premiazione del bike show della rivista Lowride. Dopo i numerosi premi assegnati, nella classifica delle “Top 20”, a tante special in lizza e ai riconoscimenti per le varie categorie, il titolo di Best of Show è andato, in modo un po’ inusuale, a un privato che non possiede alcuna officina ed ha realizzato la propria special da sé, in modo artigianale. Rudy Vedovato, questo il nome del virtuoso appassionato veneto, porta a casa il titolo riservato alla più bella special del bike show di Lowride con una bagger dallo stile chicano, con manubrio altissimo e sovrastrutture decorate da una brillante verniciatura metalflake e particolari cesellati con cura.
“DONNEINSELLA” PROTAGONISTE DEL MOTOCICLISMO AL FEMMINILE
Sono state oltre 400 le donne presenti a MBE 2021 (guidatrici e passeggere, mamme e figlie, esperte e neofite) che hanno partecipato al contest proposto dall’Associazione Donneinsella – Il mondo moto al femminile. In palio un tour didattico su strada con istruttore e buoni spendibili sull’e-commerce dell’associazione.
Alle partecipanti è stato chiesto un piccolo sforzo “letterario”, compilare, cioè, la cartolina distribuita in fiera con un pensiero dedicato alla moto. I premi sono stati poi assegnati tramite estrazione a sorte. Donneinsella, rappresentata dalla presidente Laura Cola e dal direttivo, costituisce una realtà su scala nazionale, impegnata prevalentemente in corsi di guida di tutti i livelli (da principianti a esperte), sia in pista sia su strada, anche a domicilio delle allieve.
Il titolo di King of Street Run e di King of Mud Run è stato assegnato a due giovanissimi: il primo è andato a Tommaso Albertini, in sella alla sua Honda CBX rimaneggiata con gusto e senza eccessi; il settore scrambler, quindi Mud Run, ha visto primeggiare Tommaso Bertani e la sua rivisitazione su base Honda Dominator (ribattezzata “Don Minator”, per la griglia parafiamme dello scarico che richiama quella di un confessionale), realizzata in garage, insieme ai suoi amici.
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