Nel giro di qualche giorno la Corte d'Appello della MotoGP dovrà pronunciarsi sull'incidente che ha coinvolto Marc Marquez nella gara di apertura, ha rischio la penalità inflitta, quindi tutto bene in MotoGP?
Si parla spesso in MotoGP di problemi con i regolamenti e con chi deve vigilare sui problemi in pista, ma nonostante tutti gli allarmi e i richiami, i problemi si ripetono, con i conseguenti scaricabarile tra Dorna, Federazione, competenze degli organizzatori, Direzione Gara e Stewart. L'ultimo epsodio è quello che riguarda l'incidente di Marc Marquez nella gara di apertura in Portogallo, dove per una manovra azzardata si è scontrato violentemente con Miguel Olivera causando un incidente davvero pericoloso.
Teoricamente a scanso di equivoci l'episodio di cui si è reso protagonista l'otto volte campione del mondo era tra quelli ben censiti dalle eventuali sanzioni, con un doppio long lap penalty che lo stesso Marc ha riconosciuto corretto, diversamente per un episodio di quella portata si sarebbe potuto pensare anche a sanzioni più serie.
Ma in Honda non la pensano allo stesso modo, o meglio l'interesse industriale ha prevalso su quello sportivo, appellandosi alla non coorretta trascrizione della penalità da parte della direzione gara, questione quindi che arriva sul tavolo della Corte d'Appello della MotoGP che dovrà decidere se confermare o annullare la penalità. Un'occasione ghiotta per Honda e Marquez, dopo un inverno difficile la pole nella gara inaugurale è sembrata un raggio di sole, sole che sulla pista di Austin, dove Marquez ha un primato straordinario, potrebbe illuminare la stagione Honda.
Davvero difficile pensare che un episodio tanto grave finisca in prescrizione, ma in questo caso il problema non è Marquez, ma la malagestione.