Manca poco alla ripartenza dei due massimi campionati su pista, la MotoGP si appresta a varare la Sprint Race, la copia della Superpole Race disputata in Superbike, ma non tutti sono d'accordo.
Sarà un cambio vero e duro per i piloti della MotoGP, meno abituati dei colleghi delle derivate a darsi battaglia corpo a corpo, ma soprattutto a procacciarsi punti, durante tutto il fine settimana. La Superbike già da qualche anno aveva spezzato su due giorni le gare, per aggiungere anche la Superpole Race dove ci si gioca metà dei punti di una normale gara in metà dei giri.
tante le preoccupazioni, dalla maggiore aggressività dei piloti, problemi di durata dei motori, problemi con incidenti e infortuni, tutte cose già vissute nelle derivate
Cambiano gli equilibri, cambiano le tattiche in pista, con meno preoccupazioni per il degrado delle gomme i piloti si possono giocare subito il tutto per tutto. Ovviamente tante le preoccupazioni, dalla maggiore aggressività dei piloti, problemi di durata dei motori, problemi con incidenti e infortuni, tutte cose già vissute nelle derivate e dove forse le case che hanno squadre dall'altra parte della barricata possono attingere esperienza e informazioni.
Tante le perplessità dei piloti, più di quelle che furono in Superbike, proprio perché i piloti MotoGP sono abituati a giocarsi tutto in un'unica gara, concentrare tutta la tensione in quell'unica occasione del fine settimana. Sarà un lavoro più faticoso, fino ad oggi gli stacanovisti della moto erano stati i colleghi della Superbike.
dopo l'uscita di Valentino Rossi sono calati ascolti e presenze in circuito e l'organizzatore cerca nuova adrenalina da offrire al pubblico
MotoGP in sofferenza di attenzioni, dopo l'uscita di Valentino Rossi sono calati ascolti e presenze in circuito e l'organizzatore cerca nuova adrenalina da offrire al pubblico. Il problema è ravvivare il sabato, occupata solo dalla formula abbastanza povera delle qualifiche, esportate anche in Superbike a danno della più spettacolare Superpole, affiancata poi da Gara1 per non dover ammettere l'errore.
Qualche pilota reputa necessaria una trasformazione, come Bagnaia, altri sono alla finestra a vedere i risultati, come Quartararo e Zarco, altri già molto polemici per l'esclusione dei piloti dalla decisione come Aleix Espargarò, pronti a esporre le proprie critiche dopo le prime prove.