Dorna continua il suo forcing sula campionato MotoGP. Orfano di una parte di pubblico del dottore, punta tutto sullo spettacolo e sui mercati emergenti.
Dopo l’aggiunga della Thailandia e la cancellazione della Finlandia, la MotoGP riprende a macinare a macinare date senza sosta, arrivando per il 2023 ad un provvisorio 21 date, un numero davvero importante se sommato al nuovo regolamento che prevede per il sabato la Sprint Race, la replica di quello che che in Superbike è la Superpole Race, programmata per il sabato e basata su la metà dei giri, e dei punti, della gara normale.
Le due fatiche sommate saranno una dura prova per piloti e team, che nel programmare due gare dovranno fare i conti con fatiche e cadute, che potranno compromettere il rendimento generale. Peccato solo osservare che dalla MotoGP alla Superbike si travasa solo il peggio, qualifiche e moto EVO, mentre dalla Superbike alla MotoGP il meglio, come questo unico esperimento riuscito della gestione Dorna.
Il nuovo calendario non vedrà solo l’aggiunta di due nuovi circuiti, Kazakhistan e India, ma anche il cambio d’ordine di alcuni circuiti. Così la data del Portogallo che di solito segna il rientro in Europa dopo le prime dare, nel 2023 darà il via alla stagione. Nel finale di stagione invece sarà il nuovo GP dell’India a dare il via al tour in Oriente, che si chiuderà con il Qatar prima della gara finale in Spagna.