Honda prova a trascinarsi fuori dal guaio iniziato con l'infortunio di Marc Marquez, ma intanto nel box scoppia il caso delle dichiarazioni di Pol Espargaro.
Se è vero che Honda sta tornando, perché Marc Marquez sta tornando, è vero anche che il punto debole della struttura made in Japan è ben evidente e non si chiama Marc Marquez. Honda da qualche anno ormai sta giocando una specie di all-in, tutto concentrato su un unico pilota che in effetti ha incamerato "qualche" titolo mondiale: Marc Marquez.
Ma nonostante le prove e i test per cercare di costruire un piano B, la moto continua ad essere troppo radicale per tutti i piloti subentrati sulla seconda delle due Honda HRC, compreso Pol Espargaro che in un intervista ha detto:
"Se tutti i ragazzi della Honda stanno andando male e qualcuno sta facendo un po’ meglio e ti lamenti, forse è perché il costruttore non sta vincendo"
pur ricordando che per stare in MotoGP devi essere uno dei migliori, diversamente sei nel posto sbagliato. Dichiarazioni che insieme a quelle relative alle concessioni
"se avessimo le concessioni nel 2022 non mi vergognerei"
hanno fatto il giro del web, fino al commento di Livio Suppo, che dell'ambiente Honda ne sa qualcosa, e mai si sarebbe atteso che una dichiarazione del genere fosse permessa nel team giapponese, ma a quanto pare le difficoltà del periodo aprono nuovi spiragli. L'intento del pilota ovviamente è ottenere da Honda qualcosa di più indirizzato a lui, intanto il rinnovo di contratto di Pol Espargarò resta appesa ad un filo, e con Marquez in ripresa, sembra costretto ad ottenere risultati qualsiasi sia la moto.