Categoria: Le nostre prove

La domanda è semplice semplice. Nel tempio della velocità è possibile divertirsi poggiando le terga su un semplice monocilindrico 690 cc, ma che sembra schizzato fuori direttamente dalla squadra corse di belzebù? E badate bene, nessuno modifica radicale. Un motore praticamente di serie, prodotto in grande scala, per un divertimento fuori scala.

 

Ma andiamo con ordine, l’occasione e quella ghiottissima del KTM Track ‘n’ test al circuito del Mugello. Appuntamento ormai imperdibile per noi così come per molti appassionati, che sostanzialmente apre la stagione pistaiola italiana. La casa austriaca come sempre fa le cose in grande, organizzando una giornata di pista vera, con turni ben organizzati e prezzi accessibili. E se questo ancora non bastasse sulla Pit lane sono schierate uno numero proporzionalmente spaventoso di moto, a disposizione di chi le vuole provare.

E badate bene, non la classica prova su strade più o meno rettilinee con un tester davanti a dettare l’andatura, leggi fare da tappo…no..no qui si parla di Arrabbiate, Casanova Savelli e tutte le loro parenti; signore e signori qui si parla di un test libero nel tempio della velocità, sua maestà il mugello. Nessun tester a tarpare le velleità  da pilota, solo tanto divertimento.

Personalmente è già da un po’ che sono attratto o se volete incuriosito dalla Duke 690. Le aspirazioni sono chiare, leggerezza sospinta dal monocilindrico di serie più potente sul mercato. Figuriamoci poi, cosa possiamo aspettarci dalla versione “R”.  Modifiche estetiche e una pepatina (ulteriore) al propulsore fanno della “R” un fun bike con tutte le carte in regola. Sento già i puristi che pensano che divertirsi e fare il tempo al mugello con un monocilindrico sia come cercare di mettere un cappellino da baseball ad uno squalo….ovvero, impossibile. Provare per credere.

Guardo la moto, li sulla pit lane prima di salire. L’air box trasparente  e il paramotore sono proprio fighi e danno un tocco di sportività in più a questa belvetta e il sound della akrapovic dedicata ne esalta ancor di più il carattere. Salgo in sella e la scosto da cavalletto; leggera, leggerissima mi ricorda i 125 dei miei 16 anni. Semaforo verde, la corsia di accelerazione predisposta dallo staff  KTM corre via veloce, parto prudente per far scaldare le gomme, uno, due giri, poi decido di dare gas un po’ seriamente e altrettanto seriamente mi accorgo che il mono austriaco spinge con vigore e la moto guizza nelle curve, con una facilità incredibile.

Complice il peso piuma si frena tardissimo e in un attimo si disegna la percorrenza di curva; bisogna vincere un po’ il timore di piegare partendo dal manubrio altro, ma una volta capito che non si schioda dalla linea e dalla piega impostate non vorrete fare altro. Due, tre giri a cannone, per capire che se il rettilineo del Mugello è infinito con poco più di 70 cv è pur vero che arrivi alla staccata a 205 km/h indicati dal tachimetro e che nella parte guidata ti puoi bere uno o due di quei pilotoni che ti hanno tolto gli adesivi in rettilineo. Si frena tardi, come dicevo, e ci si butta in curva urlando di piacere, dato anche dal fatto che in uscita puoi dare subito gas pieno, senza paura di mettersi la moto per cappello. Sul dritto sposto la mano sinistra sulla forcella per guadagnare qualche km/h in più, che anche se non serve fa tanto figo e diverte.

E mentre sono li, come un incosciente, che lotto coltello tra i denti ad ogni curva della pista toscana, penso alla Duke portata su una strada di montagna, un misto stretto; li i pilotoni terra aria e i loro semimanubri non avrebbero scampo da questo piccolo squalo col cappellino.

Ktm non finisce mai di stupire, pensando moto davvero divertenti, che possono portarti ogni giorno in ufficio con consumi ed economie di utilizzo davvero degne di nota e che contemporaneamente farti spendere un mucchio di soldi in saponette che ti divertirai a consumare in piste grandi, piccole, lente e veloci. E se non ti interessa la pista, e in ufficio ci vai col bus, questa 690 ti conquisterà per la sua bellezza e la sua grinta, in cima ai passi di mezza europa.

Lo staff di aMotoMio ringrazia KTM  per la splendida giornata e sopratutto Alberto "Cek" Cecotti per avermi fatto da apripista in quel "turnasso" indiavolato con la 690

Per le foto si ringrazia www.fotoeventi.com, grazie ragazzi!!!!

Fagna

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