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Categoria: Le nostre prove

Vorrei evitare di iniziare l’articolo con la solita pura verità, ovvero che sono salito, ho girato la chiave è ho dato gas, senza nemmeno abbassare la visiera.
Vorrei evitare di iniziare usando termini, per altro veri, quali, libidine, adrenalina, pelle d’oca e altre molto censurabili.

 


Mi concentro quindi su 4 fattori fondamentali, il design, l’italianità, il prezzo e un motore davvero ben riusciti. Nell’immaginario collettivo MV vuol dire elite, prezzi alti, insomma roba per pochi. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Questo gioiellino, si può portare a casa nuovo ad una cifra attorno alle 9 mila euro, con un tre cilindri dalla tecnologia altissima che sputa più di 100 cv alla ruota. E...sempre per essere schietti e chiari e ancora la naked più bella sul mercato. Certo, certo parere del tutto personale, ma resta il fatto che parcheggiata li in riva al lago che gli ha dato i natali, attira sguardi, attenzioni e commenti, come solo una creatura affascinante sa fare.

Il vestito (che non c’è) è di quelli affascinanti, certo non privo di qualche pecca. Una su tutte? Il maniaco del carbonio che c’è in me non può tollerare quel parafango anteriore così anonimo…e…nero. L’intolleranza è quasi di tipo allergico e l’unico rimedio possibile è cambiarlo subito, ancora prima di infilarla nel box, si sai mai che l’ambiente venga contaminato da tale volgare plastica. Perversioni a parte la “brutalina” non ha complessi di inferiorità verso le sorelle maggiori, anzi a dirla tutta quei tre scarichi sovrapposti laterali…beh sono di un bello da andare fuori di testa. In realtà poi scopro che forzando la posizione in sella per guidare in punta di piedi, il tallone destro tocca spesso contro l’espansione della marmitta. Peccato da un lato, dall’altro, una volta fatta l’abitudine all’ingombro del catalizzatore e forzando l’andatura si viene risucchiati nel vortice del piacere, dimenticandosi subito del resto.

Già perché forse è ora di salire in sella e cercare di capire come va la “675”. Intanto girando la chiave, il cruscotto, interamente digitale, fa tutto il “check”, e già da solo è uno spettacolo. Il pulsante dello start, una volta messa in moto, funge anche da selettore per le mappature del ride-by-wire; mi sembrava inutile perdere tempo a cercare alternative alla “s” di sport non trovate??
La posizione in sella è la classica delle naked di Schiranna, busto eretto, manubrio largo e vicino alla seduta, tanto che la prima sensazione è di essere seduti sulla ruota davanti;  le gambe sono più raccolte, in posizione che possiamo definire sportiva, tanto che viene automatico mettersi in punta di piedi per guidare subito aggressivi; in realtà poi, la moto tanta è la percezione di leggerezza che non serve nemmeno fare una pressione enorme sulle pedane…questa Brutale si guida e basta.



Si perché il piacere di guida sta anche in questo, far frullare pacioso il 3 cilindri, guidando senza impegno con un filo di gas, oppure farsi appunto trasportare nel vortice del piacere, senza mai però fatica o impegno estremo per specialisti.
Ci si fionda nelle curve con facilità estrema, senza mai incertezza, ed in uscita anche volendo esagerare col gas non si entra mai in crisi. La frenata, complice anche il peso è modulabile ed efficace. Ho trovato il cambio fin troppo morbido e dagli inserimenti a volte non troppo precisi, soprattutto nei primi km, ma nulla di trascendentale. Il comando della frizione non affatica, così come i comandi freno. Anche i consumi mi sono sembrati parchi.

E quando si da gas??? Beh c’è da divertirsi davvero; se teniamo conto che il test era su strada e abbiamo dovuto limitarci nel limite di un quoziente intellettivo medio, direi che il polso può sentirsi appagato senza raggiungere quel limite che forse poi non è così importante.
Insomma una MV per tutti,  leggera, facile e divertente, ma allo stesso tempo generosa di emozioni, come una MV deve essere;
E il nostro test è stato quanto di più normale ci possa essere; il lago, le sue strade, una gita in giornata con l’aria fresca addosso e la voglia di andare; dita a “V” e tanto polleggio; qualche allungo (forse più di uno ma non diciamolo troppo forte) e un paio di stradine di quelle giuste e un po’ nascoste per scoprire ancora e ancora che una moto si sceglie col cuore e con lo stomaco; se poi questi sono anche compatibili col portafoglio ecco una Brutale per motociclisti normali.
Che spettacolo!!!!
Come sempre per tutti i dati tecnici rimando al sito della casa madre.

 

Fagna

 

Abbigliamento del test: Giacca Rev-it outback, sneakers tTcx x-street, Pantaloni e intimo ProMo jeans, Casco Caberg Modus, guanti Eska.

 

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