L’estate 2022 chiaramente passerà alla storia per essere stata una delle più calde mai registrate. E alla fine anche il motociclista risente del troppo caldo; verrebbe voglia di girare in maglietta e bermuda e prendere aria addosso, ma come diciamo sempre, non è una grande idea.
L’alternativa, e non diciamo certo una novità, è andare alla ricerca di capi che siano più freschi o più ventilati di un classico giubbotto da moto. Ormai ogni brand ha in listino come minimo due o tre giacche cosiddette “traforate” che pur mantenendo standard di sicurezza passiva lasciano passare una discreta quantità d’aria che va a rinfrescare il corpo. Tra i vari che abbiamo provato questa estate c’è la giacca Befast ( by Motoabbigliamento) Freelife. E anche se l’estate volge in qualche modo al temine ve ne parliamo ora per due semplici motivi: 1 – siamo convinti l’autunno o comunque settembre sarà (ahinoi) altrettanto caldo e 2 – perché prima di recensirla abbiamo voluto provarla un po’.
Giacca corta, dal design che “veste” bene il “mototurista” ma che, complice anche la colorazione, ben si adatta su quasi tutti i tipi di moto. Bello il contrasto tra il corpo giacca quasi bianco e gli inserti in “rete” neri con bordini grigi che sono per altro catarifrangenti per aumentare ulteriormente la sicurezza ed essere visti anche in condizioni di luce scarsa o ore notturne. La giacca dispone di regolazioni sulle maniche ad altezza del bicipite, ai fianchi e al colletto (provvisto di regolazione micrometrica). Queste sono con bottoni rapidi, i polsini invece si chiudono/regolano con fibbietta in velcro e naturalmente cerniera zip. Anche se può sembrare scontato (non sempre lo è) è una giacca certificata, livello A con protezioni su spalle e gomiti di livello 2 ed è predisposta per l’inserimento di paraschiena, anch’esso certificato. Naturalmente noi lo abbiamo voluto e inserito subito.
Una cosa che guardiamo subito nelle giacche da moto è la disponibilità di tasche; la Freelife ne ha due esterne, due interne (una come forma più dedicata al telefonino) cui se ne aggiungono altre due nella membrana antivento interna. Si perché ok il traforato, aria, fresco etc etc ma se incrocio un veloce temporale? Ma se salendo ad un passo (come è capitato a noi salendo verso il Monginevro) l’aria è troppo fredda? Beh la risposta di Befast è l’inserimento di una membrana interna (operazione facile e rapida) che fa da antivento e sulla carta dovrebbe essere anche impermeabile. Ma considerando tutto, non può certo sostituire le performances di una buona tuta antipioggia. Ciò detto abbiamo apprezzato la presenza di questo ulteriore plus, tra l’altro una volta ripiegata bene sta praticamente in un tasca, quindi è anche comoda da portare in giro senza troppi sbatti.
Indossata la giacca Freelife e fatte le dovute regolazioni per cucirsela addosso, trasmette una bella sensazione di leggerezza e comfort, garantendo un ottima ventilazione soprattutto in ambiente extraurbano dove le medie di velocità si alzano, ma questo è lapalissiano. La poliedricità di questa giacca l’abbiamo potuta toccare con mano nel nostro ultimo viaggio: partiti praticamente all’alba e dovendo fare autostrada la membrana interna è servita. L’abbiamo poi tolta col salire delle temperature al mattino e rimessa di nuovo per fare due passi francesi decisamente freschi per poi toglierla definitivamente per il resto della giornata. Se ci dite che una buona felpa può fare lo stesso vi diciamo “ni” perché servirebbe comunque un capo “antivento” e iper specialistico che comunque una volta tolto ingombra e richiede spazio.
Consideriamo molto buono anche il rapporto qualità prezzo, per una giacca, che diciamocelo in condizioni normali (estate 2022 esclusa quindi) fa il suo lavoro per due mesi scarsi (luglio e agosto).
E al di la che sia chiami Befast Freelife o “pincolpallo” le traforate sono l’unica soluzione offerta al motociclista per proteggersi e resistere al caldo, sia nei trasferimenti di piacere che lavorativi.
Concludendo, la Befast Freelife ci accompagnerà fino alla fine del grande caldo, che ci auguriamo, per il bene di tutti, possa calare a brevissimo.
Altri dettagli tecnici sul sito di Motoabbigliamento (click qui)
NOTA PER IL LETTORE: come avrai modo di vedere le foto di questo servizio non sono opera di un fotografo professionista, ne oggetto di fotoritocco ma sono foto in viaggio, come le faresti tu, a testimonianza del nostro motto #provatodavvero
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