Ducati Scrambler
Categoria: Le nostre prove

Hai presente quel ruvido....quello bello, quello che al tatto non è sgradevole, anzi semmai l'esatto contrario; è quel ruvido li...la Ducati Scrambler 1100 la potrei paragonare a quelle sensazioni li, bellissima da guidare, ruvida al punto giusto per trasmettere sensazioni di puro piacere.

E semmai servisse conferma dell'esaltazione che mi ha lasciato dopo una settimana in sella, basti pensare che un amico, dopo il mio racconto tutto concitato sull'esperienza di guida è corso prima a provarla, e una volta sceso di sella a firmare il contratto per acquistarla.

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Gran mezzo non c'è che dire. Oddio, mi è sempre piaciuta la Scrambler 800 fin dalla sua presentazione, ma questa 1100, con i suoi 86 cv e gli 88nm di coppia....beh come dire è un altra cosa. Non nella forma ovviamente, dove il design non lascia dubbi su famiglia e appartenenza, quanto sul vigore espresso dal bicilindrico e di conseguenza sul comportamento dinamico su strada. Il motore è godibilissimo gira fluido anche ai bassi regimi, senza mai strattonare anche quando gli si chiede “troppo”, così si può viaggiare con un filo di gas indisturbati, ma poi se ci si porta sopra i 4000 giri il “millecento” mostra una schiena incredibile e ti porta a danzare tra le curve con allunghi degni di nota che trasmettono davvero tante buone sensazioni goderecce.

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E le strade tortuose del Monferrato, dove abbiamo svolto gran parte della nostra prova (vedi anche l'articolo 3 nazioni) sono state la “pista” ideale per trottare allegramente, raccordando le curve con una facilità e una disinvoltura degne di nota. Senza contare che stiamo parlando di una Ducati, ergo telaio ma sopratutto freni sono di alto livello, così il divertimento diventa doppio, tra tenuta di strada granitica e frenate (o staccate se vogliamo essere più fighi) che se da un lato non mettono mai in difficoltà dall'altro sono potenti ma modulabili, così da concederci anche qualche errore di valutazione, subito compensato dalla generosità per non dire efficacia dell'impianto frenante.

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ducati scarmbler Scrambler 1100

Rispetto alla sorella più piccola, la 1100 propone molta elettronica in più, con tre diversi riding mode facilmente selezionabili durante la guida. "City" è il più pacioso, potenza tagliata a 75 cv, erogazione dolce, "Journe"y che sfrutta tutta la potenza, ma con una erogazione più godibile, mentre Active è “tutto subito”. Ve lo devo proprio dire che mappatura ho usato per tutto il tempo? Naturalmente non manca il cornerign ABS e un settaggio del traction-control disponibile su 4 livelli. Insomma a voler guardare abito sbarazzino ed un anima ruvida che non vede l'ora di mostrare i muscoli, e che muscoli. In sella si sta comodi, le geometrie sono cambiate ed ora è più adatta anche ai piloti più alti, il sellone è di forme generose anche per il passeggero, che però è praticamente seduto sopra agli scarichi, posizione, che magari nelle giornate più calde è meno gradita, ma i due “cannoni” di scarico sembrano ben isolati.

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Le leve di freno e frizione sono regolabili, come detto sopra si frena forte anche azionando la leva dell'anteriore con due dita; il posteriore l'ho trovato di piglio più sportivo, mentre i due dischi anteriori da 320 mm sono cazzutissimi altro che balle. La posizione di guida manco a dirlo è proprio da... Scrambler, busto quasi eretto, manubrio largo, gambe piegate si ma senza esagerare con le pedane posizionate in asse con al seduta. La strumentazione è piccola, essenziale, ma tutte le informazioni sono li in bella vista. Il serbatoio da 15 litri, unito a consumi davvero parchi (se non gli si tira il collo naturalmente) consentono intervalli decisamente buoni tra un rifornimento e l'altro.

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Come va su strada? Giudizio squisitamente personale ma...è D I V E R T E N T I S S I M A !!!! Mi sono divertito come un pazzo a danzare tra le curve, accelerando, frenando, piegando curvando, sempre in sicurezza e nei limiti ma con un godimento assoluto. Anzi vi dirò di più, le strade monferrine sono molto lontane dall'avere un manto stradale perfetto e la Scarmbler ci ha consentito di divertirci nonostante le asperità dell'asfalto. Si danza tra le curve senza mai la necessita di tirare troppo le marce, coinvolti da un sound di scarico rauco anche se omologato; Insomma come detto all'inizio ruvida quanto basta per divertirsi alla grande, senza rinunciare a nulla, comodità compresa.

Andate a provarla....mi saprete dire.

Foto di Carlo Flaminio

Abbigliamento del test: 
 
Tutto di Tucano urbano; casco El'JetGiacca Tom, Jeans Genova Gag, Guanti Gig + Scarpe Stylmartin e occhiali Emblema

 Fagna 
 
 
GALLERY:
 
 

 

 

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