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Categoria: Le nostre prove

A costo di essere politicamente scorretti dobbiamo dirlo. Le RS da noi in Italia non sono mai state apprezzatissime. Non c’è bisogno di interpretare complicati dati di vendita ma è bastato guardarsi in giro negli anni, tanto che la sigla RS è rimasta dormiente da qualche tempo ormai.

 

Ora questa R 1200 RS sembra dare un po’ una spallata al concetto RennSpotr, spostando l’attenzione sulla sostanza, con un design, parere del tutto personale, che forse è il più riuscito di tutta la storia RS.  Una sport/Touring vera e propia, capace di regalare sportività ma anche protezione aerodinamica adatta a chi vuole fare tanti Km e magari vuole farli in fretta su una Autobahn tedesca.

La nostra opinione su questa moto la dobbiamo dare su due fronti, design e moto nella sua totalità. Voglio partire da quest’ultima, perché la R1200RS così come la sorella naked, è generosa di sensazioni davvero forti, sia per la “castagna” che regala in motore ad ogni apertura di gas, sia per la ciclistica impeccabile. Abbiamo avuto la fortuna di viaggiare con entrambe e (ca va sans dire) ovviamente la carenata sui lunghi trasferimenti è meno stancante per spalle collo e braccia, perché anche se sembra piccola la carena regala una protezione notevole, con il plus che il plexy è regolabile su due posizioni in altezza per dare protezione anche ai piloti più alti, o più semplicemente per darci modo di scegliere quale delle due posizioni è la più confortevole per noi.

L’avantreno leggermente più carico (dati tecnici) rispetto alla R, e anche qui il telelever è stato sostituto da una ciclistica più tradizionale, per altro granitica; una mossa commerciale per attirare nuovi clienti? Non lo sappiamo, ma vi posso assicurare che la guidabilità è al top. L’elettronica è ricchissima, soprattutto per i sistemi ESA e i riding mode su cui è inutile dilungarsi; nota di merito da sottolineare assolutamente invece per il cambio elettroassistito sia in salita che in scalata; uno spettacolo, sembra quasi un videogioco, la frizione la usi solo in partenza e per fermarti per il resto…gas  e bum, bum, bum dentro le marce come in una moto da gran premio davvero esaltante, spettacolare.

Tanto che una volta riconsegnata la moto agli amici di BMW motoria Italia, c’è voluto un attimo a ri-abituarmi ad un cambio tradizionale. Come da nostra abitudine abbiamo provato la moto per fare più cose, in città, nei trasferimenti e per viaggiare, scoprendo così una versatilità della R1200RS davvero totale. Il peso che da fermo di fa sentire, una volta in movimento sembra “dimagrire” di colpo, così tanto che anche zizagare nel traffico della Milano che lavora non è un problema (magari senza le borse montate è meglio).

Sul misto veloce è un’arma perfetta per divertirsi potendo contare sempre su un telaio degno di nota è una frenata (con ABS) sempre pronta, potente e modulabile. All’inizio sembra un po’ strana l’impostazione del manubrio con un angolo di “chiusura” che sembra un po “strano” ma che non ci ha mai affaticato più di tanto, anche perché il carico sui polsi è limitato. Il passeggero trova posto in una porzione di sella dedicata, posta leggermente più in alto rispetto al pilota, e con due ampie maniglie per attaccarsi in sicurezza quando questi inizia a spingere e divertirsi. Insomma una moto che a noi è piaciuta davvero tanto, ora bisognerà capire a fondo se può piacere al nostro mercato.

E qui vi devo parlare un po’ dell’immagine, dell’aspetto della RS… de gustibus…quindi pareri del tutto soggettivi; come detto poco sopra è sicuramente quella meglio riuscita nella storia delle BMW RS, e non si può dire che sia brutta…però…non finisce di piacerci fino in fondo; intendiamoci il family feeling con le sportive bavaresi è evidenti, con il bel muso ripreso dalle sorelle SBK della serie S; la carena è di proporzioni giuste rispetto al corpo della moto, tutto funziona…ma…boh non è sexy, non è attraente al primo sguardo…insomma quando sali in sella ti innamori, ma quando la guardi…beh la devi guardare un po’. A mio personalissimo parere la sorella R ha molto più fascino da vendere, ma quando con la “nuda” ero anche io su una Autobahn tedesca (https://www.amotomio.it/articoli/sezturismo/1929-romanticstrasse.html)  sognavo la carena della RS. Insomma…noi uomini non siamo mai contenti. Giusto??

Consiglio?? Non fermatevi alle apparenze, approfittate di qualche test drive, salite in sella e poi diteci il vostro parere.
Noi ce la metteremmo in garage??? Ovvio…si…anche questa…e a questo punto, anche solo nella fantasia, ci serve un hangar..

aMotoMio #provatodavvero

Si ringrazia:

*BMW Motorrad Italia
*Montecatena
*LS2 Helmets
*TCX
* Sena Bluetoooth

Fagna

 

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