“Protezione alle spalle”
Un test di un paraschiena fatto di sensazioni e comfort, difficile senza ricorrere a prove di laboratorio verificare la reale sicurezza offerta e sinceramente ci teniamo a tornare sempre a casa con ossa e moto integre.
Quindi, per quanto riguarda le protezioni ci fidiamo sempre di quanto affermato dalle aziende, dei loro test di laboratorio e ovviamente delle certificazioni e delle omologazioni riportati in etichetta.
Nel caso del Back-Pro 5 di Clover significa un’omologazione al livello più alto, CE EN 1621-2 Livello 2, capace, secondo le prove dell’azienda, di ridurre di circa 9 volte l’energia d’impatto con un valore medio di energia residua trasmessa durante il test di 5.5 kN.
Numeri che magari dicono poco ma che possono tranquillizzarci sperando di non doverlo mai verificare.
Noi possiamo però trasmettere le sensazioni che derivano da un uso sportivo in pista e dall’uso turistico di questo paraschiena che subito appare di ottima fattura e qualità.
Leggero, traforato e flessibile, anatomico grazie alle curve studiate seguendo la naturale linea della schiena.
Un’analisi più approfondita rileva l’assenza di rivetti e plastica rigida a contatto con la schiena.
Due bretelle per fissarlo alle spalle e una cintura con doppia regolazione in velcro alla vita che permette una micrometrica regolazione personale.
Lo spessore è giusto, la larghezza perfetta per proteggere senza ingombrare, perfetto sotto la tuta in pelle e anche sotto le giacche da turismo.
Talmente leggero e comodo da dimenticarsi di averlo indosso.
Ottima la climatizzazione grazie a fori di ventilazione e foderatura in rete tridimensionale.
La rete 3D crea un’intercapedine d’aria tra il paraschiena e il corpo, permettendo una migliore circolazione dell’aria a tutto vantaggio del comfort anche dopo un’intera giornata in pista.
Disponibile in diverse lunghezze dalla XS alla L, proprio quest’ultima è quella adatta a altezze superiori ai 180 cm, lunghezza corretta che non disturba nella zona del collo e nemmeno nella zona bassa della schiena creando magari uno spessore fastidioso quando si arretra sulla sella in pista.
Versatile quindi dallo sport al turismo dove da sempre il meglio diventando uno strumento di protezione che seppur da qualcuno ancora snobbato rimane uno dei più importanti per evitare gravi danni permanenti nel malaugurato caso di incidente.
Un ottimo complice capace di guardarci le spalle per proteggerci.
Flap
