Categoria: Le nostre prove

Navigatore in moto, si, no, boh? E sopratutto usandolo, vi fate guidare da lui o restate voi al comando della giornata visto che le strade divertenti dovreste sceglierle voi e non l'aggeggio elettronico?

 


Personalmente uso il navigatore in moto da molti anni, quasi 10 a dirla tutta, e non ho mai fatto fare il calcolo automatico, ma mi sono sempre tracciato io la strada, quando possibile.
Oggi mi ritrovo in mano un "aggeggio" che promette di nuovo di poter essere padrone della strada e non schiavo di un circuito integrato.

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Sto parlando del Tripy II, che innanzi tutto potremmo definire un NON navigatore, o almeno non nel senso classico del termine. Preciso che siamo agli inizi del test, questo vuol essere solo un primo contatto visto che presto lo metteremo alla prova in un lungo viaggio;
Niente tuoch screen, ma sopratutto niente mappa digitale che si disegna man mano sullo schermo; Potremmo definire il Tripy II come un vero e proprio road book digitale.

Intendiamoci, se metti un indirizzo lui ti ci porta eccome, ma forse non aspira ad essere un semplice compagno del tragitto casa-lavoro. Tripy è un personaggio da spazi aperti, da curve appenniniche, da boschi, da deserti, insomma da posti dove a volte la mappa serve a poco o proprio non esiste.
15 ore di autonomia dichiarata (quasi 20 provata sul campo) , fanno si che lo si possa passare da un mezzo all'altro senza cablaggi strani e che quindi le sue batterie vi accompagnino per tutta la giornata di viaggio, se non per più giorni.


Come dicevo poco sopra un vero e proprio road book digitale, anche nella grafica, con le note numerate; se il nostro primo approccio su strada si è rivelato positivo immagino l'utilizzo che ne faranno tutti gli amici che di asfalto non ne vogliono sentirne parlare.
Il software che accompagna Tripy e che al momento ha tutte le mappe dell'Europa dell'ovest ci permette di tracciarci la strada belli seduti comodi davanti al nostro PC , per poi guidarcela in tutta scioltezza saltando in sella passando esattamente dove vogliamo noi.
Robusto, ben corazzato, non credo abbia paura di essere strapazzato o degli eventi atmosferici. Per il sottoscritto poi dote fondamentale è l'impermeabilità...ecco giusto per gradire in questo primo approccio abbiamo portato il Tripy a nuotare. Strano? non c'entra nulla???

Beh se ci pensate bene, se non affoga in piscina, figuriamoci sotto un "misero" acquazzone.
A brevissimo il long test in viaggio. State connessi...

aMotoMio ringrazia la piscina di Cuggiono (Mi) e Alessio Romoldi per la fiducia che sempre ci accorda

Fagna

 

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