Il tempo scorre velocemente e in un attimo la nostra allora fiammante moto compie i vent’anni!
Indipendentemente dal valore affettivo e/o collezionistico perché iscrivere la nostra MV Agusta F4 750S 1+1 al Registro Storico FMI (Varrebbe anche per il Registro ASI)?
Sicuramente la prima motivazione è il riconoscimento di un valore storico, di originalità del mezzo che dona valore alla nostra moto d’epoca, una certificazione che, se rispettata senza poi stravolgere il mezzo, come spesso accade ed è accaduto con la moda delle special di una decina di anni fa, testimonia la storicità della moto.
La seconda motivazione è legata alle assurde leggi antiinquinamento che colpiscono, senza distinzioni di tipologia tra le due e le quattro ruote, i propulsori a benzina con la catena degli euro 0, euro 1, ecc., fino alla soglia degli attuali euro 6.
Normative che vengono applicate con divieti della circolazione ingiustificati rispetto al vero potenziale inquinamento che le due ruote possono produrre in proporzione ad altri mezzi come auto, pullman, camion, ma soprattutto navi e aerei.
Divieti a macchia di leopardo, o meglio a pene di segugio, che dipendono dalle amministrazioni regionali, o comunali, dove l’unità d’Italia è divisa dalla mancanza di buon senso.
Ecco che al divieto di circolazione sono esonerati, attenzione non sempre, i veicoli storici; quindi per evitare di rischiare involontarie multe colpiti dalle famigerate telecamere delle varie aree A, B, C e via discorrendo l’iscrizione ad un registro storico può salvare da sanzioni.
La terza motivazione è di tipo economico visto che se è vero che i veicoli oltre trentennali sono esentati dal pagamento del bollo, pagano solo la tassa di circolazione nel caso, per i veicoli che hanno compiuto i vent’anni per avere l’esenzione, almeno per la Regione Lombardia (Vedi Unità d’Italia di cui sopra) devono essere iscritti ad un registro storico (FMI o ASI) con registrazione sulla carta di circolazione.
Insomma ecco che la nostra MV Agusta F4 750S 1+1 del 2002 ha ben superato la fatidica età per essere iscritta al Registro Storico FMI.
COSA BISOGNA FARE
Noi abbiamo deciso di intraprendere l’iscrizione al Registro Storico FMI.
Diciamo che, come già sperimentato in passato con altre moto, la parte davvero più difficile è avere la moto originale in ogni suo elemento, oppure se, come noi, siete stati previdenti conservando tutti i pezzi originali riportarla allo stato originale di quando è uscita dalla fabbrica.
Quindi componentistica tutta originale, via tutti gli accessori, gli adesivi e le eventuali scritte, originalità fino all’ultima vite.
Una volta pronta la moto bisogna essere regolarmente tesserati ad un Moto Club FMI, nel nostro caso il Moto Club Magenta, e poi seguire le chiare istruzioni che si trovano sul sito FMI e selezionando una delle tre procedure:
- A per moto in regola con la circolazione
- B Procedura B per moto non in regola con la circolazione
- Epoca Sport
LA NOSTRA ESPERIENZA
Nel nostro caso abbiamo seguito la procedura A, quindi ci siamo iscritti all’Area Personale MyFmi e cliccato su “Aggiungi motoveicolo” sulla nostra bacheca del Registro Storico.
Il passo successivo è stato scattare una serie di fotografie (dimensioni 1024 x 768 pixel, su sfondo uniforme di colore neutro), come da esempio sul sito, dei lati, fronte e retro della moto oltre che scatti che mettano in evidenza il numero di telaio e di motore, quest’ultimo un po’ laborioso nel caso della nostra MV Agusta F4 750 visto che è posizionato dietro ai cilindri centrali.
Le fotografie vanno poi inserite nel format insieme al libretto di circolazione, del certificato di proprietà, documento di identità (Fronte e retro) e pagamento della quota di iscrizione di € 80,00 mediante carta di credito.
Si può quindi selezionare uno degli ispettori della propria zona e inviare il tutto.
L’avanzamento della procedura è poi seguibile sulla piattaforma all’interno dell’area personale MyFmi.
La nostra MV Agusta F4 750S 1+1 negli anni era stata un pochino modificata con carenature in carbonio a vista, codone monoposto, frecce anteriori bianche e porta targa Melotti.
Accessori che le donavano un look più aggressivo indubbiamente, ma che non permettevano l’iscrizione senza riportarla alle origini.
In più essendo rimasta ferma per molto tempo ha dovuto sottoporsi alle cure di Nova Moto per rimetterla perfettamente in funzione.
Nella nostra mania di accumulo compulsivo avevamo però conservato tutti i pezzi originali così che, in poche mosse, l'abbiamo riportata allo stato originale.
Ecco quindi completata la pratica di richiesta pensando di non aver problemi…
Invece dopo pochi giorni ecco la comunicazione della sospensione della pratica per mancanza del catarifrangente posteriore, di conseguenza la richiesta di produrre nuove foto complete di pezzo mancante entro i sei mesi per non perdere la procedura di iscrizione.
Eppure il nostro porta targa originale del 2002 non aveva nessun catarifrangente, come da foto dell’epoca e trovare il pezzo originale dopo più di vent’anni è quasi impossibile.
Abbiamo quindi scoperto che era “usanza” di alcuni concessionari sostituire il pezzo originale così da montare la cornice porta targa recante il nome dell'officina o negozio.
Difficile poi cercare un pezzo che non si è mai visto, quindi grazie alla disponibilità dell’ispettore FMI che ci ha mandato una foto di riferimento, siamo riusciti a trovare un componente che si avvicina molto a quello introvabile prodotto da MV Agusta.
Finalmente con catarifrangente montato abbiamo rifatto le foto e inviate all’Ispettore per lo sblocco della pratica che abbiamo seguito nella nostra Area personale di MyFmi, dove tra l'altro compaiono anche le altre eventuali moto personali iscritte al registro storico.
A distanza di poche ore ecco arrivare la mail di conferma della certificazione e tutti i documenti in formato digitale ma comunque sempre consultabili nell’Area riservata MyFmi.
Il passo successivo è quello di registrare l’iscrizione al registro storico sulla carta di circolazione, presso la Motorizzazione o uno sportello telematico ACI (In questo caso ci è costato € 90,00) dove viene rilasciato l'adesivo da applicare sul libretto.
Automaticamente si viene esonerati dal pagamento del bollo.
Foto di Roberto Serati e Cristina Pertile
Grazie a NovaMoto Service per l'assistenza meccanica e la pazienza!
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