A scorrere la lista delle novità che verranno presentate a questo EICMA, non si resta di certo paralizzati dallo sconcerto, manca un po’ l’effetto uaoooo, questo 2025 sembra dedicato al “cesellamento” delle produzioni esistenti, con qualche piccola chicca qua e là.
La mission è sempre la stessa, entra in fiera Milano dopo una lungo peregrinaggio, e poi inizi a rimbalzare in stile flipper tra uno stand e l'altro, nella speranza di imbatterti in qualche creatura seducente, che visto l'argomento dell'articolo dovrebbe avere due ruote e non due gambe da urlo. Rimbalza rimbalza, l'EICMA che si apre ci cattura come ogni anno, carico di promesse, non sempre mantenute, ma che merita una giornata in stile lunapark. Manca solo il tiro al bersaglio, quelli che in molti vorrebbero fare sul tizio che è salito sulla moto che volevi provare un attimo prima di te.
Lo scorso anno in effetti alcune case avevano messo il naso avanti per capire che vento tirasse, anticipando qualche novità di sostanza che quest’anno dovrebbe concretizzarsi. Non parliamo di certo del nuovo bicilindrico NON desmo Ducati, che ormai ha colonizzato la gamma di Borgo Panigale, e che quest’anno farà capolino anche su due modelli molto amati dal popolo ducatista, agli antipodi della storia Ducati, il Monster e la Desert X, che col nuovo 850 bicilindrico a V, dovrebbe guadagnare agilità da sterrato.

Chi invece aveva sorpreso nella scorsa edizione del salone era stata mamma Honda con il suo tre cilindri sovralimentato da un compressore elettrico. La casa di Tokyo un po’ si nasconde, se ci saranno modelli basati su questa nuova unità resta una sorpresa. Intanto però Honda presenta due nuovi modelli, una crossover dal costo amichevole basata sulla nuova Hornet 1000, la CB1000GT, e una retrò sempre da un un litro che strizza l’occhio alle bellezze anni 70, la CB1000F, trend sempre ben visto e coinvolgente per le case giapponesi, eredità di un’epoca d’oro, come dimostra anche Kawasaki con il restyling della sua Z900RS, che affina ancora di più le sue linee andando a creare una versione più modern. Ma la CB1000GT di Honda non sarà l'unica trasformista della fiera, anche Suzuki ha deciso di riutilizzare una piattaforma molto amata, il bicilindrico a V di 90 da 645cc della SV. Arriva quindi la SV7-GX, una crossover in stile GSX-S, ma con un inedito frontale più accattivante. Leggera, agile e completa di tutte le dotazioni che ormai caratterizzano la produzione Suzuki. Si spera anche in un prezzo amichevole, la concorrenza nel segmento è ormai feroce.

Ci sono piccoli rinnovamenti in tutti gli stand, le giapponesi si impegnano con qualche modello, senza rivoluzionare, ma a tratti iconici, dalle sportive di razza, come Suzuki che metterà in mostra nel suo stand la nuova generazione di GSX-R1000 con le nuove livree tutte speciali, a qualche vecchio nome dello sterrato. Nel filone Supersport troviamo anche il restyling della Yamaha XSR900GP, la sportiva dai tratti retrò che rispolvera la grafica di Kenny Roberts, un refresh della BMW1000RR e la versione definitiva della Kove 650RR, una sportiva che potrebbe piacere al pubblico sportivo stradale, grazie al suo 4 cilindri da 123cv, cifre che ricordano molto le Supersport abbandonate dalle case giapponesi. In mezzo a questo filone ci sarebbe stata bene anche la KTM 990 RC, che al pari della della Yamaha R9 cerca il risveglio del motociclista stradale, ma KTM a causa della sua riorganizzazione finanziaria ha deciso di non partecipare a EICMA con la sua gamma sempre di grande sostanza.

Novità interessanti anche nel comparto naked, a partire da MV Agusta, che ancora una volta mette in mostra tutta la sua raffinatezza con la nuovissima versione della Brutale Serie Oro, ma soprattutto con l’arrivo di una Brutale all-new che adotta il nuovo cuore a tre cilindri da 950cc, che a detta di MV Agusta ha in comune con la precedente serie solo il 5% della componentistica. Ma MV Agusta non è l’unica a muovere in avanti il settore delle nude, dopo anni di bombardoni, anche Kawasaki decide di alzare la testa, o almeno la cilindrata delle teste. Il nuovo 4 cilindri made in Akashi montato sulla Z passa a 1099cc, inserendosi nel gruppo della KTM Superduke, Ducati Streetfighter e Aprilia Tuono.

Ma non è tutto stradale quel che luccica. Alcune novità interessanti arrivano anche per il tassello, abbiamo già nominato la DesertX in versione bicilindrico, ma anche le giapponesi provano a giocarsi qualche carta, come Kawasaki che gioca l’asso del nome storico, con la KLE500, una leggera commuter con ruota da 21, che promette divertimento a chi pensa di risalire in sella ad un lontano ricordo. Ma non è l’unica novità paventata. Nello stand Benelli dovrebbero far di nuovo capolino le TRK 800 e 900, e forse anche un nuovo concept da 1000cc, un debutto nell’alta società, o cilindrata, forse ingolosita dalla concorrenza Moto Morini, che lo scorso anno rubò la scena a tanti marchi con uno stand pieno di sorprese, a partire dalla X-Cape 1200, fino a tutta la serie Corsaro, rimasto un sorprendente debito nei confronti di tutti i motociclisti, che attendono ancora di avere la possibilità di acquistare una delle tre declinazioni della nuova chiacchierata serie.

Non molto altro da anticipare per EICMA 2025, tante le novità sulle piccole cilindrate, dove molte case stanno concentrando gli sforzi stilistici e finanziari per aggredire il mercato dell’estremo oriente, che si annuncia uno dei più fruttuosi della storia, grazie a miliardi di possibili utenti, che considerano ancora le due ruote un mezzo non solo di divertimento, ma di utilità quotidiana.
Da non dimenticare ovviamente gli stand di due marchi che hanno un’anima un po’ sdrulcita, un’anima forte, tra passato e futuro, gli stand di Harley-Davidson e Triumph che promettono sempre scenografie motociclistiche coinvolgenti. Insieme a Moto Guzzi e a Royal Enfield, rappresentano quel ponte fatto di una lunga strada tra la profondità lontana della passione motociclistica, e la voglia di spingersi sempre avanti della tecnica meccanica a due ruote, in un EICMA tutto da gustare.

Sarà un EICMA come al solito ricco, ricco di stand infiniti, con centinaia di modelli da vedere, stand di accessori, caschi giacche, stiveli, parti per customizzare le moto, penumatici, ammortizatori, ma poi anche gli stand dello street-food, perché a Milano fa più figo che chiamarli baracchini, o per quelli più emancipati ristoranti, ci saranno soprattutto le facce della gente, della gente uguale a te.
Buon viaggio