Più ricca di passione, più ricca di diversità (bio o non bio), più ricca di cose senza senso, più ricca di gas di scarico, il Motor Bike Expo si conferma l’appuntamento più cool per la passione a due ruote e si prenota per la prossima edizione.

E’ ormai noto, il viaggio per quanto riguarda il Motor Bike Expo non inizia mai dai cancelli della fiera di Verona, ma parte solitamente da casa, parte dal buio dell’inverno che trovi quando metti in moto, parte da un caffè che ti aspetta a quel tavolo che guarda fuori sulla strada, dove un cappuccino e un cornetto non hanno nulla a che vedere con l’appetito, ma sono un pezzo vero di una coreografia della passione.

Il Motor Bike Expo cambia pelle… solita fase fatta, e non è per nulla vera. Il Motor Bike Expo si rigenera ogni anno, mettendo in mostra la pelle rimessa a nuovo, tornata lucida come nei tempi migliori, con i padiglioni chiassosi e pieni di gente in cerca di qualcosa, con l’occhio vigile pronto a raggiungere l’obbiettivo di una giornata che è un mix di meraviglia, di shopping rustico, di cibo che ottura le arterie più della benzina sporca e di una pazzia forse da mettere nel box.

LA GIUSTA MESCOLANZA DI COLORI, DI STILI, DI PASSIONE

A qualche imbruttito il titolo non piacerà perché gli ricorda chissà quale pericolosa pratica, ma al Motor Bike Expo tutto si mescola, le moto delle razze più diverse così come il vestiario che passa da quello per il sofisticato pilotone, al ruvido pellettaro bad-biker passando per il colorato e infangato crossista. C’è proprio di tutto, tutto quello che nasce nelle varie epoche motociclistiche, come ad esempio il café racer, ma anche il più fantasioso moped, il Motor Bike Expo lo raccoglie e lo mette a disposizione a chi crescendo si è riservato un po’ di fantasia per scappare dal solito mondo.

Il padiglione uno e due conteso tra le special e le hot road americane, lo stand due e tre sono la vera fiera dove è possibile comprare quella cosa che tanto ti mancava, e ti mancava perché non ti serviva ma adesso ce l’hai, lo stand quattro, cinque e sei preda delle case motociclistiche presenti in alcuni casi molto agguerrite come Suzuki, Harley-Davidson, Benelli, Royal Enfield e BMW con le tante versioni del nuova R18, lo stand sette un vero e proprio outlet a cielo aperto. Nel tutto a spasso per i vari stand si trovano anche i produttori di vestiario e accessori, come Nolan, come Emblema, Midland e GiMoto.

PRESENTI DAVVERO, NON TANTO PER ESSERCI

Alcuni sono portati a pensare che al Motor Bike Expo le case ufficiali siano presenti tanto per fare presenza, ma alcune ci mettono davvero la faccia, e l’apprezzamento è totale. Vale per Suzuki che a messo a terra tutta la nuova gamma basata sul nuovo bicilindrico 800, la 8S e la nuova V-Strom media hanno fatto bella mostra di sé e hanno attirato molti curiosi, così come nello stand Benelli la nuova TRK 752 e la 800, visti di sfuggita a EICMA qui erano in versione definitiva pronto concessionario e hanno probabilmente già fatto la loro lista clienti. Anche Harley non ha lesinato, inizia il suo 120° anniversario, un’annata che si annuncia ricca di eventi, e ha portato tutta la sua diversità di produzione,  compresa la Pan America e due nuovi modelli, la Breakout e la Nightster Special.

Discorso a parte per il gruppo Aprilia-MotoGuzzi, le novità erano già arrivate a EICMA con una gamma ormai molto consistente, esposte la V100, V7, Tuareg, RSV4, RS660, ma per Moto Guzzi e Aprilia è stato il momento di aprire al pubblico un mondo fatto di iniziative coinvolgenti, fatte di passione e adrenalina, dalla Moto Guzzi Experience alla Riding Academy con la RS660, dalla V7 Fast Endurance ai  nuovi raid dedicati alla Tuareg Experience, con la moto che Aprilia sta preparando per il rientro nei grandi raid.

Arrivano segnali anche dal passato, o meglio sarebbe dire dal neo classico, il settore customizer è apparso più florido che mai, con un i padiglioni dedicati alla passione a stelle a striscio ricco di pezzi di grandi pregio, elaborazioni con finiture di grande valore, e una varietà di soluzioni per soddisfare ogni palato. C’erano gli ospiti da oltre oceano, come Choppers Magazine e il customizer californiano Powerplant, il progetto del momento V-Twin Visionary by Jeff Holt, ma c’erano anche tanti italiani ed europei in attesa dei diversi concorsi che come sempre animano il Motor Bike Expo più di altre fiere, come l’MBE Awards con in palio il motore bicilindrico Ultima Twin Cam Competition Series dal valore di 10.000 €, vinto dal customizzatore italiano Hazard Motorcycle con la sua “Ghisarama”.

IL COLORE E’ ANCHE SOSTANZA

Siamo portati a pensare che tutto ciò che serve a fare colore è mera apparenza, ma in una fiera come il Motor Bike Expo è tutto il contratio, il colore fa anima. I grandi negozi di vestiario, il viale popolato da ristoranti per lo street food, tra i quali una menzione speciale va al banco di carne maremmana, e le aree all’aperto per le esibizioni di drifting, l’international stuntman show, lo show freestyle di motocross, il mago del trial Toni Bou, sono la vera anima di questa fiera, quel tipo di fiere dove zucchero filato e croccante alle nocciole completano la festa, ma noi ci siamo accontentati di panino con la salsiccia maremmana, birra e anche... un cannolo siciliano, giusto per chiudere l’ultimo buchetto.

Il Motor Bike Expo si conferma una fiera da vivere, da vivere perché per visitarla tutta non bisogna correre come pazzi all’impazzata nel timore di saltare qualcosa. Si passeggia per i corridoi, ci si ferma a guardare una moto o uno strano gadget, si compra qualcosa, si mangia un panino con la salsiccia toscana scaldati da un sole invernale, e poi si ricomincia la passeggiata. Non c’è fretta, c’è tempo per godersi tutto. Ultimo atto? Il rientro a casa riassaporando una giornata ben vissuta. C’è quel gusto di grande passione… e di salsiccia.

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