Moto Guzzi 1000SP Enzo
Categoria: Biker World

Le Special sono passate di moda, o meglio la parte più commerciale, effimera, ha subito un ridimensionamento.


Il settore invece no, continua con lo zoccolo duro, quello vero, quello che ci crede, che c’è sempre stato e ci sarà sempre, seguendo una personale filosofia di vivere la moto.

Di questa realtà fa parte anche Massimo Rinchiuso e la sua Fuchs Workshop di cui abbiamo già avuto occasione di parlare con la sua LUCKY LEGEND for IDM e che ora ci presenta la sua ultima creatura, la Moto Guzzi 1000SP Enzo.

Moto Guzzi 1000SP Enzo 2

La Enzo è una moto artigianale creata sulla base di una Moto Guzzi 1000SP del 1979.
E’ una moto dimostrativa, può essere considerata la sintesi delle attuali possibilità costruttive in proprio di Fuchs Workshop
Il lavoro eseguito su questa è stato infatti svolto interamente da una persona sola, dal progetto alla realizzazione, salvo la necessaria assistenza di pochi collaboratori e sponsor, a cui Massimo è infinitamente grato.

Moto Guzzi 1000sp Enzo 1

Il suo nome è una dedica a una persona che ha dato il via alla passione per i lavori manuali, il nonno materno, che era un ottimo falegname, e da lui Massimo ha imparato l’importanza del curare i dettagli anche nei lavori apparentemente più semplici.

La motocicletta donatrice è stata acquistata in quattro scatoloni, completamente smontata dal precedente proprietario per un tentativo di restauro lasciato poi andare nel tempo.
Il telaio è stato modificato eliminando le semiculle inferiori, creando nuovi punti di attacco per il blocco motore, ruotando e quindi alzando quest’ultimo di 25mm rispetto alla posizione originale, raggiungendo così i 24,8° di angolo di sterzo.

Moto Guzzi 1000SP Enzo 3

Le ruote sono oggetti inediti, installabili senza modifiche o accessori su tutte le Moto Guzzi con telaio Tonti, disegnate personalmente, progettate secondo parametri richiesti dal TUV  e realizzate dal pieno mediante CNC a 5 assi da lastra di alluminio (Anticorodal 6082). Realizzazione possibile grazie a Fabio Alberio (Jonich wheels) e al compianto Roberto Marchesini e ai loro preziosi consigli e le chiacchierate fatte a proposito di questo progetto. Il peso è di 2,4kg per l’anteriore e di 3,6kg il posteriore, che monta parastrappi di serie.

Il forcellone posteriore è stato disegnato e costruito in alluminio (Anticorodal 6082) realizzando componenti dal pieno e tubi, il tutto saldato a Tig in maschera. Questa componente rispetta le misure originali ed è anch’esso installabile su tutti i telai Tonti, ha un peso pari a 2,25kg.

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Gli steli forcella tradizionali sono di derivazione Yamaha R6, accorciati di 7cm e profondamente rivisti nella parte estetica dei foderi, migliorando le performance, la meccanica e ricostruendo da zero i tappi e i registri del precarico e ritorno.
Le piastre di sterzo sono derivate dalle originali, barenate per accettare i nuovi steli da 43mm e lucidate dopo aver chiuso i fori dei riser di serie.

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Pedane, piastre, supporti, faro posteriore e tutti i componenti in alluminio presenti sulla moto sono tutti oggetti progettati e realizzati dal pieno in Ergal 7075 e Anticorodal 6082
Le sovrastrutture, serbatoio, cupolino, parafango anteriore e codone, sono tutti realizzati in alluminio battuto, utilizzando Peralluman (serie 5000) di 1,5mm di spessore, come anche il serbatoio di recupero vapori olio posto davanti alla ruota posteriore, facente funzione anche di parafango. Il plexiglass del cupolino è stato termoformato costruendo uno stampo dedicato.

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Il motore ha subito importanti modifiche quali l’alleggerimento del volano, della campana frizione e dell’albero motore, installando nuovo albero a camme ed eseguendo lavorazione delle teste, delle sedi valvole e dei condotti di aspirazione raccordati per i nuovi carburatori Dell’Orto PHM da 40mm.
La frizione è ora idraulica, azionata da un attuatore Oberon con pistone da 28mm installato modificando il carter posteriore saldando una flangia in allumino dopo aver fresato gli attacchi del leva del cavo originale.
Puntine e spinterogeno sono stati eliminati in favore di una nuova accensione elettronica Silent Ektik, relative bobine e centralina.

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L’impianto di scarico, scomponibile in inox da 1mm, è interamente progettato e costruito da zero utilizzando materiale fornito da SC Project. I tubi in uscita dai cilindri misurano un diametro di 45mm per diventare poi 56mm dopo la seconda curva fino ai terminali a doppio cono contrapposto.

Il risultato finale è una splendida moto che ha un peso a secco pari a 155kg.

Moto Guzzi 1000SP Enzo 9

Del resto le foto parlano da sole e riescono più che le parole a rendere l’idea della esclusività, della qualità e della bellezza di questa nuova creazione di Fuchs Workshop

Massimo ringrazia ufficialmente per la collaborazione per la realizzazione di questo ambizioso progetto:
- Lanko Tuning, nella persona di Claudio Lanconelli, motorista e aiuto indispensabile per la realizzazione del telaio e per la messa a punto generale.
- Sc Project, nella persona di Max Ferrari, per la fornitura dei materiali dell’impianto di scarico.
- Maury’s Painting, nella persona di Maurizio Piacenti, per la verniciatura.
- Officine 09 per la lavorazione delle ruote

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