Categoria: Biker World

UN  PO’ DI STORIA – NON SOLO APPLICAZIONI TESSILI

Il tessuto Gore nasce da un idea di Bill Gore, nel 1958. Si tratta dell’espansione di un barra di teflon (PTFE). Difficile a credersi ma l’abbigliamento non è stata la prima applicazione.

Nei prodotti elettronici si  è rivelato un buon dielettrico. Ottimo per la trasmissione dati riduce la dimensione dei cavi e il loro numero. In un aereo caccia come l’eurofighter  vuol dire più spazio per mettere altre cose. Si confezionano cavi interi jack to jack.

 


Ho visto con i miei occhi un prototipo di “cavetto” luminoso tipo fibra ottica ma molto più flessibile. Immaginate un domani poter cucire questa banda luminosa sui nostri giubbotti? La sicurezza attiva farà passi da gigante.

In medicina è un materiale bio-compatibile (ph 4.7) che trova moltissime applicazioni nella cura di diverse patologie anche quelle dentali.

A livello industriale per esempio bobine di materiale di uno spessore predeterminato servono a realizzare sul momento guarnizioni per le flange per i circuiti idraulici. Questo vuol dire avere a magazzino non numerosissime guarnizioni ma un solo materiale.

Ed ancora, siccome il materiale è micoroporoso può essere usato per micro e macro filtrazioni (ad esempio inceneritori) in alcune centraline moto un piccolo tappo realizzato con tecnologia Gore permette la ventilazione dell’interno della centralina stessa per evitare la formazione di condensa….

Insomma l’excursus nella  storia e nelle applicazioni evidenzia come il tessile sia una minima parte delle applicazioni GORE-TEX® e sicuramente non è la principale.

Un tessuto per essere definito impermeabile deve resistere (test) ad una colonna d’acqua di 15 metri; i tessuti GORE-TEX® resistono almeno a 28 metri di colonna d’acqua.

TEST – MATERIALI – CONTROLLI QUALITA’

Interessante parte della “lezione” si è svolta nel laboratorio calzature e in quello ridotto (quello ufficiale è in Germania) per l’abbigliamento.  Per entrambi i prodotti valgono sempre le stesse regole.  In primis studio dei materiali; inutile laminare la membrana GORE-TEX®  su un tessuto o su una pelle (scarpe) non idonea poco traspirante e via dicendo. Lo stesso vale per i  materiali usati per le cuciture che devono essere prima testati e poi approvato da Gore. Una volta stabilita l’idoneità dei materiali si passa al vero e proprio test del prototipo del capo. Un comunicazione continua tra i laboratori Gore il patner che produce il capo di abbigliamento fa si che il prototipo venga modificato e affinato fino alla completa perfezione.  Addirittura nelle linee di produzione vengono testati i primi campioni prodotti ad inizio produzione oltre che prelevati a campione altri capi. Il tutto per garantire l’eccellenza assoluta nel prodotto finale.  Dovendo garantire la membrana a vita è fondamentale che questa venga utilizzata (laminata) correttamente all’interno del capo.

Impressionante vedere dal vivo a quali test massacranti vengono sottoposte le calzature, su tutti il test di flessione, dove la scarpa immersa in acqua e calzata su un piede artificiale può subire dalle 100 mila alle 300 mila flessioni senza perdere le caratteristiche di impermeabilità.  In un altro test le scarpe vengono riempite di acqua e messe in centrifuga in modo tale che l’acqua stessa venga spinta a forti pressioni contro la pareste della scarpa e nulla deve cedere.

Altro capitolo degno di nota è stato quello sulle termosaldature. Ci vogliono infatti macchine speciali, ma non solo, ogni tipo diverso di tessuto richiede un nastro diverso e particolare a seconda della consistenza del tessuto stesso e di molti altri parametri.

UNA MEMBRANA, TANTI TESSUTI

Ho parlato di tessuti diversi poiché le “linee” sono diverse ovvero:

Gore-tex pro shell a 3 strati : la membrana viene laminata direttamente ad un materiale esterno resistente con robusta fodera interna di protezione. Ciò è garanzia di resistenza e durata nel tempo. V>i è anche la variante “pelle”.

Gore-Tex perfomance shell Z-liner. La membrane viene laminate ad un leggero tessuto di sostegno. Lo z-liner è sospeso tra il tessuto esterno e la fodera interna della giacca. Ciò consente più versatilità nella realizzazione del capo,  ma uguale funzionalità con qualsiasi tempo.

Gore-tex performance shell LTD liner:  All’interno del liner a 3 strati viene applicato un tessuto di maglia resistente all’abrasione e confortevole al tatto. Il liner è sospeso dietro lo strato esterno dell’indumento senza necessità di fodera interna. E’ perfetto come strato interno removibile.

Gore-tex performance shell a 2 strati. La membrane è laminata al materiale esterno.  Un a fodera separata è sospesa libera all’interno. La costruzione è così leggera, asciuga velocemente e occupa poco spazio.

Spettacolare da vedere e toccare è la nuova cerniera zip “lockout” a completa tenuta di acqua e aria…presumibilmente il futuro delle chiusure dei nostri giubbotti.

 

WIND STOPPER® GORE-TEX

E per chi non fosse ancora sazio…

…aggiungo che anche i prodotti  “wind stopper” sono costituiti dalla stessa base che costituisce GORE-TEX®  con l’unica differenza che i micoropori sono “solo” 900 mila al cm quadrato e le cuciture non sono termosaldate. Capi leggeri, antivento ma non impermeabili. Termoregolazione del corpo e confort sembrano essere il punto di forza di questi prodotti, che stiamo testando per voi sotto forma di gilet da “ciclista”, ma che ho indossato per ora con soddisfazione sotto il mio giubbotto per la prima cavalcata autunnale a 7° di temperatura mattutina…

Insomma posso dire che la  “lezione” mi ha aperto gli occhi su molte qualità dei prodotti gore. Sicuramente ci saranno anche dei difetti…spero di non scoprirli mai Fico.

 

Un grazie particolare allo staff Gore-tex che mi ha ospitato e che con pazienza mi ha supportato e sopportato lungo tutta la visita/intervista e mi ha fornito le splendide foto di questo servizio.

 

Fagna

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