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Categoria: Biker World
Mancano pochi giorni al via del Motor Bike Expo di Verona, la fiera motociclistica più ruvida d'Italia, e seppur votati alla perfezione dell'ultimo gioiello da vetrina, non possiamo non accorgerci che qualcosa è cambiato, che la nostra passione non è immobile, ma viaggia veloce e si trasforma su due ruote!
Qualcuno storcerà il naso a questa definizione, in fondo che cosa c'è di strano, in tanti abbiamo passato tempo a personalizzare le nostre moto fin dal primo acquisto, ma seppur sottile, da personalizzare una moto a renderla personale, c'è una sostanziale differenza.

Non ricordo sinceramente una moto sulla quale non ho cambiato qualcosa, nemmeno a 16 anni la Vespa si poteva lasciare così com'era, e non si trattava solo dello scarico, ci si montava qualsiasi cosa.
 


E' uno degli spunti di cui abbiamo scritto anche nell'articolo di commento all'EICMA, forse sulle classifiche di vendita in cima ci sono sempre le solite (belle) moto, qualche endurona e qualche naked, ma se anche i costruttori si stanno impegnando per rendere "industriale" la possibilità di rendere personale la moto, il concetto di rendere "personale" una moto è qualcosa di più, è somma di passione + immaginazione + anima.

Rendere personale la moto è differende che personalizzarla. Rendere personale è qualcosa che scava più nel profondo della nostra anima motociclistica, scava e strappa brandelli di noi e li appiccica, li monta, li avvita e li incastra su una qualche moto per renderla qualcosa che non si può immaginare sotto le chiappe di nessun'altro. E' un concetto nato nei garage, nelle officine, nei box di qualche visionario, oppure di qualche pazzo drogato di motori, anime in pena davanti a vetrine e riviste che sfornavano si belle moto, ma non quella giusta.

Questa pazzia è nata nel più puro degli "amarcord", riscoprendo forme e materiali nel motociclismo della prima ora, o meglio quella della definitiva maturazione di uno stile, quello degli anni 70, che oggi è diventato punto di partenza anche per le grandi aziende.
 


Alcune le abbiamo viste all'EICMA, Moto GuzziTriumphYamaha puntano fortemente su questa nuova ondata, cercando di dare davvero la possibilità di costruire qualcosa di personale partendo da una base moderna, ma col gusto del passato. Bonneville, V9 e i progetti Yard Build e Faster Sons. Quest'ultima ha forse la connotazione più forte, in quanto invece di creare moto di base fortemente retrò da mettere a listino, ha cercato in giro per il mondo i migliori customizzatori, quelli che hanno avviato e cresciuto questo nuovo modo di intendere la moto, e gli ha chisesto di creare qualcosa di... davvero personale.

Le altre non tarderanno ad arrivare, basterà attendere qualche mese, confezionare moto e motore non basta più. Per rendere concreto nell'immaginario del motociclista che la moto può diventare personale, che può diventare un pezzo di quella grande passione, la moto deve avere quel qualcosa di unico, costruito in quell'immaginario fatto di un garage, di attrezzi, di olio e grasso, di metallo lucidato.
 
Anvil Motociclette, OC Garage, Officine Sbranetti, Dragoni Moto, Carnaghi Moto Rustiche sono tante le officine che oggi rappresentano lo sviluppo di questa voglia, di questa necessità. Gente come noi, che ha trasformato la propria voglia in qualcosa di concreto, un garage con dentro tanta voglia di creare, tante idee e anche... si perchè no, tanto sapere artigiano al servizio di altri.
 
 
La ricerca è tutta basata sulla personalità, una forte personalità, un equilibrio precario in cui passare dall'incolore all'eccesso è questione di poco, come quel piccolo giro di polso quando il motore è ruvido.

Ma c'è un rimedio, si chiama "e chi se ne frega", perchè se ci pensate bene il narcisismo motociclistico ha il suo apice nel sentirsi bene in moto, in quel momento in cui in realtà delle opinione degli altri non t'importa nulla, nel momento in cui tutto torna ad essere strettamente puro e personale come la vera essenza del motocislista: dentro a quel casco sei solo, tu con la la tua passione e la tua moto.

La moto è diventata personale, la moto si prepara a diventare qualcosa di pericoloso per le grandi aziende che non sapranno interpretarla, la moto sta per diventare qualcosa che non si sostituisce, ma che si rinnova, che cambia e che muta come accade a noi e alla nostra passione nel passare delle primavere, nello scorrere della strada sotto le ruote come sotto ai piedi.

E voi? L'avete già sognata la vostra?
 
Wolf
 
 
 
 
 
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