Un fine settimana ricco di sport dove abbiamo potuto assistere a due esaltanti eventi organizzati dall’associazione Ciapa la Moto, Road Racing Core ed il partner tecnico Metzeler.
La location ancora una volta è quella dei locali di Motosplash che sta sempre più diventando un punto di riferimento per il motociclismo Milanese.
Il primo appuntamento si è svolto giovedì sera in prossimità dell’inizio della marathon fuoristradistica che porta sempre il nome della mitica Parigi-Dakar ma che ormai da diversi anni si corre in Sudamerica. Alla serata sono intervenuti ospiti di tutto rispetto dal General Manager HRC Martino Bianchi ad alcuni dei protagonisti che cavalcheranno le superbe 450 rally come Botturi, Ceci e Cerutti, ha tenuto alta l’attenzione della folta platea il bravissimo Alberto Porta che come presentatore non ha niente da invidiare a nessuno. Martino Bianchi ha descritto la preparazione di Honda alla grande marathon dove l’azienda nipponica con i suoi tre piloti ufficiali quest’anno viene data come favorita ma anche il nostro italiano su Yamaha ufficiale, Botturi, potrà dire la sua come grande navigatore e con una grossa preparazione alle spalle. 
Il giovane Cerutti invece farà il suo debutto alla Dakar visti gli ottimi risultati ottenuti nei vari rally e soprattutto nel recente Sardegna dove Husqvarna ha deciso di dare questa possibilità al giovane talento. In ultimo ma non meno importante la presenza di Ceci pilota d’esperienza e che si troverà in squadra con le due punte di diamante di HRC per dare man forte e puntare anche lui ad un ottimo piazzamento. Per concludere in bellezza questa splendida serata dopo ancora alcuni interventi sul palco da parte dei veterani c’è stata la presentazione del progetto di Ernest Pozzali che si sta impegnando per la diffusione di due volumi di “Le fiabe dei Motociclisti” da lui realizzati con le illustrazioni di Giorgio Matitaccia Serra volti alla raccolta dei proventi per essere devoluti all’acquisto di beni da donare a reparti di oncologia pediatrica di strutture ospedaliere.
Il secondo appuntamento di sabato sera è stato rivolto ad un grande campione della stessa leva di Valentino Rossi ma su gare stradali anziché su pista, il funambolico Ian Hutchinson. Sono dello stesso anno di nascita e sono tutti e due definiti due icone del motociclismo ma Ian ha un trascorso molto differente e lo ha potuto raccontare sul palco intervistato dalla bravissima Marta Covioli di Road Racing Core e da suo fratello utilizzato come interprete. Appena arrivati the king stava ancora mangiando al tavolo come un ospite qualsiasi poi appena è stata l’ora di salire sul palco il folto pubblico si attorniato per ascoltare quella che è la storia fino adesso di un ragazzo inglese che nella sua semplicità e nella sua sofferenza è riuscito a raggiungere obiettivi impensabili. Ian ha cominciato all’età di diciassette anni a lavorare come meccanico moto per mettere insieme un po’ di soldi che gli dessero la possibilità di correre al Tourist Trophy, il suo esordio nel 2003 all’isola di Man la dice tutta con subito la vittoria come Newcomers ovvero come debuttante nella classe 600cc ma nel 2010 raggiunge l’apice delle vittorie con ben 5 titoli in cinque categorie differenti. 
Poi il grosso incidente nel campionato del British Supersport Championship che gli causa il periodo più difficile trascorso fino adesso della sua vita dove dopo 16 interventi chirurgici alla sua gamba sinistra riesce a ritornare in sella. Purtroppo nel 2012 per uno stupido incidente in una manifestazione per MCN a Londra si riprocura una frattura alla medesima gamba e arriva a quasi trenta interventi chirurgici totali per poter tornare a correre. Con la sua tenacia riesce a ritornare vincente e trionfa all Senior TT di quest’anno. Fino ad ora è sempre stato pilota con moto giapponesi, l’anno prossimo affronterà una nuova avventura con il team Tyco Bmw e scommettiamo che ci farà ancora sognare... the king is back!
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Rodolfo Giulietti
