Categoria: Biker World

"Sorprendente. Ogni volta che la si vede. Ogni volta che la si ritrova nel box"

Sono da poco passate le 10 del mattino quando sulla porta della CR&S compare Roberto Crepaldi, un'omone grande e grosso che riempie il vano di ingresso e con la sua stretta di mano ci mette il dubbio che i bulloni delle moto CR&S li possa stringere senza l'aiuto di attrezzi.

Vorremmo farvi la cronistoria delle 2 ore piene trascorse alla CR&S, ma siamo convinti che è maledettamente meglio cominciare dalla fine, da quanto siamo riemersi dalla penombra della produzione CR&S alla luce del sole, e fuori dal cancello, guardandoci in faccia, ci siamo detti "po@@a pu@@@na ragazzi, ne voglio una! ma come hanno fatto a fare una moto del genere?".

Non sappiamo se vi è mai capitato di respirare aria spessa, aria carica di qualcosa, ma in quell'officina abbiamo respirato la passione di un uomo e di un gruppo di amici, così tanta passione, da trasformarsi da sogno a relatà, di constatare come un piccolo gruppo di persone, molto capaci, siano state in grado di studiare e ingegnerizzare un "prodotto" (schifo di definizione) che unisce soluzioni tecniche di assoluto rilievo, semplicità e pregevolezze da far capitolare qualsiasi motocilista davvero innamorato della moto.

Cafè Racer and special superbike, questa la “traduzione” di una sigla che chiama subito la voglia di ruotare la manetta,  mentre il motto "Fada su a Milan con il cor e con i man" riportato sui serbatoi richiama un pizzico di milanesità tanto simpatica e genuina da  imprimersi subito nella mente.

Roberto ci accoglie con una cortesia e una disponibilità d’altri tempi, “fotografate tutto quello che volete, qui di segreti non ce ne sono” e subito aggiunge "sono contento di avervi qui, mi piace parlare di quello che facciamo".


La Vun - Non è una moto da passeggio

“Con la VUN - ci dice Roberto – abbiamo cercato di creare una moto per andare forte sulle curve”: e diversamente non può essere, 135 kg di peso, linea e telaio (a vista) da verà cafè racer. Motore a prova di bomba quale il monocilindrico Rotax. Monodisco anteriore bello grosso (che uno grosso pesa meno che due piccoli dice). La scelta del propulsore è dettata da linee essenziali  quali robustezza, facile manutenzione, esente il più possibile da problemi.  54 i CV ma con un peso così immaginiamo staccate al limite in pista e una maneggevolezza incredibile.  Pare che sulla pista di Vairano lo stesso tester abbia girato un secondo al giro più veloce con questo gioiello rispetto ad una CBR 600. Una vera arma totale da misto stretto, da tenere allegra, poiché sembra snobbare il passeggio, e al contrario vuole mordere l’asfalto e fare delle strade di montagna (e la pista guidata) il suo terreno di caccia. ( Le supersportive sono avvertite, tutte nelle tane o saranno guai ).

Ogni Vun è un esemplare unico,  per aumentare ancor di più il legame con il suo possessore, con chi avrà la fortuna di cavalcare questo cavallo di razza. Infinite personalizzazioni da decidere con i ragazzi della CR&S perché ogni VUN (uno in dialetto milanese)  sia appunto duma vuna (solo una nello stesso dialetto). E il concetto di immagine che dura nel tempo, di una moto che resta uguale a se stessa  senza restyling, ma che può cambiare in continuazione anche nel corso degli anni. Tutti i particolari sono studiati per essere sostituiti anche nel tempo, per la customizzazione pressoché eterna di un giocattolo per palati fini.

Pensata da Pattoni è proddotta e finanziata da CR & S, tutta “fatta in casa” telaio (stupendo) compreso è un concentrato di raffinatezze, di materiali, colori, accessori. E ogni personalizzazione ha un nome, a sancire ancora una volta l’idea forte del progetto. Unicità.



La DUU - Power is for race torque is for ride


La DUU a prima vista sembra un bellissimo, grosso, agglomerato di metallo, metallo liquido, ma occhi attenti possono analizzare per ore dettagli e particolari, spesso unici e inconsueti, con cui è costruita, facile perdersi in dettagli di rara bellezza e finezza estetica.

Ma Roberto è anche uomo del nord, su de Milan, con la passione nel cuore e i conti in testa. Decide che per far andare avanti la CR&S ci vuole il salto. Il salto non è solo freddi conti e numeri, è IL salto. Passare da un "prodotto" di pura emozione, ad uno di emozione e testa, di spessore. Così quando passa a raccontarci della DUU, dopo averci snocciolato i dati di mercato che pongono la Vun come punta di diamante di un settore comunque di nicchia, le monocilindriche, ce la mostra. La DUU, che è un'dea tutta CR&S.
L'accento è quanto mai dovuto e doveroso perchè chiarisce il salto di qualità, la volontà di CR&S di essere casa motociclistica con la voglia di stupire, con la cura maniacale del dettaglio come solo un motociclista vero potrebbe avere.
Stile, teconlogia, robustezza, ricerca, semplicità di manutenzione, il viaggio sulla DUU ci porta dentro ad un progetto complesso e dettagliato. La scelta del poderoso motore S&S X-Wedge di 1900cc che eroga una coppia 150Nm a 2700 giri, un toro, ha rispettato in pieno i canoni di semplicità, robustezza e stupore che erano già stati utilizzati per la Vun. Lo stile e l'ingegnerizzazione di ogni parte telaistica e meccanica, la ricerca di fornitori esclusivi nella lavorazione del metallo (compreso uno che costruisce parti per i caccia militari) e del carbonio, denotano la volontà di produrre qualcosa di appagante.

Sorprendente. Ogni volta che la si vede. Ogni volta che la si ritrova nel box. Non riesco ancora a capacitarmi come ci siano grosse case che nonostante l'industrializzazione e i centri stile, a prezzi nemmeno molto inferiori, non si siano nemmeno avvicinati a questa creatura.

Dati? Pochi ma sinceri, 1900cc di metallo americano, carbonio, ergal, cerchi ricavati dal pieno, pinze e pompa radiali, sospensioni Sachs, customizzazioni libere, tutti termini che fanno palpitare il cuore di un motociclista.



Conclusione di un viaggio


Non è un moto salone, non è un Atelier, non una officina asettica, ma semplicemente un posto magico dove gente con la Moto dentro lavora, facendo quello che più gli piace nella vita, cioè producendo moto che prima di tutto piacciono a Loro.

Ci sono persone che con la loro di passione,  con gli straordinari mai conteggiati, in una officina che sa tanto di vero e non di sala chirurgica ne tantomeno di catena di montaggio amplificano costantemente la nostra.  E tra queste ci sono Roberto Crepaldi e i Ragazzi della CR & S.

Se è vero che la parte migliore di un viaggio... è il viaggio, questo viaggio non finisce qui, tornate a leggerci prossimamente con la recensione della DUU.

 

Buona strada
Lo staff di aMotoMio

 

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