Categoria: Biker World

Ci sono capitoli motociclisti che prescindo le mode e il tempo, il gusto e il tipo di passione. Può essere che in una fresca serata milanese, a qualcuno venga in mente di riunirle sotto lo stesso tetto, che a qualcuno venga in mente di parlare del Tourist Trophy con il grande AGO. Qualche dubbio su dove andare quella sera?


Giacomo Agostino e Tourist Trophy sono due nomi che rimbombano nella passione motociclistica come un tuono. La corsa più famigerata del mondo, e quindi entrata nel mito del motociclista, e il manico più titolato di tutti i tempi. Che dite, tanta roba? Io dico di si, averlo lì a pochi metri a parlare della corsa di cui ha vinto 10 edizioni (solo!) e che però ha contribuito a far togliere dal campionato del mondo, non è faccenda per assonnati pamtofolai.



Non è una novità vedere nello splendido contesto motociclistico, ruvido, genuino e ormai blasonato di Motosplash, un evento che raduna motociclisti appassionati intorno a qualche pezzo da 90 della passione a due ruote. Qui però si è un po' esagerato, perchè sotto allo stesso tetto, oltre al grande AGO e al Tourist Trophy, ci mettiamo anche Nico Cereghini, Paolone Beltramo, Max Temporali e qualche altro buon nome. I ragazzi di Ciapa la Moto ce l'hanno messa tutta per fare qualcosa di memorabile, e scuserete se sono di parte, ma per me lo è stato. A chi usa una custom del TT e di Agostini non gliene frega niente? Impossibile!!!

Giacomo Agostini è un oratore inarrestabile, ma mai noioso o scontato, sempre in grado di raccontare favole per motociclisti, storie di altre epoche alle quali alcuni radicano convinzioni... forse pericolose o sbagliate. Nel corso della serata, mentre raccontava cos'era il TT negli anni della sua carriera e perchè insieme ai colleghi ha lavorato perchè fosse estromesso dal campionato mondiale, ha portato molti ad allontanarsi dal semplice stereotipo e a ragionare su limiti giusti e pericolo.
Non è facile decidere se alla fine c'è stata un'illuminazione. Qualcuno potrebbe pensare che troppe persone sono rimaste radicate al mito, ma è anche vero che i piloti di oggi, come quelli di ieri, sono piloti veri, che ogni anno affrontano il circuito del Mountain con tutta la sua pericolosità, con la stessa passione che ardeva nei piloti degli anni 60 e 70, con tanto professionismo, e con quel po' (tanta) pazzia che li porta molto, forse troppo vicino al limite. (Close to the edge)



E' lo stesso Giacomo Agostini a non emettere un giudizio netto sul TT. E' un fuoco che è rimasto vivo sotto le ceneri per quasi trent'anni, e oggi è più vivo che mai, rinvigorito, addirittura divampato al soffio di sponsor importanti che vestono e attrezzano piloti come Guy Martin, che fino a qualche anno fa si presentava con una tuta nera strisciata, e oggi è equipaggiato con la migliore dotazione (per fortuna), sponsorizzato e elevato al ruolo di star.

La serata è volata via in poco tempo. Troppa emozione, troppo bello il contesto del garage di Motosplash con motociclisti, e motocicliste, che creano un piccolo mondo delle due ruote, che per lo meno vive lo spazio di una serata.
Posso trovare forse un piccolo difetto se mi è concesso da quel gran rompibal@@ che sono: quando il re parla, ci vorrebbe silenzio. Ma sapete com'è... riportare all'ordine un branco di motociclisti è come mettere ordine in un gruppo di donne inferocite il giorno di apertura dei saldi!

Wolf

 

{AG}2014_5_agostiniTT{/AG}

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.