Le coperture del costruttore americano, fornitore ufficiale della Moto2 e Moto3, non sono l'ultima novità e per questo possono costituire un'ottima alternativa per il portafogli alle più blasonate ultime novità, senza compromettere prestazioni e divertimento, anche se...


Alle prese con il solito dilemma quando arriva il momento di cambiare le gomme, argomento che se buttato come una sassata nel solito bar del passo, potrebbe innescare la tipica tempesta di cervelli (o brainstorming) di esperti sommelier del caucciù.
Gomma turistica o sportiva? Quante mescole? Nella mistura ci vuole acciaio o kevlar? Un po di nanocosi dentro da qualche parte no? insomma, sembra diventata più una formula da alchimisti, piuttosto che la scelta di una gomma.

Ma la verità è che l'ingrediente segreto, quello che fa davvero la differenza, è il portafogli. Cosi per essere davvero bravi bisogna trovare una buona copertura al giusto prezzo per le proprie tasche.

La scelta è caduta sulle Dunlop Qualifier II, gomma soppiantata nei listini dalla Sportsmart2, e per questo la si può trovare intorno ai 200€.



Gomma supersportiva stradale, adatta alle superbike 600 e 1000, ha intagliature non troppo fitte, con l'ultima parte della spalla praticamente slick. E' una bimescola al posteriore (Multi-Mescola MultiTread, MT), centro più duro e spalla più morbida, mentre l'anteriore è un monomescola. La forma è intermedia, ne troppo tonda ne troppo a punta, un profilo che nel test è sembrato il suo punto di forza.

Montate le nuove coperture e tolta la cera abbiamo percorso 1500km, circa un quarto della vita di questo tipo di gomme solitamente, ma ve lo diremo al cambio. La gomma si scalda velocemente e regala subito un gran feeling, e qui arriva la caratteristica migliore, quella che la fa essere una copertura azzeccata da montare: ho scoperto che cos'è l'handling!!! La copertura Dunlop regala alla moto una maneggevolezza inaspettata, non crea resistenza nel far scendere la moto ma senza dare quella sensazione di caduta di altre coperture, e allo stesso modo non procura resistenza nel rialzarla per un bel cambio di piega. Il risultato è una sensazione di maneggevolezza molto spiccata, l'impressione è quella di poter far scorrere la moto su quella traiettoria che avevi immaginato, senza doverci pensare troppo in anticipo o senza dover forzare la moto ad arrivarci. Solo in qualche occasione un accenno di sovrasterzo.

Il grip è davvero molto buono, nessuna sensazione che la moto abbandoni la linea, o che scivoli. Manca il test estremo in pista e della strada non facciamo un personale tracciato, ma l'angolo di piega è stato abbondante e solo sulla spalla anteriore molto accentuata non si arriva alla fine. Davvero una bella sorpresa e la sensazione di aver fatto L'acquistone!



Ma poi un difetto lo troviamo in questa Qualifier II, potremmo dire che è una gomma da qualifica si, ma da qualifica asciutta. La delizia ce la siamo goduta, ora andiamo sulla croce. La Qualifier sembra un po' allergica al bagnato, la stabilità, specialmente sulla spalla, è inferiore a molti pneumatici anche della sua età. Altre coperture giapponesi, ma specialmente francesi, danno un feeling quasi da asciutto anche sull'umido, quasi troppo, fino a dare troppo del tu all'asfalto bagnato.
Con queste Dunlop... meglio ricominciare a dare del lei... forse anche del voi.

Restano un buon acquisto, una copertura che messa su strada non fanno rimpiangere i soldi spesi. Ultimo cruccio... la durata?

Wolf

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