Jonathan Rea Superbike Magny-Cours
Categoria: Sport

Tutti i festeggiamenti rimandati per Jonathan Rea, l’alleanza tra ducatisti e francesi a Magny-Cours crea una linea Maginot invalicabile, rimandando la vittoria del sesto mondiale Superbike e del centesimo gran premio.


Ci ha provato davvero in tutti i modi Jonathan Rea, non lo si può definire di certo un ragioniere nemmeno dopo cinque titoli mondiali, parliamo di un pilota che al termine di questo mondiale potrà essere indicato come il miglior pilota delle derivate di serie di sempre, o per lo meno il più vincente, con buona pace dei ducatisti che, a giusto titolo, issano monumenti ai grandi King Carl Fogarty e a Troy Bayliss.

Magny-Cours Scott Redding

Si capisce la diversità e la grandezza di questo pilota più dalla gara persa che dalle due vinte, con una sola posizione in Gara2 che lo divideva dal sesto titolo mondiale e una moto che ormai ondeggiava come una barca, a costo di cadere e rendere un po’ meno solido l’assalto al sesto titolo della Superbike, Rea ci ha provato fino all’ultimo giro a riprendersi la terza posizione, una posizione che in quella situazione è parsa come un’invisibile linea sul baratro. Se qualcuno si dovesse chiedere ma chi glielo ha fatto fare la risposta è semplice, la stessa famelica voglia di vincere che lo ha portato ad essere un cinque volte campione del mondo, a uscire da situazioni difficili come quella dello scorso anno e lo ha portato a affrontare gli organizzatori della Superbike quando per merito o per colpa sua, hanno introdotto il sistema di abbassamento dei giri atto a bilanciare le prestazione delle moto… e dei suoi piloti.

Si festeggerà probabilmente, un briciolo di scaramanzia ci vuole, all’ultimo round in Portogallo, l’unica eventualità in cui potrebbe non accadere è se Jonathan non prenderà nemmeno un punto e Redding le vincerà tutte, i bookmakers di sicuro pagheranno bene una tale eventualità. Redding disperso, Redding ritrovato, non ha avuto week end facili ultimamente, e nemmeno quello di Magny-Cours era cominicato bene. Circuito nuovo, pioggia e gomme da bagnato da capire, un week end iniziato lontano sulla griglia, ma che progressivamente lo hanno portato sempre più avanti, ricordando a tutti perché questo ragazzone un po’ rude ha la fiducia di mamma Ducati.

C’è voluta però una santa alleanza per bloccare Jonathan Rea ad un passo dal titolo, un Davies ritrovato a cui Redding deve il fatto di poter andare all’Estoril a giocarsela ancora un po’, e un francese alto e un po’ pazzo, quel Loriz Baz che sul circuito di casa è sembrato il vero contendente del campionato, veloce, sicuro, annichilente per i compagni di marca Yamaha sulla pioggia dove dimostra sempre di trovarsi a suo agio.

Superbike Magny-Cours Loris Baz

 

LE GARE BAGNATE DI MAGNY-COURS

Gara1 partita con Jonathan Rea davanti a tutti e i due piloti BMW, che finalmente vedevano un po’ di luce, eliminati alla prima curva, Gerloff entra all’interno di Tom Sykes, Tom scivola e porta con sé il compagno totalmente incolpevole. La gara prosegue con Rea che fa la sua andatura, mentre alle sue spalle si disputano il podio. Prima Lowes con Baz, poi l’americano Gerloff che sembra essere davvero a suo agio sulla pioggia, almeno fino a quando per troppi eccessi di confidenza si fa scaraventare a terra. Baz ha il via libera per il podio, e prima della fine c’è solo il tempo di vedere il recupero di Chaz Davies che si ferma alla quarta piazza e quello di Scott Redding che all’ultimo giro mentre era in bagarre con Van der Mark e Bautista, a causa di una brutta caduta del pilota Honda, riesce a presentarsi sul traguardo quinto.

Superpole Race versione ridotta di Gara1, Rea deve solo battagliare un po’ nei primi giri per avere ragione del compagno di squadra, e poi guida sicuro verso la vittoria. Anche in questo caso buona la progressione dei ducatisti, e nel finale Scott Redding da spettacolo nel tentativo di sopravanzare Van der Mark con staccate spettacolari sul bagnato, ma davvero oltre limite, chiude ai piedi dal podio.

Superbike Magny-Cours bagarre

Gara2 che cambia faccia. Diventa anomala dopo la partenza, quando dopo pochi giri si capisce che Rea non ne ha abbastanza per tenere a distanza gli altri piloti. Inizialmente sembra Baz a poterlo raggiungere, ma poi spunta Scott Redding che già nel corso del terzo giro supera in modo perentorio Jonathan Rea che non riesce nemmeno a rimanere agganciato alla ruota. Il percorso difficile di Rea continua per tutta la gara, tocca a Baz iniziare l’assedio con il sorpasso che arriva nel corso del decimo giro. Nel frattempo alle loro spalle arriva anche Davies che ha ragione di Rea tre giri dopo. La difficoltà di Rea sembra evidente e destinato a peggiorare, questo sorpasso sancisce il prolungamento del campionato, ma difficile con Johnny dire quando è davvero finita. Dopo un’iniziale distacco in aumento, Rea richiude il gap su Chaz Davies e prova a riprendersi la terza piazza per chiudere il campionato, ma qualche sbandata e qualche scivolone  non lo mettono in condizione di finalizzare l’attacco. Tutto rimandato all’Estoril.

FRANCESI MEGLIO IN PISTA CHE SULLE TRIBUNE

Penultimo round della Superbike che si chiude con un rinvio, positivo per lo spettacolo, e la sensazione che come sempre Ducati non abbia la capacità di gestire una strategia con i piloti. Questo Chaz Davies che nella seconda parte di campionato è sembrato quasi quello dei tempi migliori, ora è il terzo pilota del campionato e sta per perdere la sella. Come in MotoGP per Dovizioso, ci sarà un pilota di punta a spasso, un pilota che sembra faticherà a trovare una sella buona, una pazzia contando che tutte le altre squadre, a partire da Yamaha, ma anche BMW e Honda avrebbero bisogno di un pilota che faccia davvero la differenza. In Ducati hanno deciso di puntare sul giovane Rinaldi, largo ai giovani certo, ma contano anche i risultati. Visto la dotazione tecnica di Rinaldi non è completamente realistico paragonarli, ma i punteggi parlano chiaro, e anche nelle condizioni odierne dove la cavalleria ha avuto un ruolo minore, Davies ha fatto meglio in tutte le gare. Possibile che non lo rivedremo in un top team?

Superbike Magny-Cours Chaz Davies

Unica nota di colore, aperto il circuito a pochi appassionati in questa Magny-Cours bagnata, da elogiare per la passione, meno per l’osservanza del buon senso. Con l’allarme di un lock down alle porte, con tanto spazio a disposizione, le numerose inquadrature hanno mostrato gli appassionati francesi a poca distanza e senza mascherina. E’ astato sicuramente meglio vedere il francese Loris Baz in pista.

Prossimo appuntamento con la MotoGP, anche il motomondiale si trasferisce in terra di Francia ma sul circuito di Le Mans, vedremo se troveranno le stesse condizioni meteo, di sicuro non farà caldo.

Michele Rubin (Wolf)

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