... anzi a dirla tutta non sono nemmeno uno degli ultimi stallieri. Amo la moto, odio il freddo pungente e parafrasando un famoso spot, “la moto è un piacere, se non sei a tuo agio che piacere è ?”.
Li invidio…ah se li invidio quei motociclisti 24/7, 365 giorni l’anno che non se e fregano delle stagioni e saltano in sella con qualsiasi clima, che ci sia il sole, il vento o la tempesta. Non che io non abbia mai attraversato gli elementi, anzi di tempeste ne ho attraversate un po’, anche con grandine a volte…oh ma nei mesi più freddi dell’inverno proprio non ci riesco. E non posso fare a meno, soprattutto negli ultimi tempi, di notare come i social si stiano riempiendo di foto di motociclisti impavidi, su strade innevate, o peggio, ghiacciate tipo pista di pattinaggio. Beh a costo di diventare impopolare io arrivo fino ad un certo punto, a capire dico, poi non mi sforzo più e penso che salire in sella anche con il ghiaccio per terra, ghiaccio quello serio, lastre o lastroni nascosti all’ombra è da pazzi non da appassionati. Sono pronto a essere duramente criticato per queste affermazioni, ma questo è il mio libero pensiero. L’ultima cosa che mi piace vedere sono le foto di ostentazione, immagini che devono dimostrare chi è il più bravo o coraggioso. Beh in equilibrio su due ruote, col ghiaccio in terra, su asfalti di solito mal messi, si rischia di essere coraggiosi con qualche osso rotto se va bene. Posso capire lo spettacolo delle corse su tracciati ghiacciati, con ruote chiodate e tanto manico; posso capire la sboronata di una foto in mezzo alla neve al bordo di una strada perfettamente pulita (questo di solito accade solo in paesi tipo Svizzera), posso capire tutto ma non il rischio gratuito.
Pauroso? Codardo? Antieroe? Boh definitemi come volete, la mia libera scelta è di salire in moto per godere e rilassarmi, niente ghiaccio dunque, niente neve, niente freddo esagerato…io non sono il re dell’inverno.
Fagna
Nota dell’autore; quanto scritto sopra, naturalmente è da leggere con lo spirito di “chi non ha peccato, scagli la prima pietra”.
