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Categoria: Turismo

Un giro non troppo impegnativo ma capace di divertire, di permettere la fuga dalle torride temperature della pianura Lombarda.
Circa 200 km da Chiavenna a Chiavenna a cui vanno aggiunti gli eventuali di trasferimento.


On Board perché abbiamo provato a usare solo le foto catturate con la telecamera incorporata nell’interfono SENA C10, immagini quindi scattate nel nostro andare per passi.
Vero che si sarebbe potuto girare un video ma sarebbe stato troppo banale per noi motociclisti Normali.
Tornando all’itinerario che sconfina nella vicina Svizzera, bisogna intanto sfatare il mito delle strade ben tenute, abbiamo trovato, in effetti, diversi tratti di asfalto decisamente provato dalle intemperie e molti i cantieri aperti.



Vero però altrettanto che la Svizzera è pulita, difficile, se non impossibile, trovare cartacce o altri rifiuti ai bordi strada.
E’ verde, sì la Svizzera è verde, lo diceva anche De Gregori in “Pablo” negli anni settanta e, in effetti, anche nell’attuale terzo millennio il colore dominante è proprio quello dell’erba e delle piante che troviamo guardando in ogni direzione.
Verde che troviamo nella tinta smeraldo delle acque dei laghi alpini che costeggiamo lungo la strada.
Siamo partiti dal culmine della Lombardia, dove finisce il lago di Como e invece di puntare per Bormio siamo saliti verso il passo Spluga e il suo lago, tanti i tornati in salita e ancora più in sequenza quelli in discesa in un serpentone dalle spire che si susseguono quando ormai siamo in territorio Elvetico.
Seguendo le strade che costeggiano l’autostrada, poco trafficate, saliamo verso Thusis per poi deviare verso Albula e il suo passo.



Un susseguirsi di panorami attraversati da strade piacevoli da percorrere senza fretta anche perché dalla ridotta larghezza.
Non serve correre anche perché il rischio è di trovarsi al “Verde” nella Svizzera Verde vista l’inflessibilità della polizia locale.
Noi peraltro non abbiamo visto pattuglie e abbiamo incrociato solo un paio di postazioni “Velox” ma il pericolo è in agguato, comunque non è difficile rispettare i limiti e anche mantenendo le andature di legge, oltre a salvare il portafogli, ci si diverte comunque.
Pausa pranzo al Passo Albula che, seppur molto pittoresco, può contribuire come rapporto qualità/prezzo al “Verde” di cui sopra, anche perché viene applicato un cambio 1:1 e non esiste possibilità di pagare con carta di credito.
Si riprende la discesa verso Saint Moritz e la classica panoramica di Silvaplana con il lago invaso da Windsurf e Kitesurf che colorano l’azzurro cielo.
Un grande classico del rientro in Italia è il passo del Maloja che ci accoglie con i suoi tornanti fino a riportarci in patria dove ci accoglie di nuovo il caldo che abbiamo lasciato al mattino.



Un percorso ideale per una fuga estiva alla ricerca del piacere della guida e della natura, perché in fondo se si sta attenti, anche la Svizzera non fa paura.

Foto scattate con SENA 10C

Abbiamo utilizzato: Moto BMW - Casco Caberg - Giacca, guanti e paraschiena Clover - Pantaloni Promojeans - Scarpe Stylmartin - Telecamera Sena

GALLERY



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