Categoria: Turismo

A dirla tutta un po' i maroni girano per non essere arrivati fino in cima, ma il muro di neve era invalicabile anche per la mia incredibile ST2. E si parla della fine di maggio non certo di dicembre. Alla fine ha vinto ancora lei questa primavera strana, togliendoci la soddisfazione degli ultimi km, ma non certo l'emozione nella scoperta di questa strada e di questa valle di cui ignoravamo l'esistenza.

 

La strada del colle del Nivolet,  è la classica strada a fondo chiuso, che la maggior parte di noi motociclisti normalmente evita appunto per il fatto di dover tornare poi indietro senza possibilità di altri sbocchi; in questo caso, non percorrerla sarebbe un clamoroso errore, non per niente ci troviamo all'interno del parco nazionale del Gran Paradiso;

e a dirla tutta forse non l'avremmo mai esplorata, senza leggere  un articolo dedicato pubblicato dagli amici di 2Ruote, ma siccome nessuno nasce imparato, noi leggiamo e anche molto e prendiamo tutti i suggerimenti possibili ed immaginabili. Le strade per arrivare all'imbocco della valle sono molteplici, e sicuramente passando da Torino si fa molto prima, noi invece abbiamo scelto la via di Ivrea, con una divagazione sui primi colli, per poi buttarci decisi verso Ceresole Reale, che di fatto è la linea di start dell'itinerario del Nivolet.  

Vi si aprono presto davanti agli occhi panorami notevoli, curve al punto giusto e una serie di spazi spettacolari dover fermarsi un attimo per un pic nic o perchè no per una pennica; noi per esempio abbiamo scelto il bordo di una piccola gola, per una birretta sdraiati sull'erba, in cerca di quella libertà e di quel relax che sempre alberga sotto il giubbotto in pelle.

La quantità di bar, ristoranti, campeggi ci fa intuire che più avanti nella stagione la valle sarà (giustamente) molto affollata; a conferma di questo fatto (leggete bene) scopriamo che nei mesi di luglio e agosto dei giorni festivi parte della valle viene chiusa al traffico veicolare, quindi è bene che vi informiate prima di rimanere "alla sbarra" senza poter salire in moto fino alla cima. La stessa spettacolare cima che la neve ci ha negato. Neve che però, in fondo ci ha riempito con la sua luce il cuore e gli occhi, tanto da rimanere a lungo tempo incantati alla vista del ghiacciaio che lento si scioglie donando acqua all'intera vallata.

Un viaggetto poco impegnativo, che può impegnarvi anche solo mezza giornata ma che vi consigliamo di fare assolutamente; anzi non accontentatevi di questo nostro articolo e delle nostre foto, andate su google immagini e digitate "Nivolet", credo che già alla terza foto vorrete partire....

E se proprio volete godervela...un panino nello zaino...e spaparanzati sull'erba.

Abbigliamento del viaggio:

Giubbotto Dainese, Casco LS2 FF322, Pantaloni PromoJenas, Sneakers TCX, Guanti OJ

Fagna

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