Categoria: Turismo

Jaka è un giovane Sloveno, cordiale, acculturato ed dalla pazienza infinita; ci racconta in un perfetto italiano la storia delle trincee che stiamo visitando, con tanta passione e coinvolgimento che pare quasi le abbia costruite lui. Impressionante ascoltare  dalla voce di un ragazzo le gesta di un esercito che ha combattuto proprio li, dove mettiamo i piedi, esattamente 100 anni fa.

La grande guerra qui ha picchiato duro, non che altrove sia stata una passeggiata ma qui, ai margini della valle dell'Isonzo, si è combattuto per anni per avanzare o retrocedere solo di qualche metro; L'idea di trasformare la follia umana in un museo all'aperto ha attratto subito la nostra attenzione; così con la complicità dell'ufficio turismo sloveno di Milano e della Fondazione Poti Miru (http://www.potmiru.si/) ci troviamo qui con la nostra personalissima guida in una giornata tanto limpida quanto dal vento tagliente ad ammirare il sito del Kolovrat.


(le trincee)

Per arrivare qui abbiamo percorso quasi tutta la valle dell'isonzo, godendoci curve e panorami che la Slovenia offre senza "badare a spese". A dirla tutta la sera prima abbiamo ammirato Lubjiana e il suo centro storico davvero ricco di vita, luci e colori; una passeggiata affascinante sul lungofiume dove osti apparecchiavano tavoli per ospiti che si ostinavano ancora a cenare all'aperto nonostante il freddo pungente.


(Lubiana)

Lasciata la capitale di buon mattino guidiamo quasi senza sosta tra i colori dell'autunno sloveno fino ad infilare appunto la valle dell'Isonzo. Il fiume lega la sua fama solo alla guerra e alle atrocità che vi si sono compiute, mentre invece meriterebbe nota per il suo corso, placido e curvoso, che ci accompagna per mano, nascondendo o mostrando scorci davvero incantevoli. La giornata è tersa, ma il tutto si traduce in temperature che non superano mai i 10°C, e siamo alla fine di ottobre. Per fortuna abbiamo scelto per questo viaggio una moto "coccolosa" che ci offre tutta la sua protezione al freddo oltre a viziarci con quanto di più incredibile si possa chiedere ad una gran turismo, radio compresa.


(Sotto di noi l'Isonzo)

Staccandoci dall'Insonzo quasi in prossimità di Caporetto, la salita al Kolovrat è decisamente stretta e vertiginosa, mostrandoci le valli circostanti fino a perdita d'occhio. Incredibile anche che Jaka ci dica che in giornate ancora migliori si possa vedere il mare.
Per tornare al tema iniziale, la grande guerra, sarà il vento gelido che urla nel silenzio, sarà il racconto della nostra guida, ma le emozioni sono forti al solo pensiero di chi ha regalato, qui la sua vita, alla follia di generali scriteriati, politici assetati di potere o semplicemente di un capitano troppo ansioso di avere gloria.


(il vento urla nel silenzio)

In questo brano di montagna è transitato anche Rommel guidando poi l'attacco tristemente famoso al Caporetto. Non è questo certo il luogo per fare lezioni di storia, che risulterebbero noiose, meno noioso invece può essere arrivare qui, guidando propria moto per scoprire che forse la memoria a volte va alimentata come se fosse un piccolo fuoco che non deve mai smettere di ardere.
Ritorniamo in sella, assorti in mille pensieri, la strada che ci accompagna a Nuova Goriza è degna di nota e ci dona ancora un bel poi di divertimento, sfruttando appieno la spinta del 6 cilindri con del sano Rock in sottofondo;  La frontiera (ormai solo ideale) arriva alla svelta, un ultima sosta quasi al tramonto per salutare i brividi del pomeriggio, la lunga noiosa autostrada ci accompagna verso casa senza emozioni; impossibile oggi averne di più forti.

Un grazie particolare alla Fondazione Poti Miru, all'ufficio del turismo sloveno e a Jaka per averci regalato una sua domenica pomeriggio.

LA MOTO DEL VIAGGIO

Anche se ve ne parleremo diffusamente in un articolo dedicato la BMW K 1600 GT è stata una compagna di viaggio davvero impagabile per questa trasferta. Confortevole e protettiva nelle lunga trasferta autostradale si è rivelata preziosa per proteggerci dal freddo e farci viaggiare comodi per così tanti km in cosi poco tempo. Consumi mai esagerati e un motore dalla spinta incredibile. La figata? il sound degli scarichi ai bassi regimi!!!

**Moto del viaggio fornita da Bmw Italia. Grazie!!!

**Abbiamo alloggiato all'Hotel Lev di Lubiana, dotato anche di garage al chiuso www.union-hotels.eu

Abbigliamento del viaggio: Completo rev'it, Stivali Alpinestars, Casco caberg, intimo tecnico Sixs, gilet Riscaldato Capit

Fagna

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