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Categoria: Turismo


"Da Narbonne a Loyrdes (e ancora più in la)"

Il Viaggio

Dei Pirenei ne ho sentito molto parlare, e non solo durante le lezioni di geografia; ogni tanto rispuntano da qualche articolo di mototurismo o turismo in genere. Sempre ingolosiscono, sempre attirano, ma sono sempre molto lontani. E allora rimandi e rimandi, finché il coperchio salta e vuoi toglierti lo sfizio. E quando li affronti ti rendi conto che sei abituato a scalare i passi in maniera “mordi e fuggi”, ovvero fondovalle, scalata, passo, discesa, fondovalle. Capisco subito che qui la musica è diversa, quando sali in quota puoi danzare per centinaia di curve e magari infilare 2-3-4 passi senza scendere mai; il piatto più prelibato, per un goloso di curve.

Narbonne ci accoglie sotto il diluvio universale,  sarcasmo del coincierge dell’Hotel incluso, “vous avez de a chance” (voi avete “fortuna”) sono mesi che non piove”. Inutile commentare, meglio una cena frugale e doccia bollente.

Di buon mattino raggiungiamo Carcassone, che ci accoglie con mura imponenti ed un centro storico degno di nota, tanto famoso che in un battibaleno si riempie di turisti e di caos,
rappresentazioni medioevali comprese. Sotto un cielo tutt’altro che estivo infiliamo la D118, con la ferma intenzione di  mettere sotto le gomme più curve e km possibili. Inutile nascondere l’amore per la Francia, le sue strade perfette e le sue meraviglie naturali; tra queste le “gorges” sono sempre particolarmente affascinati; gole più o meno strette, canyon dai paesaggi talvolta mozzafiato.
Un cartello “galeotto” ci fa deviare dal percorso previsto alla ricerca delle gorges de …, e li dietro l’angolo un minuscolo quanto pittoresco paesino ci ammalia e ci “costringe” a fermarci per un pranzo al fresco di una piazza ombreggiata. Qui veniamo ulteriormente incuriositi (ed ammoniti) da un curioso e preparato personaggio (naturalmente italiano) che ci istruisce velocemente sulla posizione geografica e “misterica” in cui ci troviamo perché non sappiamo di essere a pochi passi da Rennes le Chateau ( l’abbate Sommier e il codice da vinci vi dicono nulla?); Dato che pare che “tutto il mondo ne parla” la visita è d’obbligo, anche se in realtà da vedere c’è ben poco, ma la strada per salire al piccolo e famosissimo paese merita. E’ già tardo pomeriggio quando ripartiamo sotto un cielo nero e minaccioso. La giornata si conclude quindi a Quillan non prima di aver girovagato per strade e stradine, sotto lo sguardo interrogativo e stupito di alcuni contadini, che con estrema cortesia ci rimettono sulla retta via.

Decisi a “fare un po’ di strada”, partiamo presto da Quillan seguendo la D613 prima e la D618 poi, fino a ST-Girons; che spettacolo il col de Chioula seguito dal Col du Port. Da St-Girons ancora la D618 fino a St-Beat valicando e scurvazzando tra il Col de Portet d’aspet Li scorgerete il monuimento al nostro Casartelli) e il col de ares. 4 passi uno in fila all’altro… non ci sono parole per descrivere la goduria. Anzi vista la chiarezza dei cartelli e l’infinità di strade tutte cure, varrebbe la pena di chiudere la cartina, spegnere il gps e di “lasciarsi perdere”, girare ad istinto solo attratti dalla strada senza preoccupazioni. Il tutto immerso in un verde inteso, vigilati da massicci montuosi imponenti, che sembrano quasi usciti dalle pagine di un romanzo.

E dimenticatevi le strade veloci, date retta a me, continuate sulla D618 fino ad Arreau, e da qui Col D’Aspin e lo spettacolare Tourmalet sulla D918 che diventa D921 per arrivare poi a Lourdes.

Dolore, fede e business si mischiano nella città di Bernadette; quanti ristoranti, hotel, souvenir negli straboccanti negozi stile Las Vegas. Quanta speranza, quanto dolore, quanta emozione nell’assistere all’infinita processione del malato. Sono questi i momenti che mi fanno capire quanto sia fortunato, un groppo in gola invita a ripartire, non prima di aver visitato e pregato nella basilica e nella grotta.

Lourdes è questo e altro, al vostro cuore se inserirla o meno nella tabella di viaggio.

Ancora un bel po’ di curve di quelle giuste (col d’Abisque), seguendo i cartelli per il confine spagnolo: Il cielo plumbeo non ci abbandona, entriamo nel paese di Eaux Bonnes e facciamo sosta per la notte. Solo poche persone in giro, molti palazzi raffinati ed abbandonati fanno pensare che un tempo il paesino fosse un centro termale fiorente, impressione confermata dal proprietario dell’unico Hotel, che ci racconta del periodo d’oro di Napoleone III e della “belle epoque”. Da li in poi solo un lento declino. Solo lo stabilimento termale sembra splendente, peccato non avere tempo di farsi coccolare un po’

La D934 punta dritta al confine spagnolo, al col du Portalet, da li come per magia, ci lasciamo alle spalle le nuvole e veniamo accolti da un caldo, luminoso incredibile sole spagnolo.

Un grazie particolare a Cristina per le foto on the road, ma sopratutto per essersi dimostrata un'instancabile entusiasta compagna di viaggio


Utilità-Dove abbiamo dormito:

Narbonne. Hotel du Midi. 4 aveune de Toulouse, 11100 Narbonne, tel. +33(0)468410462 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Semplice, dal rapporto qualità prezzo ottimo. Inoltre punto a super favore, garage, coperto, riscaldato e chiuso, da cui si accede direttamente alla reception. A due passi dal centro offre il pernottamento per camera doppia a circa €. 64,00 (colazione esclusa)

Quillan. Hotel Cartier, 31 Boulevard Charles de Gaulle, 11500, Quillan, tel. +33(0)468200514 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Immerso nei pirenei offre camere belle, spaziose e confortevoli (è marchiato logis de france, una garanzia). Offre a pagamento parcheggio coperto e chiuso per le moto in una via distante poche centinaia di metri. Tappa ideale. Camere doppie a partire da €. 62,00

Eaux Bonnes. Hotel Richelieu. Rue Luis Barthou, 64440 Eaux Bonnes. L’hotel ristorante, così come il resto del piccolo paese deve aver conosciuto giorni e fasti migliori. E’ una discreta tappa alle porte del valico per la spagna. Meglio il ristorante delle camere modeste. Parcheggio aperto e scoperto proprio davanti all’ingresso dell’hotel.

Road Book

-          Da Narbonne seguire la D6113 fino a Carcassone

-          Da Carcassonne D118 fino a Quillan

-          Da Quillan D613 fino ad Aix le Termes

-          Da qui un tratto di N20 fino a Tarascon Sur Ariege

-          Da Tarascon D 618 fino a Arreau, passando per St-Girons, Bagneres de Luchon

-          Da Arreau D918 fino a Luz-st-Saveur e da qui D921 fino a Lourdes

-          Da Lourdes D918 fino a Eaux-Bonnes

-          Da Eaux-Bonnes D 934 fino al confine spagnolo

 

Qualche consiglio:

Il centro e la cattedrale di Narbonne meritano una visita

- Carcassone impegna almeno mezza giornata se si vuole vedere per bene, e ne vale veramente la pena. A tal proposito una curiosità, il nome deriva dal fatto che la reggente della città, Madame Carcà fece suonare a lungo a festa le campanbe dopo aver rotto l’assedio di non ricordo bene quale nemico, quindi Madame Carcà, sonne (la signora Carcà, Suona)

- I paesini piccoli o grandi che siano hanno sempre uno o due Hotel, di solito a prezzi davvero bassi. Questo anche perché le zone sono frequentate da molti escursionisti per cui la ricettività non manca, ed anche ad agosto trovare il tutto esaurito è difficile ( a patto di non arrivare a notte inoltrata senza aver prenotato)

- Rennes le Chateau è più fama che altro, piuttosto meritano le “gorges” circostanti.

- La trasferta dall’Italia è apparentemente lunga e pallosa, ma lo è meno se si ha tempo e una buona cartina…attraversare la Provenza è un buon metodo scaccia noia.

- Portarsi una buona tuta antipioggia, le perturbazioni possono durare anche qualche giorno, anche ad agosto.

- Spegnete il GPS, chiudete la cartina, la vera meta è il viaggio stesso.

- Con un po' di "occhio" si può mangiare bene senza spendere una barbarità; sopratutto se tenete d'occhio i "menù" tipico dei ristorantini e locali francesi



Fagna

Per chi vuole curiosare qui sotto trovate una gallery con una piccola selezione di foto. Inoltre se servissero altri dettagli o informazioni scrivetemi pure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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