Non è un mondo per VDM
Categoria: trafiletti

Il futuro preme sull’acceleratore e va sempre più veloce, un progresso inarrestabile, se sempre progresso si può chiamare.


Un’evoluzione che non segue un andamento lineare bensì un incremento esponenziale a cui è difficile stare dietro, a cui è complicato tenere il passo soprattutto se le origini sono di un andamento più lento.
Una tecnologia che ha fatto passi da gigante, modernità che ha reso tutto più facile, tutto più veloce, tutto alla portata di indice, ormai si fa tutto attraverso una tastiera o addirittura uno schermo touchscreen!

Facile per chi è nato a cavallo del terzo millennio o dopo, per loro è tutto banale, semplice, immediato…già ma ci sono anche i VDM (Acronimo depositato negli archivi di Rocket Garage), quelli che non sempre riescono a stare al passo con i tempi, quelli che non sempre riescono ad adattarsi ad una velocità alle nuove tecnologie e alla loro velocità evolutiva.

Quelli che hanno dovuto passare dal telefono a gettoni allo Smartphone, quelli che dall’enciclopedia in 24 volumi sono arrivati a Google, dai Forum alle chat, quelli che dopo il Tuttocittà ora usano quasi agevolmente il navigatore GPS. Il tutto in un tripudio di App.
Quelli che guidavano senza ABS, sensori di parcheggio, telecamere e radar, controllo di trazione, cruise controllo, anti impennata, insomma anti tutto quando allora la nostra preoccupazione maggiore era forse l’anticoncezionale! 

Insomma quelli che sicuramente hanno visto e vissuto questi enormi cambiamenti, ne sono testimoni, hanno cercato di adeguarsi ma ora forse il delta tra la loro voglia di adattarsi e la velocità del progresso si sta allargando.
Un progresso al servizio dell’uomo, forse e non sempre, a favore della sicurezza, certamente, ma che rende anche più pigri e meno attenti, ma questo è un altro discorso.

Eccolo quindi il VDM che, dopo essersi violentato nella sua poca propensione verso la tecnologia, ha imparato quasi bene ad utilizzare un navigatore GPS e a caricarci le tracce, insomma ad essere quasi autonomo…lui crede…invece ecco che per un evento serve una fatidica App, che va scaricata, facile, a cui bisogna registrarsi, facile, in cui districarsi per comprendere quello che è compreso e quello che è a pagamento, si può fare a farcela, dove poi si inserisce un codice (Fatto) per accedere all’evento e visualizzare e scaricare le mappe se poi si vogliono usare magari su un device diverso o su un navigatore GPS.

Ecco che cominci a litigare con le App per Android e Apple, ci vuole google App, ma se tu ti sei registrato con un Iphone com’è che il PC con Windows non lo vede e poi clicchi sull’icona, accetta, flagga, scarica, fai una giravolta, falla un’altra volta… insomma dopo mezz’ora più che una birra desideravo mezzo litro di benzina e un accendino.

Certo quanto sopra è molto romanzato e sicuramente il VDM che scrive, e che riconosce i propri limiti, ha sbagliato qualcosa, visto che forse tutti ci riescono, ma forse mandare le tracce via mail si faceva prima, un po’ di vecchie maniere aiutano, altrimenti devi trovare una giovane “Badante” che te le scarica e manda via mail…

Ora si che è tutto più facile, però non è un mondo per VDM, ma per fortuna noi siamo ancora in grado di arrangiarci e trovare, alla peggio, qualcuno che ci aiuti.

Flavio Flap Carato

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