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Velocità smodata

Cito “Balle Spaziali” di Mel Brooks tanto siamo a livelli comici e surreali anche qui.
Velocità smodata appunto, ben 81 km/h, quella a cui percorrevo una statale in mezzo ai campi con il limite a 70 km/h.
I cartelli probabilmente c’erano, la segnalazione di controllo di velocità pure, così è almeno dichiarato sulla contravvenzione, mi fido, ci mancherebbe che la Polizia Locale si metta a mentire.
Sanzione giusta, ero fuori regola, nessuna protesta né tantomeno giustificazione, ma permettetemi almeno qualche riflessione.

 

Se questi strumenti servono alla prevenzione, è logico che io riceva la comunicazione con due mesi di ritardo dopo essere evidentemente stato pericoloso in quel tratto?
Mi piace di più l’idea di personale che mi ferma immediatamente evitando che sia pericoloso nel mio proseguire.
Mi piace di più il sistema di semafori che scattano quando la velocità è superiore al limite, mi devo fermare, non sono pericoloso, se proprio me ne sbatto, prendo la multa e me la merito.
Ammettiamo pure la buona fede di chi utilizza autovelox e similari, ma perché non metterli in posti notoriamente a scorrimento veloce e spesso privi di reali pericoli invece che in paese o in situazioni di incroci dove forse, oltre al buon senso, diventa importante anche la suddetta prevenzione?
Perché non rendere davvero uniforme e funzionale il sistema dei limiti e la loro segnaletica? Abbiamo un dedalo di cartelli dai 10 ai 130 km/h, senza saltare nessuna decina, buttati a casaccio lungo le nostre strade fino ad arrivare a volte alla contraddizione tra loro, abbiamo lo stesso limite di 90 km/h sulla stretta Rho/Monza a due corsie e sull’ampia tangenziale di Milano a tre corsie, un fantasioso orizzonte di cartelli lungo le strade che invece di aiutarci spesso ci confondono portandoci in alcuni casi a non capire nemmeno in quel tratto quale limite è in vigore.
Basta uscire dai confini Italiani ed ecco chiaro cosa intendo, pochi cartelli, nei punti giusti e dove effettivamente serve una velocità ridotta, ma credo che chi sia stato anche solo in Svizzera lo abbia già verificato.
Noi Italiani, però, siamo famosi per la fantasia e la applichiamo in tutto, ci ingegniamo a recuperare fondi quando scarseggiano trovando la motivazione giusta, sicurezza, inquinamento, o qualunque “giusta” causa venga in mente.
Alla fine con il 5% con un minimo di 5 km/h me la son cavata con € 52,00 di multa, pago sereno tanto non perdo punti preziosi, perché in fondo siamo così, ci lamentiamo di tutto e tutti, ma alla fine non cambia nulla.
O meglio sappiamo che tra Motta Visconti e Bereguardo c’è un sistema di rilevamento “Celeritas 1.1”…... anche questa è cultura.

Flap

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