La grossa BMW GS si avvicina allo stop della corsia preferenziale della circonvallazione milanese.

Si ferma a fianco a un liberty 125, in sella c'è evidentemente una donna, gonna morbida con scarpe col tacco, giubbino tecnico modaiolo e casco jet che lascia in vista il viso di quell’età bellissima.

Il contrasto con i suoi jeans tecnici, come le scarpe e la giacca da duro, è evidente, anche il casco che fa molto avventura aumenta le differenze, ma sotto la visiera gli occhi indugiano un istante verso di lei.

Ecco che il loro occhi, scuri per lui e chiari per lei giusto per accentuare le differenze, si incrociano, è un attimo, un’intesa di un momento che li porta entrambi, simultaneamente a sollevare la mano unendo pollice e indice ad indicare la voglia di un caffè.

Non servono parole, evidentemente per entrambi non c’è fretta, il primo bar vede parcheggiate vicine la BMW e lo scooter. Loro sono seduti a un tavolo davanti a quel caffè, gli occhi si rivelano verdi e i cappelli non più celati dal casco hanno quel colore del grano maturo, mentre i suoi tendono più alla cenere con quegli occhi marroni che tanta vita hanno visto.

Poche parole, a volte non servono, il piacere di condividere un attimo, un momento inaspettato senza nessun obbligo ne impegno.
Si salutano poi velocemente grati entrambi di quell’attimo rubato prima di proseguire verso il proprio lavoro.  Partono insieme e all’incrocio successivo le ruote prendono strade diverse.

Non si sono scambiati numeri di telefono, non sanno nemmeno i loro nomi, quell’intesa è stata sufficiente per il Piacere di un momento.

Forse un giorno ritroveranno quello sguardo, oppure mai più, questo poco importa.