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Patenti
Categoria: trafiletti

Il luogo comune “Si stava meglio quando si stava peggio” è ormai inflazionato e non sempre veritiero.


Il futuro fatto di innovazioni e nuove regole che dovrebbero, questo è la funzione delle norme, permettere una sempre più precisa e adeguata regolamentazione spesso si perde nei meandri di menti che invece di semplificare complicano la comprensione e, di conseguenza la vita.
La logica di combattere la negligenza sempre più dilagante insieme a un senso civico spesso ai minimi termini ha via via introdotto obblighi e regole che avrebbero dovuto seguire invece il buonsenso; casco obbligatorio, cinture di sicurezza ecc. sono esempi lampanti dove lo stato sopperisce alla stupidità umana e che nel caso dei cellulari e monopattini, altri esempi a caso, non è ancora arrivata a concretizzarne il rispetto.

A volte la colpa sta nella non sempre lineare e coerente linea tenuta da chi dovrebbe regolamentare oltre che alla effettiva mancanza di controlli che unita alla suddetta mancanza di senso civico fa il resto.
Eppure, nella sacrosanta esigenza delle regole in un mondo civile, a volte semplificare potrebbe essere la via giusta, il convincere invece che costringere, ma soprattutto un’informazione più alla portata di un mondo che seppur più ricco di informazioni grazie alla potenza del web non sempre è in grado di decifrale precisamente e spesso le comprende nel modo più a se favorevole.

Una conferma di questo mi è venuta dallo scorrere l’elenco delle attuali patenti di guida presenti nell’attuale codice della strada, ben quindici, a cui vanno sommate le patenti “Speciali” che sostituiscono la vecchia F, a coprire tutti i mezzi a motore terrestri.
Prima, lo ricorderanno i meno giovani, erano solo sei dalla, A alla F in un crescendo di età, ruote e, perché no, difficoltà.
Per accedere al mondo dei motori bastavano 14 anni e nient’altro, non c’era patente, casco e assicurazione, certo erano altri tempi e sicuramente l’introduzione di questi strumenti ha permesso maggior sicurezza.

La targa, o targhino che sia, dei motorini che da strumento personale semplice ed economico, da passare da un mezzo all’altro, è diventato una vera targa da abbinare al mezzo con conseguenti aumenti dei costi di gestione.
La patente A, che una volta veniva inglobata nella superiore B, che si è diramata complicando non poco le cose in AM, A1, A2 e A, è diventata una sequenza di tappe da raggiungere.

Esempi nel nostro settore che  rispecchiano l’andamento di questa ricerca continua di nuove regolamentazioni di nuove disposizioni, non sempre coerenti e chiare, che in molti di quelli che hanno vissuto nel secolo scorso fanno pensare che a volte il futuro non è sempre un progresso.

Foto di apertura trovata nel web, se qualcuno ritenesse di averne diritto può chiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. l'inserimento dei crediti o la rimozione.

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