Categoria: trafiletti

Moto da corsa addomesticate


A che punto eravamo? Ah si, eravamo al punto in cui tutti si scandalizzavano, annuncio dopo annuncio, delle manciate di cavalli che le case motociclistiche buttano dentro i motori. Mi sembra di vederlo il nostro fuochista di altri tempi, che invece di buttare carbone nella caldaia, butta badilate di cavalli dentro i cilindri, mentre sopra di lui il macchinista urla "di più, ancora di più, ne serve ancora di piùùùù!".
La verità però che questo sembra proprio un treno in corsa impossibile da fermare, ma anche solo da rallentare, e noi siamo qui ad attendere il botto per sapere quando si ripartirà da zero. La rifondazione delle sportive stradali.


Il punto della situazione è davanti agli occhi e sulle pagine delle riviste motociclistiche. Aprilia e Bmw hanno aperto il vaso di pandora. Hanno progettato due superbike attuando il processo inverso a quanto si è sempre fatto. Invece di progettare una superbike stradale e poi incattivirla per portarla in pista, hanno progettato delle moto da pista per poi mettergli il guinzaglio con lo strozzo (elettronica) per metterle in strada.

 

E dopo? E dopo è tutta una gara. La più esclusiva delle giapponesi non ci tiene a farsi battere sul fronte tecnologico ed è stufa di farsi bagnare il naso in un campionato, quello mondiale Superbike, che sta diventando sempre di più il cartellone pubblicitario per eccellenza di una prodotto ben preciso, la moto sportiva, e quindi si adegua. Ecco arrivare quindi la nuova ZX10R 2011, nata in pista e poi addomesticata per la strada. Basta così? Macchè, il colosso e dominatore dei mercati, la casa che più di ogni altra fonde tecnologia ed equilibrio, decide di scendere nell'arena e rilancia. Honda, si mormora, avrebbe deciso di costruire una piattaforma comune che permetterà di costruire il prototipo MotoGP, la versione stradale e di conseguenza la versione Superbike.
Cosa comporta tutto ciò? Beh siamo praticamente al ricongiungimento di due categorie che sono nate agli antipodi, se non per la ricerca dello spettacolo, siamo alla Moto1 della Dorna, siamo alla vittoria della Superbike che è diventata protagonista nella decisione progettuale delle grandi case, siamo alla vittoria della MotoGp che sta per assorbire le derivate di serie. Ma hanno vinto tutti?
Beh no, noi appassionati stiamo per perdere, anche se qualcuno continuerà a dirci che non capiamo niente, che dobbiamo stare zitti e contenti, che c'è qualcuno che pensa per noi, poveri stupidi. Cosa ne vogliamo sapere noi di queste cose così complicate? Vai al supermercato della tv, dei giornali e dei listini e compra una moto che SICURAMENTE fa al caso tuo, e se non c'è sei tu che sei sbagliato.


Dal nostro punto di vista le cose sono molto più semplici di mille ragionamenti su cavalli, asini, elettronica, meccanica, console sui semimanubri grossi come quelli di una centrale ecc ecc. Quando le moto diventeranno troppo sofisticate, troppo potenti, troppo costose per noi motociclisti, quando le gare diventeranno troppo poco spettacoli, o i campionati invece di 2 o 3 diventeranno uno solo, ecco allora NOI motociclisti ci avremmo perso, tutti.
Apocalittico? Tranquilli, sarà anche quello un gran spettacolo, diretta in tv con qualche servizio emozionante prima della partenza, speriamo solo ci siano le ragazze ombrello.

 

Wolf

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