Categoria: trafiletti

Valentino l'agnellino

Sono state spese molte parole in questi ultimi 2 anni sulla presunta cattiveria e antipatica del 9 volte campione del mondo nei confronti del suo compagno di scuderia Jorge Lorenzo, e in generale sul suo carattere che "sembrebbe" essere quello di un finto simpatico.
Qual'è il mio giudizio? Non ce l'ho. Nella mia vita ho pochi miti, e tutti eroi della quotidianità. Nessuno sportivo, nessun cantante, nessun attore e nessuna show girl. Quindi solitamente non perdo tempo a domandarmi se questo o quel pilota in realtà è simpatico, antipatico, buono o cattivo. Giudico al massimo quello che vedo. Credo invece che tutta questa gente faccia un lavoro, come tutti noi, solo molto meglio pagato e probabilmente più divertente. E quando si tratta di lavoro, e della pagnotta (anche se pagnotta d'oro) tutti tirano fuori unghie e muscoli quando la sentono minacciata.

 

 


Le prove in fondo le abbiamo avute già nel finale di stagione MotoGP 2010, quando il povero, maltrattato, amichevole Jorge Lorenzo non ha stretto la mano al prossimo compagno di scuderia Ben Spies, quel ragazzone americano che appare sempre tranquillo e sereno, senza molti fronzoli e con molta apparente umiltà. Apparente. Già perchè chi può dire cosa ci sia davvero dietro? Forse nei box Texas Terror ha esclamato "l'anno prossimo quella bandiera la pianta al massimo nel giardino di casa"? O forse il nome Jorge ha già il terrore di Texas Terror? Dopotutto l'americano dove passa è abituato a vincere.
Sta di fatto che Jorge non ha voluto abbattere il muro e ha rilasciato una dichiarazione dove dice che il compagno di squadra non è pronto per combattere per il mondiale. Parole forti. Valentino non è mai stato così avventato. Ma il cattivone che voleva il muro e faceva sgarri inaccettabili non era solo quell'antipatico del dottore? Abbiamo un nuovo antipatico?
Si forse lo abbiamo e forse ne abbiamo bisogno, soprattutto per quelli che guardano il circo e non le corse, dopotutto nemmeno Max Biaggi sembra più così antipatico, così controllato e misurato nelle parole sembra quasi aver fatto un corso speciale o aver assunto un suggeritore, tranne poi scivolare sulla classica buccia di banana con qualche atteggiamento o parola fuori posto. Ma in fondo è Max, genuino e trasparente. Ma soprattutto ha vinto, adesso è un eroe.
Insomma, anche le televisioni preferiscono un comodo grande fratello motociclistico, che attira casalinghe e fidanzate (rispettosamente), invece magari di un'ora di speciale sul pazzo mondo delle due ruote che gira attorno al GP di Lagunaseca o Indianapolis. Chissà... per ravvivare la moribonda MotoGP potrebbero introdurre il televoto per eliminare una moto dallo schieramento della domenica all'ultimo minuto. Ragazzi... che adrenalina!!!

Buona moto a tutti
Wolf

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